
«Chi vuol venire dietro a me,
rinneghi se stesso....»
(Mt 16,24)
Specialmente ai religiosi (e a noi passionisti!) veniva ripetuto severamente, sia da giovani, all'epoca della formazione religiosa, sia in seguito, per non illudersi di poter patteggiare fra donazione di se stessi a Gesù e tentativi di salvare qualcosa... !, No. Niente patti.
Arrendersi al suo Amore senza condizioni o riserve! Ma qualche esegeta recente si è accorto che il discorso di Gesù era diverso, assai diverso, nel gergo della sua gente e della epoca. E voleva dire pressa poco: Chi mi vuole seguire deve smetterla di pensare sempre e solo a se stesso! Evidente la differenza... Prima poteva avere quasi un senso autolesionistico, diciamo quasi un certo sentore di cadi si-no religioso, tipico di fachiri indiani, o di cinici greci.

In effetti si era spogliato della sua natura divina, per assumere la condizione di servo, appunto per mettersi a servizio degli altri, cioè dell'umanità.
La dimensione di questo loghion, o detto di Gesù, è molto, ma molto differente,, ripetiamolo, dalla interpretazione che gli era stata data in passato.

Anche quella era buona, nella misura che incoraggiava a superare l'egoismo, pur calcando un po' troppo l'espressione rinnegar se stessi.
Se presa con tutta severità, doveva scontrarsi con il dato teologico che noi non siamo nostri e che pertanto non ci è lecito di rigettare di noi nulla, ad eccezione del peccato.
Ma era una spiegazione o sottovalutata o disattesa in altri tempi...
In conclusione, il Salvatore, con questa dichiarazione voleva solo invitarci ad imitarlo nel rinunciare al nostro egoismo, alle nostre ambizioni, per aprirci ai fratelli non solo con parole di comprensione ( peraltro assai utili), ma molto più con opere create dalla nostra carità cristiana.
Un programma fortemente impegnativo, come si vede, che costituisce, nel linguaggio di Gesù, l'avvio per le altre due condizioni imposte a chi desiderava mettersi sui suoi passi: prendere la propria croce, e seguirlo.
CROCE SANTA
AS VIAS DO ESPIRITO
TERCEIRO DOMINGO DO ADVENTO

TERCEIRO DOMINGO DO ADVENTO
UMA REFLEXÃO
Na primeira leitura um profeta pós-exilico apresenta-sse aos habitantes de Jerusalém com uma "boa nova" de Deus. A missão desse profeta, ungido pelo Espirito é anunciar um tempo novo de vida plena e de felicidade sem fim, um tempo de salvação que Deus vai oferecer aos "pobres".
THE WAYS OF THE SPIRIT
A conversation with the God

A conversation with the God
You wept as I did
LOS CAMINOS DEL ESPIRITU
MARIA DE LA ESPERA

MARIA DE LA ESPERA
La verdadera tristeza sobreviene cuando creemos que la música ya no tocará para nosotros, y que nadie volverá a llamar a nuestra puerta. Pensamos que ya nunca saltaremos de gusto ante una buena noticia, y que ya nada nos volverá a sorprender jamás. Y así la vida transcurre directo hacia un epílogo que nunca llega, como una cinta que terminó y sigue desenrollándose sin producir sonido, hasta que por fin se detiene.