VI domenica
di Pasqua
"Questo vi comando: che vi
amiate gli uni gli altri"
PENSIERO DELLA DOMENICA
Il centurione, che è pagano, appena vede Pietro si gettò ai piedi per adorarlo ma Pietro lo alzò dicendo alzati, anche io sono un uomo . Quanto è bello questo comportamento di Pietro che non fa pesare il suo titolo sugli altri, ma usa prudenza, equilibrio ed umiltà. E una bella lezione per luomo moderno (che siamo noi) alla ricerca, a volte anche inconscia di far prevalere la nostra posizione, il proprio titolo, i presunti meriti per i quali, spesso, pretendiamo riconoscimenti e gratitudine.
Quando oggi si parla di concreta difficoltà di ogni tipo di convivenza, è perché abbiamo messo come base la convenienza, il profitto, la soddisfazione, il piacere... e non sappiamo più riconoscere il valore portante della vera amicizia!
Io penso che anche per gli Apostoli, ognuno con il loro carattere, con il loro modo di esprimersi e di comunicare, con lanelito (più volte espresso in varie circostanze) di primeggiare luno sullaltro, sarebbe stato difficile convivere se Gesù non li avesse formati gradualmente alla vera amicizia.
E siccome accattevano il principio della fraternità. ma con molti, troppi distinguo il Maestro è categorico quando dice loro
Quelli di Gesù non sono fervorini, buoni consigli, pii desideri, ma è categorico ...questo vi comando: amatevi gli uni gli altri .
Non possiamo continuare a distinguere e scegliere le persone verso le quali abbiamo sentimenti di amicizia.
Il Cristo non ammette distinzioni verso lantipatico, il cattivo, il presuntuoso, lindisponente, il disonesto, lapprofittatore
Signore perché sei così perentorio? Perché voglio che tu abbia la vera felicità; per questo ti voglio bene
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