Come mi preferisci?
Ora mi chiedo se una impostazione troppo celebrale della mia spiritualità non mi abbia esposto a rischi altrettanto pesanti, compreso un astrattismo arido, del tutto assente dal tuo modo di armonizzare in Te, calore umano e lucide intuizioni.
Se ti avessi seguito con maggiore docilità, ne avrei dedotto una vita di preghiera, più che di azione, di contemplazione che di preghiera, più di fede che di teologia. A questo punto,cosa fare, per riflettere meglio la tua immagine, dolce ossessione che mi segue ogni giorno, per le dissonanze con essa, che ancora non riesco ad attenuare?
Forse, o Gesù, la mia mente, indebolendosi, potrebbe trascinarmi insensibilmente a rinunciare allindagine amorosa sul tuo mistero, sconfessando me stesso e quanto di buono hai fatto in me.
Ma, in ogni caso, tu saresti sempre contento di me?
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Gesù buon pastore