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Le abitazioni Palestinesi
ai tempi di Gesù


E' noto ai nostri lettori che il Salvatore ebbe una chiara preferenza per l'abitazione umana, intesa nel senso ovvio di casa, dove vive una famiglia. Anche se nato in una grotta, trascorse la sua fanciullezza e gioventù nella casa di Giuseppe, a Nazareth; buona parte del suo messaggio fu esposto in occasione di conviti o visite in questa o quella famiglia; perfino l'ultima Cena e le apparizioni dopo la Risurrezione avvennero nell'ambito di una casa ospitale. Anzi va ricordato che ne aveva presa a pigione una per Sé e per il suo gruppo, a Cafarnao, sul lago di Genezaret. Interessante, pensiamo noi, farsi un'idea più ravvicinata possibile della forma e struttura di questi ambienti, dove accaddero tanti episodi evangelici. Cominciamo col distinguere le abitazioni di gente altolocata da quella di poveri pescatori, pastori o contadini. Né più, né meno come oggi.



Nel primo caso, si poteva trattare di edifici che andavano dal taglio modesto a quello sontuoso, da poter far bella figura di fronte a quelli di Atene o di Roma.

Erode il grande e suo figlio Antipa, per fare un esempio, avevano avuto una vera mania per le costruzioni grandiose, di cui ancora si possono vedere i resti in Terra Santa.

I palazzi di famiglie facoltose, come sommi sacerdoti, grandi commercianti e simili constava, generalmente di un fabbricato con un pian terreno e un piano superiore.


Nel primo erano dislocati i locali destinati al lavoro, alle stalle e altre esigenze del quotidiano. Al secondo erano sistemati gli ambienti riservati ai padroni (per la servitù, o schiavi bastavano quelli del pianterreno).



Quindi il Coenaculum, o sala da pranzo, il cubiculum, o camera da letto; e poi il diversorium, il vestibulum, cioè varie sale di soggiorno, di accoglienza e ricevimenti. Il palazzo aveva un suo atrio.

Il cenacolo era dotato del suo triclinium, composto di tre lettucci, o divani, a forma di ferro di cavallo, attorno alla mensa di legno, bassa e lunga, secondo le esigenze della famiglia e dei commensali prevedibili.

Ai lati della sala, anfore piene di acqua e tele per asciugare mani e piedi, secondo le occorrenze.

Nel retro, o nelle immediate adiacenze, la cucina, più o meno ampia.
Non è da escludere che fosse giunto anche nella Palestina di Gesù, l'uso dell'impianto termico centralizzato, per il riscaldamento di tutta la casa, o parte di essa.

Lo avevano inventato gli etruschi; e Roma lo aveva diffuso in tutto l'impero. Tali dovevano essere le abitazioni dei pontefici Anna a Kaifa, del re Erode Antipa e anche quelle di Giuseppe d'Arimatea, di Nicodemo, di Marta e Lazzaro, di Zaccheo, di Giovanna di Cusa e altri amici di Gesù.

Vedremo in seguito, quanto fossero differenti quelle dei poveri, ai quali il Salvatore riservò sempre le sue preferenze.


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AS VIAS DO ESPIRITO

O que vou dizer ao confessor?

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O que vou dizer ao confessor?
 
Começamos assim: como deveríamos definir a primeira fonte de angustia  para àquele que se encosta à Penitência? Óbviamente, para alguém que nunca se confessa, não sabemos quanto poderá sofrer para se fazer uma idéia aproximada daquilo que aconteceu na sua conduta moral. Mas, desses, não me interesso.

THE WAYS OF THE SPIRIT

DEVOTION TO HTE FAITHFUL DEPARTED

Devotion to htr faithful departed

NOVEMBER IS THE MONTH

DEDICATED TO THE FAITHFUL DEPARTED

Codice shinistaT <

Non of the convinced catholic doubts of the legitimacy of the power of prayers and good dids addressed to God for the Souls of the faithful departed. Sometimes also we catholics are doubtful about the value of the prayers and good dids.We need to make it clear and try to remember what was said about the etymological meaning of the ward " SUFRAGE " In our days it has the unmistaka ble meaning of prayers for the dead ones. Really the latin meaning of " Sufrage "means simply " HELP " In recent times we have the real meaning when we talk about electoral suffrage for candidates,a support for a vote.

LOS CAMINOS DEL ESPIRITU

7º Domingo del Tiempo Ordinario

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7º Domingo del Tiempo Ordinario
 Mateo 5, 38-48

 “Si amáis a los que os aman, ¿qué premio tendréis? ¿No hacen lo mismo también los publicanos? Y, si saludáis sólo a vuestros hermanos, ¿qué hacéis de extraor¬dinario? ¿No hacen lo mismo también los gentiles? Por tanto, sed perfectos, como vuestro Padre celestial es per¬fecto”. ¿Se puede amar por obligación o el amor brota espontáneamente? Jesús ya respondió en su Sermón de la Montaña, pero lo vuelvo a aclarar: quien desea imitar a Dios sabe que está obligado a amar como él, y eso implica amar y perdonar por sobre todas las cosas. Amar solo a quienes nos aman, a los que son simpáticos o nos caen bien, es amar con un amor meramente humano y eso no tiene ningún mérito porque incluso hasta los no creyentes pueden hacerlo, pero amar a los enemigos es amar con el mismo amor de Dios, y eso sí tiene mérito porque es parecerse a Dios. Ese es nuestro toque de distinción.


WEGE DES GEISTES

Videopensiero - "Vi ho chiamato amici"

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"Vi ho chiamato amici"
- Gv. 15,9.17 -
 

Preghiere

Io sono con te

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Io ci sono con Te ... in Te

Dona riposo in Te, Signore,
a questa testa piena di mondo
e di parole.