Nella notte ti cerco...
Erano i giorni della Pasqua,
la grande festa dei Giudei.
A Gerusalemme era notte.
Fu allora che un fariseo
il suo nome era Nicodemo
si recò, furtivo, da Gesù.
Lo aveva già visto, ascoltato;
lo riconosceva Maestro.
Ma voleva saperne di più.
Curioso, ma cauto, forse diffidente.
Cercatore del vero, ma cercatore notturno.
"La mia anima anela a te di notte" (Is 26,9)
"Un canto nella notte mi ritorna nel cuore" (Sal.77,7).
"Ma dov'è quel Dio
che concede nella notte canti di gioia?" (Gb 35, 10).
E tu, Gesù, che conosci ciò che c'è nell'uomo,
come rispondi?
L'agire di Dio è novità:
si sente il profumo della primavera.
L'agire di Dio è libertà:
si sente il soffio misterioso del vento.
La notte, allora, finirà.
E ci sarà un segno
a gridare novità e libertà:
la croce,
svelamento di un immenso amore,
il solo che vince la tenebra
e splende fulgido nella risurrezione.
Nicodemo, il cercatore nella notte,
fu folgorato di luce,
quando le cento libre di profumo
sprecate" per la sepoltura
diventarono "sovrabbondanza" di vita,
canto d'amore nella gratuità del dono.
Signore, grazie!
"Solo l'amore è credibile".
E solo l'amore trasforma
un sepolcro in giardino fiorito,
la tenebra fitta in fulgida aurora.
Signore, ti prego:
a tutti i cercatori notturni
dona almeno il profumo della tua presenza,
annuncio gioioso della vita nuova.
Quando
vuoi, puoi sentire come protezione a casa tua: il profumo che emanava
PADRE PIO: GELSOMINO- SANTA RITA DA CASCIA: ROSA- SAN GIOVANNI PAOLO II:
CEDRO.