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Un pensiero sul Vangelo

   Signore !  Chi si salva ?


E una persona domandó a Gesú : Signore, saranno pochi quelli che si salvano ?  Gesú non gli dette una risposta diretta, preferí dare piú saggiamente una norma di salvazione: " sforzatevi per entrare per la porta stretta " (Lc 13.24)
Come disse un grande santo: " la porta é stretta, ma non é necessario entrare tutti insieme, ognuno puó e deve sforzarsi per entrare "




Nell'apocalipse il vidente Giovanni apresenta il trionfo degli eletti in cielo, oltre i dodici mila segnalati, numero di pienitú, di ogni una delle tribo di Israele : " una grande multitudine che nessuno poteva contare, di tutte le nazioni, tribo, popoli e lingue ( Ap7.9 )  Ossia é quello che dirá Gesú nella risposta a quel tale, quando, dopo avvisare del pericolo  di arrivare tardi alle nozze del cielo, quelli che pretendessero confidare nei supposti privilegi del popolo di Dio dicendo:  " verranno dall'oriente e dall'occidente,dal norde e dal sud e prenderanno posto a tavola nel Regno di Dio ( Lc 13.29) Questo, evidentemene, significa la grande multitudine di quelli che si salvano.

 
Dobbiamo, frattando, fare attenzione alle parole di Gesú: la porta é stretta e dobbiamo sforzarsi per entrare. In altre parole, i mezzi della salvazione sono ardui e richiede impegno e sacrificio dalla nostra parte.  Nel Vangelo mais si parla di facilitá per entrare nella vita eterna e stare insieme a Cristo, al contrario, parla di una lotta continua contro il male.  " La vita dell'uomo sulla terra é una battaglia, scrisse Jó ( Jó 7.1) Basterebbe ricordare quello che S. Paolo ci consiglia di " lasciare le opere delle tenebri e rivestirsi della armatura della luce."  Vivere nella piena luce del giorno che é proprio di chi fa del bene al prossimo: " non con orgie e ubriachezze, e libertinaggio, neppure con liti e invidie, ma rivestirsi del Signore Gesú Cristo e non procurare soddisfare i desideri della carne (Rm 13.13/14)



E ancora S.Paolo dirá cose simili nella lettera ai Galati, che cita una serie di vizi che stanno nel mondo affermando solennemente: " quelli che procedono cosí non saranno eredi del Regno di Dio" perché il regno di Dio é per quelli che dominano gli instinti inferiori e vivono cogliendo il  frutto dello spirito che sono  " amore, allegria, pace,benignitá, bontá, fidelitá, mansuetudine, autodominio e castitá ( Gl 5.21/22 )
Questo quadro dei frutti dello spirito é confortante e anima il cristiano per conquistarli, anche se la lotta sia ardua mai, peró,  ci mancherá la grazia di Dio per vincere le difficoltá.....
Dott Alberto Rossini (Brasile)