
E' meraviglioso: gli apostoli devono istruire le genti, con ciò che non si capisce! Il mistero della Trinità è come il sole, che non si può guardare ma che illumina tutte quante le altre cose.

Lo Spirito santo, amore consustanziale del Padre e del Figlio, abita nelle anime in grazia, le illumina, le santifica.
E' in virtù di questo mistero che noi possiamo avere la forza di adempiere al comando categorico che Gesù ci ha imposto di amare il prossimo.
Nei secoli antichi la grande fede la esprimevano perfino dedicando alla SS,Trinità gli ospedali che costruivano!
Ed era con la forza della Trinità che affrontavano il martirio.
A Catania, nel 304, il diacono Euplio fu sottoposto a numerose torture perché rinnegasse.
Aveva tanta sete e si contorceva di dolore: "Disgraziato - gli gridò il giudice - adora Marte, Apollo, Esculapio, e avrai da bere...".
Il martire rispose: "Io adoro il Padre, il Figlio, lo Spirito santo, essi mi daranno da bere tra qualche momento; l'acqua viva della gioia eterna...".
Anche a ciascuno di noi oggi il mondo ci dice: adora il piacere, adora il denaro, adora l'orgoglio, sarai felice.
Prova anche tu a rispondere come il martire siciliano: "Io adoro il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo; essi mi daranno l'unica vera felicità!".
Bellissima la preghiera che si celebra oggi nei vespri solenni bizantini: "Venite popoli, adoriamo la divinità in tre persone: il Padre nel Figlio con lo Spirito Santo".
"Dio Santo che hai creato tutto per mezzo del Figlio con lo Spirito Santo; Santo forte, per mezzo del quale abbiamo conosciuto il Padre e lo Spirito Santo è venuto nel mondo; gloria a Te, Santa Trinità...".
Vogliamo fare insieme l'atto di adorazione alla Santissima Trinità?
Mettiamoci un attimo in ginocchio: facciamo il segno della croce e pronunciamo ad occhi chiusi quelle parole.
Poi, con lo sguardo verso l'infinito, diciamo per l'ennesima volta: "... io credo in te Signore, ma aumenta la mia fede!".
