Raccolte le sue cose, partì ...
I tentativi del Padre di dissuadere il figlio scapestrato dalla sua risoluzione di andarsene furono vani. Il giovane aveva fatto già tutti i suoi calcoli: dove andare, con chi trascorrere quel periodo di dolce vita, nella non improbabile prospettiva di rimanervi stabilmente, perché la sua partenza avvenne dopo non molti giorni.
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Secondo R. Fabris, tutti i particolari descrittivi di questa parabola. con la quale si giunge al vertice del trio di quelle del Buon pastore (Lc 15 1,7) e della donna che cerca la moneta perduta (Lc. 9,10 ) convergono sul punto focale della rivelazione dell'amore di Dio.
Questi particolari possiamo riassumerli brevemente così:
Laffermazione. da parte del figlio. di volersi auto gestire. senza ulteriori condizionamenti:
la ricerca di, un paese lontano, quindi il taglio netto con l'ambiente familiare:
il portarsi dietro tutte le sue cose cioè il denaro ricavato dalla vendita della sua eredità.
Cosa avrebbe combinato. una volta giunto alla nuova destinazione?.. Sommamente importante
Con questo racconto Gesù ci rivela il mistero più consolante del suo messaggio: che Dio è Padre, che cioè ci ama di un amore che ha la robustezza sostenitrice del padre e la tenerezza rassicurante della madre.
Analizziamo uno per uno questi prodromi della dissoluzione morale del nostro giovane:
1 - La smania, in sé non deplorevole, di alternare la propria autonomia nei confronti del padre. Non deplorevole, in ragione dell'età ormai raggiunta. Tuttavia i modi che sceglie sono di taglio netto. Lo abbiamo percepito dal suo Dammi la parte che mi spetta!. Lo scopo, poi, dava alla scelta una dimensione inequivocabilmente insensata.
2 - La ricerca di un paese lontano per la mentalità ebraica equivaleva ad allontanarsi dalla terra e dalla tutela di Jahvè. Difatti, quando sarà il momento, appariranno la miseria e i porci. Segni inconfondibili di un ambiente da pagani.
3 - Quel portarsi dietro tutte le sue cose sta ad indicare che il ragazzo diceva sul serio: che intendeva fissare la sua residenza in quei paraggi lontani, al di fuori di ogni controllo da parte del padre e dei familiari.
Il Padre lo sta a guardare, quasi stupito di una capacità d'iniziativa a titolo personale, che quel figlio forse non aveva rivelato fin lì. Chi gli aveva insegnato. da chi aveva imparato a crearsi progetti del tutto personali infischiandosi della famiglia, come invasato da una furia che lo proiettava fuori casa, per scagliarlo non si sa in quale direzione? Sta a guardare, non indifferente, è chiaro, a quel vanificarsi di quanto aveva fatto per averne un uomo da far onore a se stesso, al padre, al casato. Sicuramente anche lui sta portando avanti un suo progetto. di tutta altra natura: come far si che quella scelta sciagurata abbia un buon fine. Quanto accadrà. a suo tempo, immaginiamo dopo non molto: carestia, servaggio,mestiere da porcaretto e tutto il resto, partirà da questa mente sovrana e da questa volontà alla quale tutto, alla fine. dovrà cedere...
Per adesso resta solo Ia amarezza di vederselo allontanare. trascinato da un pensiero malvagio che gli fa pensare di trovarsi meglio quando sarà lontano...