Image

(Mc. 12,13) 
... perchè si sentivano
contestati dal
tuo messaggio

Questa del tributo a Cesare, di cui parla Marco è una delle tante insidie che ti hanno teso, o Maestro divino, coloro che si sentivano contestati dal tuo messaggio.

Invece di interrogarsi sul loro modo cabalistico di proporre la Scrittura al popolo, sulle loro pretese ambiziose, sulla maschera con cui davano di se stessi un'immagine falsata, volevano prendersi una rivincita, come si fa di un avversario sprovveduto.

Image
Un mosaico raffigurante Gesù 

Tu li lasciavi liberi di esporre il loro pensiero nelle maniere più subdole; li ascoltavi con pazienza misurata;

ti permettevi, di volta in volta, di frastornarli con qualche domanda enigmatica e, alla fine, quando stavano per concludere, quasi sicuri di averti messo in imbarazzo, ti bastava una frase breve, categorica, per mandare all'aria tutta quella loro impalcatura di stoppa.

"Maestro, sappiamo che sei sincero... che non guardi in faccia le persone...", si permettevano di ridicolizzare il tuo metodo di approccio con le persone che, invece, guardavi in faccia, non nel senso ambiguo che volevano insinuare loro, ma per rispetto all'interlocutore.

E Tu: "Portatemi un denaro, perché lo veda". Ma tu lo avevi veduto benissimo e sapevi che quell' effige era di Tiberio.

Ma dovevi rimpallare la domanda idiota con cui pretendevano di comprometterti: o contro Roma per denunciarti a Pilato o contro Israele per deferirti al gran Sahnedrin come collaborazionista con l'oppressore.

Quel tuo "Date a Cesare..." i tuoi avversari se lo stanno ancora digerendo con qualche colica voluta...

Com'è possibile Gesù buono, che io possa impostare il mio rapporto con te, affidandomi alla scaltrezza, al sotterfugio e alla finzione?

Che utilità potrei sperare di ricavarne?...Ma più che per questo, perché tu non te lo meriti.

Hai dato tutto per me: ogni attimo della tua vita, della tua attività con stenti e rinunce appena pensabili. Infine il tuo sangue e la tua vita immolata sulla croce...

Se, dunque, c'è al mondo un amico di cui io possa fidarmi, sei Tu. Se c'è un faro adatto a fugare ogni mia tenebra, sei Tu. Se c'è un motivo sufficiente per vivere, lo trovo solo in Te.

Tutto questo non mi basta?

Padre Bernardino Bordo, passionista

 

Portale Cattolico Italiano

 E’ UN PICCOLO SEME DELLA PAROLA DI DIO CHE,

TRASPORTATO DAL VENTO DELLO SPIRITO,

SI FERMA DOVE LUI VUOLE E SOLTANTO LUI RENDE FECONDE

LE ANIME DOVE GERMOGLIA

(Sezioni anche in portoghese – spagnolo – inglese - tedesco).

 Don Lucio Luzzi - Direttore di

AS VIAS DO ESPIRITO

SEGUNDO DOMINGO DE PASCOA

Image

SEGUNDO DOMINGO DE PASCOA

27 ABRIL DE 2014

 

" A PAZ ESTEJA CONVOSCO "

 

UMA REFLEXÃO SOBRE O EVANGELHO

 

Essas são as palavras de Jesus em suas primeiras aparições nas comunidades dos discipulos. Seu primeiro anuncio e seu primeiro presente aos seus seguidores foram o desejo da paz. A paz é um dom de valor incalculável, podem faltar algumas coisas materiais mas é impossivel viver sem a paz. Jesus ressuscitado comunica a paz verdadeira que liberta o medo e infunde tranquilidade e confiança na missão. Os discipulos se alegram muitissimo pois descobrem que o Senhor está vivo. A paz e alegria são dons do Cristo Ressuscitado e com isso é reconhecido na comunidade. Deus Pai envia Jesus e agora Ele envia os seguidores.


Codice shinistaT

THE WAYS OF THE SPIRIT

Did the Virgin Mary really die?

Image

Did the Virgin Mary
really die?


The very first question that arises staring at an ancient Byzantine icon of the Dormition representing the Virgin Mary’s body laying on a bed and Her figure raising above it, it’s if this picture, painted by a Mount Athos monk, indented to represent, with such a little convincing patterns, only Her Soul or Her entire Body as well. A religious inexperienced viewer would have his attention attracted by the abstract symbolism, while the pious viewer looking for cheap experiences would be contradicted by the archaic verism of the Virgin laying on a bed on the verge on expiring, like an ordinary woman.

 

WEGE DES GEISTES

30a Domenica del Tempo Ordinário

Image

30a  Domenica del Tempo Ordinário
26 Ottobre 2014
Una reflessione


La liturgia di questa domenica del tempo ordinario ci dice, in forma chiara e inequivocabile, che l'amore sta nel centro della esperienza cristiana. Quello che Dio ci chiede é che ogni credente lasci sommerso il suo cuore nell'amore.
 Il Vangelo ci dice che tutta la rivelazione di Dio si riassume nell'amore a Dio e al prossimo. Questi comandamenti non possono separarsi: amare Dio é compiere la sua volontá  e stabilire coi fratelli un vincolo di amore, di solidarietá, di condivisione, di servizio fino al dono totale della vita.
Tutto il resto é una spiegazione, di assolvimento e applicazione alla vita pratica di queste due coordinate fondamentali della vita cristiana.


Preghiere

Io sono con te

Image

Io ci sono con Te ... in Te

Dona riposo in Te, Signore,
a questa testa piena di mondo
e di parole.