

Nel brano di Vangelo di questa domenica, Gesù, sedutosi, ha vicino a sé gli apostoli, poi di fronte, in primo piano, gli altri discepoli e, dietro ad essi, tutto il popolo.
Il Cristo ha prescelto per tutte le sue manifestazioni la cornice delle bellezze naturali. Infatti vedeva dietro la folla il luminoso sfondo del lago che era come un canto alla gloria di Dio, che si riflette anche nella natura.
Alzati gli occhi verso i suoi discepoli Gesù diceva:
"Beati voi poveri, perché vostro è il Regno di Dio. Beati voi che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi che ora piangete, perché riderete. Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell'uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco la vostra ricompensa è grande nei cieli... Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione. Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete....
Nessuno al mondo parlò in modo così stupendo, come Gesù!
Nessuno, per quanto saggio e sapiente, ha potuto imprimere alle proprie parole quel tocco magnetico in grado dì accendere una luce di speranza anche nei cuori refrattari, disordinati.
Anche ai tempi di Gesù la grande illusione del popolo era il miraggio della ricchezza come sinonimo di godimento.
Anche luomo moderno insiste su questa chimera.
La condanna di Gesù ai ricchi è perchè appena si assapora il benessere, scatta subito legoismo, lindifferenza.
Quando trovi un minuto di tempo, leggi l'inizio del capitolo 5 del vangelo di Matteo che riporta per intero i nove motivi che Gesù proclamò, per essere beati.
Le Sue parole sono sempre messaggi di salvezza eterna, senza la quale non ci potrebbe essere prospettiva di futuro, dopo la fragile e travagliata esistenza terrena.
Ricordati che la vera beatitudine è gustare in noi la gioia quando
il video correlato "Le Beatitudini" di Don Lucio Luzzi.
