
La preghiera personale

Tutti sanno che il tempo lo crea l'amore. Quando una persona, o una iniziativa, c'interessa davvero, facciamo presto a trovare il tempo da dedicare ad essa.
Pensiamo ad una fidanzata, ad una giovane mamma, ad un appassionato di musica o di altro: trovano con evidente facilità il tempo, perché l'amore lo inventa, lo crea anche... dal nulla, anche da situazioni che lo renderebbero introvabile...
Si è anche avvertito, in altro momento, che la preghiera personale non va vista in antitesi con quella comunitaria. Tuttavia:
- è più intima, perché non distratta dalla presenza e dalla recita altrui,
- è più autentica, in quanto esprime esigenze individuali, inconfondibili, irrepetibili
- è più colorita, in quanto esprime con un timbro più toccante ciò che sente in quel momento di colloquio col Signore.

Perché risulti tale, bisogna giungere a dare meno importanza alla recita delle formule in sé, per darla anzitutto alle movenze intime dello Spirito Santo che si fanno sentire più distintamente in quel momento.
Andrebbe preparata durante il giorno, con un minimo di raccoglimento, conservato anche fra il turbinio delle occupazioni. Se ci si arrivasse con la mente immersa in mille ansie, e altrettante distrazioni, di certo, non ne ricaveremmo un gran che...
Ricordare quanto già sappiamo: che le distrazioni annullano l'attenzione, non l'intenzione. Quindi la preghiera, anche se distratta, ha sempre un suo merito, quando è fatta con sincera intenzione di metterci in dialogo intimo con il nostro Padre celeste...
RESTA CON NOI SIGNORE
