Ti abbiamo offerto una grotta per bestie, addobbata, in seguito, dalla devozione dei fedeli come una reggia. Tu trovasti solo una stalla.
Lungo la tua dimora terrena, fra di noi, avresti incontrato di peggio: incomprensioni, fatiche, e la morte su di una croce.
È vero: c'è stata anche gente semplice che ti ha fatto festa, alla nascita, ti ha seguito con fiducia, durante la tua vita di profeta errante, annunciatore della vera Salvezza. Tu mostrasti di gradirlo, ne ringraziasti e talvolta lo confermasti anche con qualche miracolo.
Eppure da parte dei grandi della terra, non trovasti che un sordo rifiuto.
Ti accolsero solo i più poveri fra i poveri, i più maledetti fra i peccatori. Forse anche questi ultimi ti accoglievano solo perché non li aveva più voluti nessuno fra i piedi...
Sono decenni e decenni che dico di vivere per te, di lavorare per te. Ma Tu, sinceramente, che posto occupi al centro del mio pensiero e del mio cuore?
Quello di un ospite in sopra più, quello di un amico di altri tempi, quello di un compagno di viaggio aereo a breve termine?...
Il Natale spero mi abbia portato qualche risposta a queste domande.