Dal nostro inviato tutte le news
dal Mato Grosso, Brasile
Come voi, anchio sono molto dispiaciuto di non aver ancora inviato un servizio brasiliano. Ma sono stato molto coinvolto nella permanenza dos italianos qui a Três Lagoas. E poi sono stato travolto dalle emozioni nellincontro con tanti volti ormai noti e tanto amati.
Ma le piú dure battaglie le abbiamo combattute, e solo ora parzialmente vinte, per avviare i nuovi corsi professionali: saldatura, cucito industriale, informatica e soprattutto officine di auto e di moto. Se ti muovi trovi mille ostacoli per andare avanti. Ma noi non possiamo arrenderci. È questione di vita o di morte.
Se andrai in Brasile, ed io te lo auguro di tutto cuore, farai una esperienza dolcissima al contatto con la gente, ma soprattutto con i bambini e ragazzi.
Quando giro tra le casette baracche attraverso stradine polverose o fangose incontro la festa, la gioia.
DON TONINO BELLO: NON UN MITO, MA... UN MITE ( Il Vescovo don)
Sono cresciuto in Parrocchia con le tue canzoni in mezzo alla mia gente e ai miei ragazzi. Le ho suonate sempre con la fisarmonica. Verresti a un mercoledì di Quaresima che faccio con i giovani della Diocesi nella Cattedrale di Molfetta? Fu questo il mio primo incontro telefonico con il Vescovo don. Dissi di sì e partii, allora, con la mia chitarra prendendo un aereo per Bari. Arrivato a Molfetta, mi venne ad aprire un bambino. Non era o meglio era uno dei piccoli figli che il Vescovo don ospitava nella sua casa Vescovile: famiglie senza casa o disagiate.
Sacerdoti e leviti interrogarono Giovanni: ... Chi sei tu?. Egli confessò: Io non sono il Cristo.
Il brano riservato a questa III^ domenica di Avvento, anno B, si articola in due sezioni:
La prima dove il Battista nega di essere il messia, o un antico profeta.
La seconda dove usa la frase ... Una voce grida: nel deserto preparate la via al Signore (Isaia,40,3).
Non vi è disgrazia, non vi sono catastrofi, non vi sono dolori, per quanto inauditi siano, che, quando si soffrono per amor di Dio, non si trasformino in corona di gloria e di speranza.
A cosa servono belle strade e aeroporti, begli edifici di tanti piani, se vengono costruiti con il sangue dei poveri, che non ne beneficeranno?
Ateo non è solo il marxismo, ateo pratico è anche il capitalismo. Questo divinizzare il denaro, questo idolatrare il potere, questo porre falsi idoli da sostituire al vero Dio. Viviamo tristemente in una società atea.
Latteso tra le genti è nato. Il Redentore è tra noi. Abbiamo un modello di vita da osservare e da seguire: Lui, solo Lui, lAmore, lo specchio della vita, lancora di salvezza nel giorno della morte. Guardiamo questa Donna umile e pia, rispondere serenamente allinvito dellAngelo: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con Te Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, Lo darai alla luce e Lo chiamerai Gesù» (Lc 1,28-31). Gesù, il Salvatore, venne a noi da una Madre, vergine e umile, per insegnarci che la verginità è la strada del Suo passaggio in mezzo a noi. «O beata virginitas!».
GIOVANNI BATTISTA: IL PRECURSORE DEL SIGNORE UNA RIFLESSIONE
L' Evangelista Luca introduce in forma chiara e solenne la figura di Giovanni Battista, del quale il Vangelo ne parla in ripetute occasioni. Quando Gesù elogia Battista ( Mt 11,07/9 ) dimostra con chiarezza la sua volontà forte e il suo impegno in compiere la missione che Dio gli aveva ordinato. Le note caratteristiche della personalitá di Giovanni Battista sono l'umiltà, austerità, coraggio e spirito di preghiera. Portare avanti una missione così tanto eccelsa, essere precursore del Messia, merita da Cristo un singolare lovoro: " Giovanni Battista é il maggiore tra i nati da donna (MT,11.11)" lui ardeva con il suo amore verso Gesù dando testimonianza della luce affinché tutti credessero in Lui. Dichiara la superiorità di Gesú al dire che Lui esisteva ancora prima di lui essere nato, mostrando così la divinità di Cristo generato dal Padre dalla eternità e nato da Maria Vergine nel tempo e mostrando il carattere soprannaturale e trascendente del messianismo di Cristo, tanto distante dalla idea politica/religiosa che cercavano incutere i dirigenti giudei .
I Sadducei! Nella storia e nella prassi religiosa ebraica
Il discorso sui farisei non è completo, senza quello sui sadducei, rappresentando entrambi i due pilastri della vita religiosa nella Giudea dei tempi di Gesù. Partiamo dal nome, sadducei, dall'ebraico sadduqim, che non vuol dire, come pen¬sava S. Girolamo "i giusti" da saddiq, ma semplicemente discendenti da Sadoq, ipote¬tico sommo sacerdote dei tempi di Salomone ( E. Shizrer 11, 489,n 10 -11). La loro stessa identità storico - sociale non è così ben definita come si pensa, quando vengono contrapposti o presentati in rapporto con i farisei.
Non erano cioè due partiti o due correnti religiose in concorrenza fra di loro.
Per
capirci qualcosa, a tanta distanza di tempo e con fonti coi poco
attendibili, si può affermare con molta approssimazione che i sadducei
erano la corrente religiosa propria dei sommi sacerdoti, del sacerdozio
ebraico in genere e dei laici facoltosi.
Il contrario si può pensare dei farisei, derivanti, in forte prevalenza, da laici di modeste condizioni sociali. Con
tutto ciò, troviamo sacerdoti e capi religiosi fra gli aderenti al
fariseismo, specialmente negli ultimi anni che precedettero la
catastrofe del 70.
Dunque parlare di sadducei significa indicare i responsabili religiosi dell'ebraismo antico e dei padroni del tempio. Salvo buone eccezioni.
Come
sia sorta questa corrente, possiamo dedurlo dal fatto che fino ad
Antioco IV, e anche sotto i Maccabei e susseguenti Asmonei, a detenere
il potere supremo religioso e civile erano stati i sommi sacerdoti.
Con
Erode il grande essi perdono il potere civile e non trovano altra via
che costituirsi in una forte consorteria, tendente ad affiancare il re,
per poterne arginare lo strapotere ed essere lasciati padroni almeno
della vita religiosa del popolo.
Sembra che sotto i romani non sia avvenuto alcun ulteriore cambiamento.
Questa
posizione di prestigio ebbe per oggetto l'esclusiva nell'organizzazione
del culto del tempio con i continui sacrifici di animali, con fiumi di
denaro (dicono scrittori antichi e recenti), derivante da folle che
accorrevano da tutto il mondo giudaico, la diaspora.
Fatevi
un'idea di questa classe dalle cifre giunte a noi dalla documentazione
rabbinica: nella sola Gerusalemme vivevano ed officiavano oltre un
migliaio di sacerdoti, coadiuvati da un numero decuplicato di leviti, o
sacerdoti di secondo ordine,se non tutti i leviti avevano l'obbligo di
residenza nella capitale o adiacenze, è facile immaginare quale centro
di potere rappresentasse davanti alla nazione giudaica.
Questi
sono i signori del tempio, i padroni della vita religiosa che Gesù si
trovò davanti, non assillanti come i farisei, ma non meno preoccupati
dal discorso che lui intendeva portare avanti... Le conseguenze le conoscete già.
STORIA DEL CULTO - PREGHIERA
+ INNO DI LODE in video
Il culto della Croce, strumento della nostra redenzione, si è molto diffuso nella Chiesa; la Croce è adorata e riceve omaggi, che non si concedono ad altre reliquie e le feste della Santa Croce rivestono particolare splendore. Non era la Croce considerata dagli antichi come il supplizio più terribile e più infamante?. Era allora cosa frequente vedere un ladro o uno schiavo messo in croce e ciò che di questo supplizio indirettamente conosciamo ci permette di valutarne latrocità.
La televisione non ne parla mai o forse non ne può parlare, ma esistono, non hanno armi addosso, pregano cinque vol¬te al giorno, vanno alla Moschea, hanno una sola sposa, a¬mano la famiglia, lavorano, sono aperti e sono anche amici dei preti cattolici.
Ho passato alcuni giorni in Macedonia per una visita a una famiglia di amici. Tutti appartengono all'Islam. Lui, il papà, si chiama proprio Islam (Is per noi) e lei Djiana. Hanno tre figli che vivono in Europa. Vivono sotto le montagne di Tetovo. Lei scese dalla sua amatissima alta montagna per prendere in sposo Is. È l'unica moglie. Dice: "come faccio a prendere un'altra donna, se ho tre figli e non riesco a mantenerli"? E poi lui ha sempre pensato che l'amore è amore che non si può spartire in ...troppi!
La croce, giá segno dei piú terribili dei supplizi, é per il cristiano l'albero della vita, il trono, l'altare della nuova alleanza. Cristo, il nuovo Adamo, addormentato sulla croce Gesú é scaturito con il mirabile sacramento di tutta la chiesa. La croce é il segno della signoria di Cristo su coloro che nel Battesimo sono stati configurati a Lui nella morte e nella gloria. Per mezzo della croce sono state cacciate le tenebre ed é ritornata la luce e per la quale é la via di ritornare al nostro stato originale. Se infatti non ci fosse la croce non ci sarebbe nemmeno Gesú Cristo crocifisso per i nostri peccati.
Il Medioevo fin dall'inizio fu contrassegnato da un fenomeno che, pur nascendo da esigenze per così dire spirituali, ebbe un fortissimo impatto sull'intera società, ponendo le basi per un incessante muoversi duomini e merci lungo antiche o rinnovate direttrici: il pellegrinaggio. Un caso esemplare di questo passaggio può essere rilevato nella più importante via di comunicazione di cui l'Europa dispose per tutto il Medioevo: la via Francigena, un percorso che si formò nell'VIII-IX secolo a partire da un'esigenza di natura strategica e militare per divenire poi, con la pacificazione franca, via spirituale e culturale, espressione dell'anelito a Dio attraverso la fede e il pellegrinaggio nei luoghi sacri della cristianità.
Maria, Madre di Dio o semplicemente Madre di Gesù?
Non si può negare che dire Madre di Gesù è il titolo usato dal Vangelo. Dire Madre di Dio obbliga a distinguere: Madre di Dio cioè della seconda Persona della Trinità, che è Dio.Affidiamoci ad un'analogia, cara alla teologia cattolica, per veder di comprenderne quanto è possibile alla nostra mente. La donna che ci ha dato alla luce la chiamiamo col dolce nome di madre, pur avendo generato e partorito il nostro corpo, non l'anima, creata direttamente da Dio. Potrei, forse, chiamarla madre del mio corpo? Chi è nato da lei non è un corpo, ma una persona: sono nato io.Quindi ho diritto di dire che è mia madre.
Santo e Glorioso il corpo della Vergine Maria. I grandi padri e dottori della Santa Chiesa Apostolica giá parlavano della Assunzione della Madre di Dio come di una dottrina giá viva nella coscienza dei fedeli e da essi giá professata: ne spiegavano ampiamente il significato e approfondivano il contenuto mostrando grandi ragioni teologiche. La beata Vergine Maria é stata preservata dalla corruzione ma anche il suo trionfo sulla morte e la sua celeste glorificazione, perché la madre ricopiasse il modello del suo figlio amato Gesú.
SENHOR JESUS, crucifigado e ressuscitado, imágem da Gloria do Pai, Face Santa que nos olha e nos perscruta,misericordioso e manso para chamar à conversão e nos convidar à plenitude do amor, nós Te adoramos e Te bendizemos.Na Tua Face luminosa nós aprendemos como somos amados e como se ama; aonde se encontra a liberdade e a reconciliação; como nos tornamos construtores da paz que de Ti irradia e à Ti nos conduz.