Nella notte del 19 novembre 2008, dopo un faticoso viaggio, sono "sbarcato" nel nord-est del Brasile, nella regione del Sergipe, il continente sudamericano con aerei ad alto sviluppo e con altre di immense povertà. Sono ospite del Vescovo della Diocesi di Proprià, una diocesi di 400.000 abitanti e con soli ventiquattro preti. La popolazione è in maggioranza cattolica, ma crescono sempre più numerose e svariate le sette religiose. Ho cercato di vivere al meglio la mia missione di fare concerti (in italiano!) e ho trovato grande attenzione ed entusiasmo in questa Chiesa semplice, umile e giova¬ne. L'immensità del Brasile permette di offrire solo qualche frammento della vita lì. Sono tornato sentendomi piccolo, ma con dentro il calore, non soltanto del sole estivo, ma dell'amore della gente, dei bambini e dei giovani.
Cara Venerabile Benedetta,
ho conosciuto la tua breve ma significativa esistenza tramite il libro che Graziella mi ha regalato: sono rimasta incantata dal tuo coraggio e sacrificio e debbo confessarti che ho pianto per Te, per me. Ogni giorno, specialmente alla sera, mi rivolgo a Te per avere, forza all'indomani. Spero tanto di incontrarti in un sogno per abbracciarti fisicamente.
il carcere e un deserto spietato. Un luogo di solitudini raggelanti e di vicinanze obbligatorie. Eppure dentro il recinto -fatto di impotenza e disperazione, ignavia e dimenticanza, oppressione e reclusione -fioriscono storie di riscatto, veri abbaglianti anticipi e posticipi di risurrezione Storie al limite: taglienti come vetri, iridescenti come la speranza maltrattata, calpestata, ridotta a brandelli, ma mai del tutto cancellata. Storie nelle quali si manifesta un'irruzione, lintrusione di qualcosa di inaspettato, di sorprendente, di indicibile. Io lo definisco l'imbarazzo di Dio. Una presenza che spiazza, che apre all'inaudito. che per un attimo decisivo sospende e taglia la quotidianità della reclusione.
La Pentecoste era la seconda solennità ebraica, che vuol dire cinquantesimo, perché si celebrava 50 giorni dopo la Pasqua, per ringraziare Dio della raccolta.
Facciamo una fugace sintesi del nostro percorso con la Liturgia.
il carcere e un deserto spietato. Un luogo di solitudini raggelanti e di vicinanze obbligatorie. Eppure dentro il recinto -fatto di impotenza e disperazione, ignavia e dimenticanza, oppressione e reclusione -fioriscono storie di riscatto, veri abbaglianti anticipi e posticipi di risurrezione Storie al limite: taglienti come vetri, iridescenti come la speranza maltrattata, calpestata, ridotta a brandelli, ma mai del tutto cancellata. Storie nelle quali si manifesta un'irruzione, lintrusione di qualcosa di inaspettato, di sorprendente, di indicibile. Io lo definisco l'imbarazzo di Dio. Una presenza che spiazza, che apre all'inaudito. che per un attimo decisivo sospende e taglia la quotidianità della reclusione.
Come ha visto, non era facile incontrarci. Certo, avrai potuto sapere anche altri particolari che rendono piuttosto amari questi ultimi anni della mia vita. Sento una grande riconoscenza del grande dono che mi hai fatto col trascorrere una preziosa ora in un colloquio che non potrò facilmente dimenticare.
Lucia visse con lo sguardo e il cuore incessantemente rivolti allo sposo Crocifisso. Stupenda e fraterna la sua relazione con i Passionisti del ritiro del Cerro nel comune di Tuscania.
Quando essi vi giunsero, non trovarono nulla in casa.
A San Paolo della Croce, che, dopo aver condotto il gruppetto di Religiosi si accingeva a ripartire per prepararsi alla imminente Missione di Viterbo, il superiore rivolse il lamento che li lasciava soli, in tanto disagio.
ANIVERSARIO DE LOS ESTIGMAS DEL PADRE PÍO (20 DE SEPTIEMBRE DE 1918)
El Padre Pío, visto en el escenario de la cultura contemporánea, es de una sorprendente modernidad y su áspera humildad esconde un conocimiento psicológico impensable y profundo de nuestra época y de los males que la afligen. En los tiempos del triunfo de la civilización técnica y del apostolado activista y clamoroso, su predicación y su apostolado fue silencio lleno de Dios y su inmolación en el confesionario:
un
testimonio silencioso, y a la vez potente en su irradiación, que ha sido
una bofetada para muchos que ponen el apostolado, predominantemente o
casi, en el activismo, en las organizaciones, en los medios materiales,
subestimando la vida interior, la oración, la humildad, la obediencia,
el sacrificio. Útiles la palabra, la organización, los recursos
técnicos , pero esencial es sólo el testimonio, que es posesión e
irradiación del espíritu de Dios ( )
Viviendo así en la vida la
pasión del Señor, el Padre Pío la expresaba en la Misa y la derramaba
en las almas, renovando tantos corazones como familias y sociedad. He
aquí el secreto, el misterio del Padre Pío y su mensaje.
Alessando da Ripabottoni San Pío de Pietrelcina, Cireneo de todos
"Donna: questo é tuo figlio" ( Gv- 19.26) Una riflessione
Quanto soffrí la Vergine Maria nella sua vita ! Maria ebbe tanti dolori che contempliamo per causa del suo Figlio Gesú: il dolore della solitudine e dell'abbandono quando non fu compresa da Giuseppe, il dolore quando procurava con Giuseppe un posto dove Gesú doveva nascere e non lo trovava, il dolore di quando il Bambino Gesú fu apresentato al tempio e Simeone gli disse:" una spada di dolore ti traspasserá l'anima", il dolore di Maria quando il bimbo Gesú, che aveva dodici anni, si perse nel tempio fra quella moltitudine di persone e Lei lo cercava da tutte le parti e non Lo incontrava: il dolore di una madre che vede il suo figlio giudicato e condannato a morte ingiustamente, il dolore di vedere il suo figlio soffrendo sulla croce per una causa umanamente ingiusta.
Una riflessione a cura del Dott. Alberto Rossini( Brasil)- nostro collaboratore
" Ogni giorno con Gesú é il punto di riferimento per ricevere una luce di speranza e di amore. Tanti pensieri affollano la nostra mente e non sempre siamo noi a scieglierli. Il continuo bombardamento di notizie funeste e angoscianti influenzano i nostri pensieri e ci comunicano un senso de preoccupazioni e di ansia. Il pensiero che dobbiamo avere é quello che Gesú si dona a noi graziosamente e si dona con il suo cuore immacolato.
Il 17 gennaio i
sagrati e le piazze di molte Chiese, dal sud al nord della penisola,
brulicano di animali condotti dai loro proprietari per la benedizione di
Sant' Antonio.E vissuto nel 250 a Coma (oggi Quemar) sulla costa occidentale del Nilo, nel medio Egitto. Morì all'età di 105 anni.
Nella nostra vita la figura materna rappresenta l'amore incondizionato, purezza di cuore e di anima, sapienza in educare e correggere indipendentemente da essere madre di sangue, di creazione o di cuore. Ma molto di piú di queste figure umane che conviviamo e abbiamo come esempi nella nostra vita, possiamo contare costantemente con la figura materna spirituale di Colei che disse:" SI " alla cosa sconosciuta e prese di corpo e anima come una grande storia della salvezza della umanitá. Maria, che fu chiamata dall'angelo "piena di grazia" é stata la serva unica per ricevere, guardare, amare e creare per il mondo il Figlio di Dio, é un grande simbolo di Madre Spirituale.
Anche nel suo caso, la vita di fede rifluiva spontaneamente nella speranza, sullorizzonte dellesperienza personale.La chiesa insegna che anche questa virtù, infusa in noi nel battesimo, lo era in lei fin dagli inizi della sua vita, in una misura che richiamava sempre, e da vicino, lalto compito al quale era stata preordianta ab aeterno. L'azione dello Spirito Santo ne avrebbe favorito in modo altrettanto singolare lo sviluppo; ma anche il suo impegno personale vi avrebbe svolto un ruolo importante. Maria, già in apertura di Vangelo, mostra tutti i segni dell' anima dotata di una fiducia in Dio, che può, in certi momenti, chiedere lumi sufficienti a rendersi sempre più consapevole di quanto le si domanda; poi, però, si accontenta di quel che ha potuto ottenerne e per il resto lo rimette con esemplare abbandono a lui.
Mateus: o públicano. Publicanos e Pecadores são expressões típicas do hebraismo contemporáneo de Jesus que nos referencía fortemente o nosso escritor. Em outras palavras, a vontade de unir esses dois termos, publicano e pecador, acabou identificando o primeiro com o outro. O menos que podemos dizer é que estamos fora da história. Até a comovênte parabola do fariséu e publicano, assim lida superficialmente, teve sua parte. Porque Jesus chamou aquela figura na consideração popular corrênte de públicano, igual a um individuo abjeto, mas somente pela profissão que exercia, exatamente como tinha occorido também com Madalena, reconhecida como pecadora pelo trabalho que exercia em traçar os cabelos na condição de cabeleleira. Mas não é por isso que podemos afirmar que Jesus os tenha classificados como tais. Este é o significado do apelido públicano.