Quante volte abbiamo bisogno di una parola di incoraggiamento e di consolazione, quando sembra che tutto vada storto. Benedetta insegna ad amare il Signore ed il prossimo, anche nelle condizioni più estreme.
Una lettera inviata ad una sua ex insegnante, ormai paralizzata, ci mostra una gioia profonda che, lei gravemente ammalata, cerca di trasmettere ad una compagna di sventura:
Io sono serena lo stesso, perché è Dio che mi ha voluto così che ci ha voluto così. Non temiamo, Signorina. Siamo cadute nelle Sue mani...
La speranza di Lucia scaturiva dalla sua carità, virtù che essa praticò fin dalla sua fanciullezza, quando comprese il significato dell'esistenza cristiana: come "Servizio di Dio". Questa elezione del Bene Supremo trovò conferma nel contatto con il suo direttore spirituale, S. Paolo della Croce e fu nel secondo incontro che si sentì affascinata dall'amor di Dio: "Ero fuori di me e nè so spiegarlo...".
DON TONINO BELLO: NON UN MITO, MA... UN MITE ( Il Vescovo don)
Sono cresciuto in Parrocchia con le tue canzoni in mezzo alla mia gente e ai miei ragazzi. Le ho suonate sempre con la fisarmonica. Verresti a un mercoledì di Quaresima che faccio con i giovani della Diocesi nella Cattedrale di Molfetta? Fu questo il mio primo incontro telefonico con il Vescovo don. Dissi di sì e partii, allora, con la mia chitarra prendendo un aereo per Bari. Arrivato a Molfetta, mi venne ad aprire un bambino. Non era o meglio era uno dei piccoli figli che il Vescovo don ospitava nella sua casa Vescovile: famiglie senza casa o disagiate.
"Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri"
PENSIERO DELLA DOMENICA Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Durante lanno liturgico la prima lettura per lascolto della Parola di Dio è presa dai libri del Vecchio Testamento e, le poche righe proposte non sempre, per noi digiuni, sono di facile collocazione ed interpretazione.In questo periodo post pasquale la Liturgia attinge dagli Atti degli Apostoli, il libro presumibilmente scritto dallEvangelista Luca nei primi mesi del 64, dove propone, allottimo amico Teofilo, i fatti avvenuti mentre lui era presente.Nel brano di oggi emerge la figura di Pietro che, confermato dal Maestro, capo della Chiesa, giunge a Cesarea Marittima e va in casa del centurione Cornelio, che aveva chiesto di parlare con lui. Il centurione, che è pagano, appena vede Pietro si gettò ai piedi per adorarlo ma Pietro lo alzò dicendo alzati, anche io sono un uomo . Quanto è bello questo comportamento di Pietro che non fa pesare il suo titolo sugli altri, ma usa prudenza, equilibrio ed umiltà. E una bella lezione per luomo moderno (che siamo noi) alla ricerca, a volte anche inconscia di far prevalere la nostra posizione, il proprio titolo, i presunti meriti per i quali, spesso, pretendiamo riconoscimenti e gratitudine.
A circa 400 km da Campo Grande, capitale del Mato Grosso, sorge Tres Lagoas, una cittadina di oltre 70.000 abitanti. Il suo nome nasce dalla presenza di tre laghetti che rendono più bello il luogo.
II 14 Maggio 1978 mi presentarono, davanti al fonte battesimale, una bambina di appena 50 giorni. lo, Don Lucio, chiesi ai genitori: "Che nome date a vostra figlia?". Emanuela mi dissero. Spiegai l'etimologia del nome "Emanuela" che significa Dio con noi. E non potevamo nemmeno ipotizzare che la piccola Emanuela un giorno si sarebbe consacrata a Dio nella via del dolore.
Emanuela: all'inizio della mia esistenza mi fu appeso al collo sul petto un viapass, per aprire il cancello d'ingresso, con scritto: battezzata, figlia di Dio. I primi anni li ho passati quasi sempre in braccio alla mia mamma, pensavo solamente a dormire e mangiare. All'età di sei anni ho trovato un grande cancello con la scritta "PERCORSO DELLA VITA". C'era un parcheggio immenso pieno di motorini, delle più svariate marche che io non conoscevo: amore - carità - fraternità - sacrificio - malattia - dolore ecc... Ho messo il mio viapass e mi è toccato in sorte il motorino marca "sofferenza".
De Mateus temos somente poucas noticias de sua chamada por parte de Jesus. Nos relatos dos Evangelhos comparece só na lista dos Apostolos, em Atos, com a ùnica ausência do Escariotes. Se tivessem falados outros seus três colegas poderiam atribuir à modestia do nosso levita, mas nem por esses temos maiores informações. Mateus, portanto, como figura histórica emerge no primeiro grupo dos co-operadores diretos do Salvador.
Uma tradição, um tanto tardia, o vê como um
Apostolo da Etiópia. Quando e como foi parar lá não temos uma boa
explicação. De qualquer forma, o seu escrito induz a pensar à uma
composição das regiões da Siria, Antioquia, Decapoles ou seja, à Est do
Jordão. Que o escrito provenha deste apostolo, do qual falamos
de forma geral, resulta do testemunho de Papia, de Gerapoles foi aceita
por S. Ireneu, Clemante Alessandrino, Tertuliano, Origenes e outros.
Algum
exegéta católico moderno nos faria ver uma comprensivel preocupação
teológica, para dar ao escrito uma autoridade apostólica, sobre a qual
se apoiava a fé da Igreja Nascente (cf R..Fabri, em Evangelhos,
Cittadella edit. Assisi 1975, pg 48 ).
A exegése do texto deixa aberta
a questão, não havendo outros elementos que falem a respeito de Mateus:
mesmo nesse caso, para nós é suficiênte a certeza de estarmos diante da
palavra de Deus, inspirada, como nos assegura a autoridade da Igreja.
Mais
apaixonante ainda é a questão da data da composição deste Evangelho,
certamente posterior àquele de Marcos. Não parece oportuno propor o
periodo dos anos 40 e 50 , como se acreditava num tempo, convencidos que
fosse cronologicamente o primeiro Evangelho. Nem aqui, as preocupações
dos expoêntes na matéria podem se substituir a um exáme mais atento do
fato que por si,pelo menos diante dos olhos dos expertos, à època , pelo
menos aproximativa, da sua composição. Este exáme induz a colocar o
aparecimento do escrito em uma situação religiosa e socio cultural que
se identifica com aquela decorrente da destruição de Jerusalém e do
templo, com as consequêntes deportações dos hebreus à Roma, Alexandria, e
outros lugares a mando de Vespasiano e Tito no ano 70 depois de Cristo.
Não
é fácil, depois de tantos séculos e dois milénios, precisar dados de
validade indiscutivel, que interessam muito à nós hoje, mas que aos
nossos Padres na fé apareciam amplamente segundários diante do valor
incomparável dos ensinamentos de Jesus, presentes no escrito de
Mateus....... Dott. Alberto Rossini
Cinque secoli prima della venuta di Cristo, il Re di Babilonia (oggi Bagdad) invase Israele e deportò tutta la popolazione in Mesopotamia. Si levò la voce del profeta Isaia che passando tra il popolo lo incoraggiava: "Non temete, ecco il vostro Dio verrà a salvarvi". "... E tu Bethlem non sei la minima tra i villaggi di Israele, perché da te nascerà il Salvatore". Dopo tanta attesa, finalmente arrivò la salvezza.
Sono venuto in Chiesa, per curiosità, in un momento che non cè nessuno, a visitarti al presepe. Devo farti alcune domande... So che nella tua vita i guai non ti sono mancati, e alcuni, della tua gente, non lesinavano critiche, domande maliziose, giudizi negativi, sul tuo operato. Ma è possibile che quando si fa del bene, il più delle volte si ricevono calci?
ABBIAMO BISOGNO DELLO SPIRITO SANTO UNA RIFLESSIONE
Quando parliamo dello Spirito Santo non dobbiamo dimenticare che Lui é la Terza Persona della Santissima Trinità e con il Padre e il Figlio é adorato ugualmente. Per questo proclamiamo nella nostra fede in un Dio, Uno e Trino, e questo vuol dire, un unico Dio nelle tre persone. Quando proclamiamo la nostra fede nel Credo diciamo: " Credo in Dio tutto poderoso.....in Gesú Cristo suo unico figlio, che é stato concepito per il potere dello Spirito Santo......."
Nel corso dei secoli la Chiesa ha riflettuto sulla cooperazione di Maria all'opera della salvezza, approfondendo l'analisi della sua associazione al sacrificio redentore di Cristo. Giá Santo Agostino aveva attribuito alla Vergine Maria la qualifica di "cooperatrice" della redenzione, un titolo che sottolinea l'azione congiunta e subordinata di Maria a Cristo Redentore. In questo senso si é sviluppata la riflessione, sopratutto a partire dal secolo XV.
Santo e Glorioso il corpo della Vergine Maria. I grandi padri e dottori della Santa Chiesa Apostolica giá parlavano della Assunzione della Madre di Dio come di una dottrina giá viva nella coscienza dei fedeli e da essi giá professata: ne spiegavano ampiamente il significato e approfondivano il contenuto mostrando grandi ragioni teologiche. La beata Vergine Maria é stata preservata dalla corruzione ma anche il suo trionfo sulla morte e la sua celeste glorificazione, perché la madre ricopiasse il modello del suo figlio amato Gesú.
E' così consolante intuire che l'aspetto più intimo dell'assistenza materna di Maria in nostro favore passa esattamente attraverso queste stesse linee; fin dalle prime fasi del cammino verso Dio.
Tutti sanno che in esse anche una difficoltà di scarsa importanza potrebbe scoraggiarci, spingendoci al punto di partenza, rappresentato da quello che, sotto sfumature diverse, viene chiamato momento di conversione, o primo vero incontro con Cristo.
A palavra de Deus nesse quinto domingo do tempo comum nos convida a refletir sobre o compromisso cristão. Aqueles que forem interpelados pelo desafio do Reino não podem remetter-se à uma vida comoda e instalada, nem refugiar-se numa religião ritual e feita de gestos vazios: mas tem de viver de tal forma comprometidos com a transformação do mundo para que se tornem uma luz que brilha na noite do mundo e que aponta no sentido desse mundo de plenitude que Deus prometeu aos homens, o mundo do Reino No Evangelho Jesus exorta seus discipulos a não se instalarem na mediocridade, no comodismo, no " deixa andar" e pede-lhes que sejam o sal que dá sabor ao mundo e que testemunha a perenidade e eternidade do projeto salvador de Deus, também os exorta a serem uma luz que aponta para o sentido da realidade eterna, que vence a escuridão do sofrimento, do egoismo, do medo, e que conduz ao encontro de um Reino de liberdade e de esperança.