Con quale frequenza confessarsi?
C'è chi si confessa ancora una volta la settimana. Altri, al contrario, si attesta su poche volte l'anno. Diciamo subito, che una vita spirituale seriamente impegnata chiama una certa frequenza al sacramento della Penitenza.
Quale sia questa lodevole frequenza non si può stabilire matematicamente. Mi pare di avervi detto che nel 600 - 700 si arrivò ad una o due volte il giorno...
Esagerazioni appena immaginabili ! Ma spingersi al lato opposto - una o poche volte l'anno - non e' da persone che intendono fare un vero cammino verso Dio e la santità del proprio stato.
Oggi, per le anime fervorose ci si sta orientando, più o meno verso una volta al mese.
Da una parte, la scarsità di confessori, dall'altra la ridda d'impegni che ruba tempo e attenzione: se si potesse puntare su questa frequenza, già sarebbe una buona cosa.
D'altronde, diciamocelo chiaro, una frequenza più accentuata non e' sicuro che giovi molto ad un vero progresso nella serenità interiore. Non e' a causa del sacramento,in sé, ma dei metodi su cui abbiamo portato l'Indagine nelle puntate precedenti. Quel rovistare ansioso nei meandri della coscienza, a livello di test psicanalitico, quel rompersi il capo, per ricordare non colpe gravi, quelle si ricordano, ma semplici difetti, non giova affatto ad un impegno equilibrato nella virtù.
Una frequenza discreta, dicevamo 1 volta al mese, fa evitare questi eccessi di autoinquisizione, mentre impedisce di scivolare nella superficialità e nel lassismo, come accade a chi trascura un mezzo così adatto di santificazione. D'altro lato, abbiamo già spiegato che questo sacramento non ha per scopo diretto l aumento della grazia, per cui, più uno vi si accosta e più ne riceve.
Per ottenere questo scopo, c'e' l'Eucaristia. Si riceve più grazia con una sola Comunione che con qualsiasi altro sacramento, perchè nell'Eucaristia c'e' la fonte stessa della grazia.
Attenetevi a questi suggerimenti e ne proverete i numerosi vantaggi.