3 domande x 3 risposte con Padre Bernardino
D. Un ex prete di mia confidenza, mi ha rivelato che lui, quando assiste alla Messa, di mezzo ai fedeli, dice sottovoce anche le parole della consacrazione, intendendo di consacrare il pane e il vino. Dice: lo sono sempre sacerdote. Cosa pensarne?
R. Per la verità, è capitato anche a me, una ventina di anni fa di sentire un prete che, col dovuto permesso, era stato dimesso, si era sposato e mi confidava di fare la stessa cosa. Vediamo di spiegarci. Anzitutto dire ex prete non è esatto. È sempre un sacerdote: sospeso dalle sue funzioni sacerdotali, per ordine dell'autorità competente. Ma non un ex prete, non un prete ridotto allo stato laicale: lo status è sempre identico. È sospesa la funzione. Difatti lei sa che, in caso di emergenza, egli potrebbe assolvere un moribondo quindi sempre sacerdote. Venendo, ora al suo comportamento durante la S. Messa celebrata da altri, anche a me è sembrata piuttosto una pia stravaganza. Tuttavia, a rigore di teologia, non gli si può dare torto. Non può più celebrare ufficialmente: se lo facesse commettere una grave colpa di disubbidienza alla Chiesa. Però Cristo scenderebbe fra le sue mani, né più né meno che in quelle di un sacerdote autorizzato.
D. Ho inteso dire che una eccessiva precocità intellettuale nei bambini, è nociva al loro sviluppo fisico. È vero?
R. Non solo è vero per la precocità intellettuale, ma anche per quella emotiva. Un bimbo che s'innamora di una coetanea è... una pentola che bolle su di una montagna di 2 mila metri. Non porterà mai il contenuto a cottura. Intende la parabola? Si dice che scherzano... Ah sì, scherzano! Purtroppo tv e riviste non fanno altro che proporre queste bravate e i bambini imitano sempre il peggio, ciò che è più pericoloso. Che responsabilità per genitori ed educatori!
D. Mi è capitato di osservare che due conviventi si sono accostati all'Eucaristia. Può averli autorizzati il loro confessore?
R. Autorizzati? E chi può autorizzare una trasgressione della Legge della Chiesa così grave? L'unica spiegazione potrebbe essere quella della loro incoscienza. Se due divorziati o separati, oppure due non sposati si decidono di convivere in maniera coniugale, si tagliano fuori dalla partecipazione ai sacramenti della Chiesa. Per esattezza, non sono degli scomunicati: possono sempre andar a Messa, fra l'altro per chiedere al Signore di aiutarli a ritrovare la retta via. Però nessuno può autorizzarli ad accostarsi ai sacramenti della Chiesa. Naturale: In questi casi, il nostro dovere è di evitare condanne del peccatore, ma semplicemente evidenziare e condannare il peccato, la trasgressione, perché specialmente i giovani, vedendo quello che accade, non finiscano di estraniarsi dal pensiero cristiano.