D. Mi sono mostrato molto risentito con un mio cognato, per fargli capire il torto che aveva, avanzando diritti non suoi. Avrò mancato di carità. Ne otterrò qualcosa di buono?
R. Non saprei cosa rispondere. Bisognerebbe conoscere suo cognato: temperamento, istruzione, tipo di rapporto fra voi due e (ancora di più, fra le vostre spose). Così, in via di principio, quando le ragioni non bastano, sarebbe meglio saper attendere.
Mostrarsene un po disgustato, potrebbe facilitare una maggiore presa di coscienza, da parte di lui, della propria posizione e intuirne la scorrettezza. Ma se la situazione non si sblocca, è meglio saper mollare e attendere con fiducia. Spesso quanto si è detto diretto allinterlocutore fermenta poco alla volta nel suo interno. Alla fine, un saluto, una visita, un regalo, unattenzione arrivano là dove non arriva la logica del discorso su diritti e doveri
D. Nel leggere il Vangelo, ho talvolta limpressione che si oscilli fra il rapporto basato sul Vecchio Testamento e quello impostato sullamore. Come spiegarlo?
R. Lei consideri anzitutto che il Salvatore doveva tener conto della mentalità e sensibilità della gente alla quale si rivolgeva, guidata fin lì da rabbini che lui stesso avrebbe definito ciechi e guide di ciechi. Inoltre prenda atto della gradualità che ha dovuto usare, nel partire de zero e spingere sempre più avanti.
Lo ha usato anche nel manifestare la sua stessa identità divina e messianica
Se lei valuta attentamente solo questi due principi interpretativi non può non ammirare in Cristo la lucidità nel proporre lautentico Messaggio del Padre e il rispetto della capacità di apprendimento di chi lo seguiva.
Nessun Rabbi dei suoi tempi e nessun maestro di altri potrà mai paragonarsi a lui.
D. So che una volta, voi religiosi andavate a far visite alle famiglie solo in casi gravi: morte dei genitori e simili. Comè che oggi anche voi avete allentato?
R. Lo stile austero cui lei allude lo ricordo benissimo: è durato mediamente fino al 1960 o giù di li. Ma vede: Fino a quel tempo veniva inteso come un sacrificio eroico, per amore di Cristo; e conosco confratelli che su questo mi hanno commosso. Oggi la sensibilità e la valutazione è cambiata, come in altri settori.
Continuare in quella forma darebbe limpressione di stoicismo antievangelico, comunque controproducente. Basterà che il religioso ne approfitti, per fare un po di apostolato fra i suoi (che spesso ne hanno bisogno come gli altri. In qualche caso, anche di più...