E' il primo mandato apostolico
Siamo, dunque, al "mandato apostolico" che Gesù risorto affida a Maria Maddalena, nei confronti degli apostoli, discepoli, e sicuramente pie donne, asserragliati nella casa del cenacolo, "per timore dei giudei" (Gv 29, 19).
E' il primo che Gesù affida nella sua nuova dimensione di risorto, perché agli apostoli, discepoli e anche alle pie donne lo aveva già comunicato "quando ancora era con loro". A questo punto, i quattro evangelisti si differenzino nella scelta e disposizione dell'oggetto di questo "primo mandato pasquale". Vediamolo da vicino.
Marco racconta semplicemente la reazione degli interessati all'annunzio dato da Maddalena: "Essi, udito che era vivo ed era stato visto da lei, non vollero credere" (Mc 18, 11). Segno che, secondo lui, la donna avrebbe segnalato solo due cose: primo, che il Maestro era risorto; secondo, che era stato visto da lei. Dell'annuncio, nulla.
Matteo sembra, lui pure, si riallaccia alla medesima tradizione alla quella attinge Giovanni, preoccupato, più che altro, di mostrare l'intenzione del Risorto di riportare i tre gruppi alla familiarità pre pasquale, rotta dal turbine della Passione.
Luca, al di fuori di ogni attenzione cronologica, attribuisce il "mandato " all'angelo della risurrezione e comunicato non alla sola Maddalena, bensì alle donne giunte al sepolcro. Esso si limitava a rassicurarle sulla risurrezione del Maestro, come aveva preannunziato lui stesso. Solo questo dovevano riferire agli apostoli e agli altri del cenacolo (Lc 24, 5-10).
Giovanni sembra il più vicino alla fonte delle sue informazioni, per la ragione che ne era stato testimone diretto. Il "mandato" del Risorto comprendeva tre elementi:
- che Lui stava salendo al Padre;
- che il Padre suo, ora era anche loro Padre;
- che, di conseguenza, non li considerava più semplici amici, come aveva detto al cenacolo tre sere prima (Gv 15, 14), ma fratelli.
La donna si sentì talmente presa da quell' incarico apostolico, da riuscire a vincere l'attrazione che la proiettava ancora verso Cristo risorto, consapevole dell'urgenza di togliere i colleghi dall'incubo del disastro abbattutosi sull'opera del Maestro, a causa di quanto era accaduto appena tre giorni prima. Doveva anche rassicurarli del perdurare del suo interesse affettuoso, nonostante la loro vergognosa defezione.
Giovanni non dice come, in realtà, abbiano reagito gli interessati. Ma è significativo che essi, anche dopo quella notizia supremamente "lieta", rimasero ancora asserragliati nel cenacolo (cf Gv 20,19). Quindi avrebbero detto il vero, i due discepoli incamminati verso Emmaus, alludendo al persistere delle perplessità (cf Lc 24, 23).
Noi non finiremo mai di stupirci della ricchezza di contenuti che scopriamo all'interno di questa pericope giovannea.