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Le Virtú Teologali

Un pensiero a cura del
Dott. Alberto Rossini

Le virtù teologali fortificano e caratterizzano l'agire morale del cristiano. Sono la garanzia  della presenza e dell'azione dello Spirito Santo nelle facoltá dell'essere umano. Sono tre le virtú teologali: fede, speranza e caritá.



La fede é la virtú teologale per la quale crediamo in Dio e in tutto quanto Lui disse e ci ha rivelato  e che la Chiesa ci propone di credere, perché Lei é la propria veritá.  Per la fede l'uomo se intrega totalmente e liberamente a Dio e si lascia sorprendere da Lui.  Colui che crede sa perfettamente che in qualche momento della sua vita  Dio sempre sta sperando per sorprenderlo con un dono, una chiamata o una proposta. Solo chi ha i sensi spirituali aperti e attenti puó riconoscere le sorprese amorose che gli stanno vicino, gli arrivano e che daranno il vero senso alla vita e al vigore quotidiano.



La Speranza é la virtú teologale per la quale desideriamo il Regno di Dio e la vita eterna collocando tutta la nostra speranza nelle promesse de Nostro Signore Gesú Cristo e appoggiandoci non nelle nostre forze ma nel soccorso della grazia dello Spirito Santo.  La virtú della speranza corrisponde al desiderio di felicitá che Dio ha collocato nel cuore di tutti gli uomini.



La caritá é la virtú teologale per la quale amiamo  Dio sopra tutte le cose del mondo e il prossimo come  noi stessi.   Gesú fece della caritá il comandamento nuovo, amando i suoi fino alla fine e manifesta l'amore del Padre che da Lui proprio riceve. I discepoli, amandosi gli uno verso gli altri , imitano l'amore di Gesú che ci dice: é questo il mio comandamento, che vi amiate gli uni verso gli altri come Io vi ho amato.



L'esercizio di tutte le virtú é animato e ispirato per la caritá che é il vincolo della perfezione e la forma delle virtú.  La caritá si articola e si ordina  fra di se, assicura e purifica la nostra capacitá umana di amare e elevarla alla perfezione sopranaturale dell'amore divino. La pratica della vita morale, animata dalla caritá, concede al cristiano la libertá spirituale di figli di Dio. Il cristiano giá non sta davanti a Dio come uno schiavo, con timore riverenziale, neppure come mercenario  che aspetta il suo salario, ma come figlio o figlia  che corrisponde all'amore di  Colui che ci ha amato per primo e riceverá la dovuta ricompensa...

Dott. Alberto Rossini (Brasil)

AS VIAS DO ESPIRITO

O ESCOPO DO SEU EVANGELHO - EVANGELISTA MARCOS

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O ESCOPO DO SEU EVANGELHO
- EVANGELISTA MARCOS


Uma palavra  devemos utiliza-la a respeito da lingua do primeiro evangelista no contexto de seu trabalho. Alguns estudiosos observaram  a presença de um numero consideravel  de palavras de origem  latina, apenas reveladas através transcrições grecas.
Vamos imaginar " Leghio"  que é uma palavra latina  Legio ( legião )  Kenturion , Centurio ( centurão)  Fraghelllon  ( flegellum )  Mas a coisa não é assim convincente. Marcos cita também as de origem aramaica, como Talitha  ( jovem ) Korban ( deposito de dinheiro sagrado )  e sobretudo Abba  ( Pai )  quando se trata de palavras de Jesus nas lembranças dos primeiros cristãos. 

THE WAYS OF THE SPIRIT

Pilate and the Sanhedrim The last round

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Pilate and the Sanhedrim
The last round


Shocked by an unjust sentence extorted to him;
Shaken by a death he esteemed too sudden,
Bothered by Joseph’s of Arimathea request for the body,
Troubled by the Sanhedrim’s request to remove quickly the bodies from the crosses,
Pilate asked himself what else now?



LOS CAMINOS DEL ESPIRITU

¡Es Adviento!

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¡Es Adviento!
El Dios del amor y la ternura
pasará por la puerta de tu casa.
Vigila, presta atención…
Es tiempo inundado por la gracia.





WEGE DES GEISTES

"Ecco concepirai un Figlio e lo darai alla luce"

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IV domenica
d'Avvento



"Ecco concepirai un
Figlio e lo darai alla luce"

PENSIERO DELLA DOMENICA
+ VIDEO CORRELATO
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Natale è alle porte. L’annuncio della salvezza si fa sempre più esplicito e insistente. Per il mondo cristiano è “l’Emmanuele” il Dio con noi. In ogni storia in cui l’uomo è coinvolto è sempre e comunque Dio a fissarne il percorso. Nella Liturgia odierna viene descritto il Re David che dopo vicende drammatiche e assai dolorose, decide di innalzare un grandioso tempio al Signore, come segno di amore ed riconoscenza verso di Lui. Ma il Profeta Natan gli comunica che sarà Dio stesso a costruire per lui una stabile e gloriosa dinastia. La fede e fiducia in Dio sono sempre ripagate! E in questa domenica IV entra in campo la donna dell’ Avvento: Maria. L’Angelo, a nome di Dio (Vangelo,) chiede a Maria di diventare la Madre del Messia: “Ti saluto piena di grazia, il Signore è con te". A queste parole Ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L’Angelo le disse: “Non temere Maria, perché hai trovato grazie presso Dio. Ecco concepirai un Figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù...”.


 

Preghiere

Stella del nostro mar

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Stella del nostro mar
Stella del nostro mar chiara e secura,
che 'l sol del paradiso in terra ornasti
del mortal sacro manto, anzi adombrasti
col vel virgineo tuo sua luce pura;
chi guarda il gran miracol, più non cura
 del mondo vile, e i vani empi contrasti
sdegna dell'oste antico, poi ch'armasti
d'invitta alta virtù nostra natura.