SANTA RITA da CASCIA La Santa avvocata dei casi impossibili
Santa Rita è una delle Sante più amate ed è oggetto di una straordinaria devozione popolare perché è molto amata dal popolo che la sente molto vicina per la "normalità" dell'esistenza quotidiana da Lei vissuta, prima come sposa e madre, poi come vedova e infine come monaca agostiniana. A Santa Rita la vita non le risparmiò nulla: Giovanissima fu data in sposa ad un uomo iroso e brutale col quale ebbe due figli, tuttavia con il suo tenero amore e passione riuscì a trasformare il carattere del marito e a renderlo più docile.Il marito fu assassinato e nel giro di poco tempo anche i figli lo seguirono nella tomba.Ella però non si abbandonò al dolore, alla disperazione, al rancore o al desiderio della vendetta, anzi riuscì in modo eroico a sublimare il suo dolore attraverso il perdono degli assassini del marito. Si adoperò instancabilmente per riappacificare la famiglia del marito con gli assassini, interrompendo cosi la spirale di odio che si era creata.
Le ultime news di Don Gigi
prima della sua partenza dalla
missione salesiana in Brasile
Questa sera (24 maggio) con Raffaele e Nabia in autobus ci sará la partenza per San Paolo, il giorno successivo il volo per Monaco e poi quello per Ancona. Vivo due sentimenti contrastanti: il dolore di dover partire e la gioia di voler tornare. È una dura lotta interiore!
Sulla mia salute e
quanto mi è accaduto, posso attestarle quanto segue:
Il 12 agosto 1998 ho subìto il primo intervento per un
cistoma ovarico, e tutto si è rimesso a posto. Ma lentamente: fino ad agosto del 1999. A questo
punto si era reso necessario un nuovo intervento, che è stato rimandato al 19
settembre, perché era richiesta una gastroscopia, per fastidi che avvertivo al
fianco sinistro. Alla gastroscopia è risultata una grossa ulcera, in un brutto
punto dello stomaco. Per cui, il primario del reparto chirurgia di Carbonia mi
ha parlato di un grosso intervento. Così mi hanno asportato tutto lo stomaco,
insomma l 'apparato digerente.
PENSIERO DELLA DOMENICA + VIDEO CORRELATO Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Gesù nei suoi viaggi apostolici, sempre a contatto con folle oceaniche che volevano vedere di persona le sue qualità taumaturgiche, ha dovuto fare fronte anche a categorie di persone ostili che vigliaccamente si presentano a Lui, come agnelli, e pongono domande che per la folla sono dolci, buone e molto interessanti. Il Cristo risponderà sempre da par suo; a volte li smaschera per la loro perfidia, ma soprattutto approfitta per dare a tutti un vero insegnamento. E un dottore della legge questa volta che gli chiede: "Chi e il mio prossimo?". La domanda poteva essere compromettente data la visione ristretta che i Giudei avevano del prossimo. Gesù risponde con una magnifica parabola, la cui intuitiva evidenza non permetteva obiezioni. E la grande parabola della misericordia: "Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto. . .".
A circa 400 km da Campo Grande, capitale del Mato Grosso, sorge Tres Lagoas, una cittadina di oltre 70.000 abitanti. Il suo nome nasce dalla presenza di tre laghetti che rendono più bello il luogo.
Lucia visse con lo sguardo e il cuore incessantemente rivolti allo sposo Crocifisso. Stupenda e fraterna la sua relazione con i Passionisti del ritiro del Cerro nel comune di Tuscania.
Quando essi vi giunsero, non trovarono nulla in casa.
A San Paolo della Croce, che, dopo aver condotto il gruppetto di Religiosi si accingeva a ripartire per prepararsi alla imminente Missione di Viterbo, il superiore rivolse il lamento che li lasciava soli, in tanto disagio.
il carcere e un deserto spietato. Un luogo di solitudini raggelanti e di vicinanze obbligatorie. Eppure dentro il recinto -fatto di impotenza e disperazione, ignavia e dimenticanza, oppressione e reclusione -fioriscono storie di riscatto, veri abbaglianti anticipi e posticipi di risurrezione Storie al limite: taglienti come vetri, iridescenti come la speranza maltrattata, calpestata, ridotta a brandelli, ma mai del tutto cancellata. Storie nelle quali si manifesta un'irruzione, lintrusione di qualcosa di inaspettato, di sorprendente, di indicibile. Io lo definisco l'imbarazzo di Dio. Una presenza che spiazza, che apre all'inaudito. che per un attimo decisivo sospende e taglia la quotidianità della reclusione.
Le Virtú Teologali Un pensiero a cura del Dott. Alberto Rossini
Le virtù teologali fortificano e caratterizzano l'agire morale del cristiano. Sono la garanzia della presenza e dell'azione dello Spirito Santo nelle facoltá dell'essere umano. Sono tre le virtú teologali: fede, speranza e caritá.
La fede é la virtú teologale per la quale crediamo in Dio e in tutto
quanto Lui disse e ci ha rivelato e che la Chiesa ci propone di
credere, perché Lei é la propria veritá. Per la fede l'uomo se intrega
totalmente e liberamente a Dio e si lascia sorprendere da Lui. Colui
che crede sa perfettamente che in qualche momento della sua vita Dio
sempre sta sperando per sorprenderlo con un dono, una chiamata o una
proposta. Solo chi ha i sensi spirituali aperti e attenti puó
riconoscere le sorprese amorose che gli stanno vicino, gli arrivano e
che daranno il vero senso alla vita e al vigore quotidiano.
La Speranza é la virtú teologale per la quale desideriamo il Regno di Dio e
la vita eterna collocando tutta la nostra speranza nelle promesse de
Nostro Signore Gesú Cristo e appoggiandoci non nelle nostre forze ma nel
soccorso della grazia dello Spirito Santo. La virtú della speranza
corrisponde al desiderio di felicitá che Dio ha collocato nel cuore di
tutti gli uomini.
La caritá é la virtú teologale per la quale amiamo
Dio sopra tutte le cose del mondo e il prossimo come noi stessi.
Gesú fece della caritá il comandamento nuovo, amando i suoi fino alla
fine e manifesta l'amore del Padre che da Lui proprio riceve. I
discepoli, amandosi gli uno verso gli altri , imitano l'amore di Gesú
che ci dice: é questo il mio comandamento, che vi amiate gli uni verso
gli altri come Io vi ho amato.
L'esercizio di tutte le virtú é
animato e ispirato per la caritá che é il vincolo della perfezione e la
forma delle virtú. La caritá si articola e si ordina fra di se,
assicura e purifica la nostra capacitá umana di amare e elevarla alla
perfezione sopranaturale dell'amore divino. La pratica della vita
morale, animata dalla caritá, concede al cristiano la libertá spirituale
di figli di Dio. Il cristiano giá non sta davanti a Dio come uno
schiavo, con timore riverenziale, neppure come mercenario che aspetta
il suo salario, ma come figlio o figlia che corrisponde all'amore di
Colui che ci ha amato per primo e riceverá la dovuta ricompensa...
Computer: e chi può farne a meno? Internet: quello che cerchi... c'è tutto.
Vi si fruga dentro alla ricerca del mondo, di tutto l'universo. Ricerca di novità, curiosità, pruriti, ma anche di speranza e di senso.
Pubblichiamo per intero la presentazione di Mons. Angelo Comastri, Presidente della Fabbrica di San Pietro - Vicario Generale del Santo Padre per la Città del Vaticano e Arciprete di San Pietro, al volume curato da Antonio Gallo "Giosy Cento un prete sbilanciato sul versante della vita", Edizione GVS, 2007.
"Il Signore ha fatto cose grandiose in me " Luca 1.49
Dopo il Concilio Vaticano Secondo cominciamo a cogliere i frutti dell'equilibrio e della forza dello Spirito, presente nella storia del popolo di Dio e della umanitá in tutto il suo contesto. Una delle espressioni di questo sembra essere la riscoperta della modernitá e attualitá di Maria. Movimenti sociali, politici e religiosi guardano verso Maria con rinnovato interesse alla luce delle nuove realtá della nostra storia. I movimenti femministi vedono in Maria una donna forte, sicura e capace, una giovane che riflette prima di prendere decisioni, capace de assumere per conto proprio il destino della vita senza necessitare di consigli o approvazioni di nessuno, neppure del proprio marito.
Questa ragazza ebrea appare del tutto arbitra delle proprie scelte.
Latteggiamento di Maria, risulta ancora più maturo, al momento della decisione di andare in cerca della parente Elisabetta, nella lontana regione della Giudea.
Vivi ancora o già defunti i genitori, Maria ne doveva far parola almeno con Giuseppe, suo sposo, in ragione degli impegni assunti con lui e in considerazione delle nozze orami imminenti.
E strano che si sia predicato, scritto e parlato tanto sull IMMACOLATA CONCEZIONE e nella comunità cristiana siano ancora numerosi coloro che ne hanno unidea assai vaga. Molti fedeli, quando se ne celebra la Festa l8 dicembre, pensano allo splendore verginale di lei, mostrando di non saper distinguere Immacolata da Vergine. Altri si commuovono sinceramente, nel considerare e contemplare nella liturgia di quel giorno la purezza, anzi la castità. In questo caso siamo di fronte ad unaltra confusione, fra purezza, castità, e concezione immacolata.
IL SALUTO DI MARIA shalom GLI EFFETTI DI UN SEMPLICE PRESENTARSI
Dopo aver bussato alla porta di quella sua parente, entrò e, inchinandosi profondamente, secondo luso orientale, fece sentire il suo saluto: Shalom! Niente di più ordinario: tutti si salutavano così. Invece quella voce echeggiò nellambiente e nella famiglia in un modo che fu ritenuto del tutto straordinario: raggiunse persino la creatura di sei mesi, che lanziana Elisabetta portava in grembo. Questa dirà alla nuova arrivata, che è stato tutto effetto del suono del suo saluto . In realtà, il suono di quella voce era arrivato un attimo dopo lapparire di Maria dentro quella casa. La luce, si sa, precede il suono. Elisabetta non poteva saperlo...
Extraído da uma carta de Publio Lentulo à Tibério (31 d.c.)
Carta de Publio Lentulo, governador da Judeia, ao imperador sobre a descrição da fisionomia de Jesus Cristo. Lentulio foi contemporaneo de Cristo. É um documento de alto valor histórico e bastante verdadeiro. Entendí, ó Cesar, que voce deseja saber o quanto agora te conto, estando aqui um homem, chamado Jesus Cristo, que pela gente é dito Profeta, e seus discipulos o consideram como Divino, e eles dizem que Ele é filho de Deus, criador do céu e da terra e de todas as coisas que no mesmo se encontram e foram feitas.
November is the month dedicated to the faithful departed.
Non of the convinced catholic doubts of the legitimacy of the power of prayers and good dids addressed to God for the Souls of the faithful departed. Sometimes also we catholics are doubtful about the value of the prayers and good dids.We need to make it clear and try to remember what was said about the etymological meaning of the ward " SUFRAGE " In our days it has the unmistaka ble meaning of prayers for the dead ones. Really the latin meaning of " Sufrage "means simply " HELP " In recent times we have the real meaning when we talk about electoral suffrage for candidates,a support for a vote.
VIVIR SEGÚN EL ESPÍRITU SANTO Vivir según el Espíritu Santo, es difícil. Vivir con el Espíritu Santo, no lo es tanto. Es bueno pensar que, El, nos acompaña aunque no nos demos cuenta; nos habla, aunque no lo escuchemos; nos conduce, aunque acabemos eligiendo el camino contrario; nos transforma, aunque pensemos que, todo, es obra nuestra.