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Un pensiero sul Vangelo

           GESU' PRINCIPE DELLA PACE


Gesú é per eccellenza il " Principe della Pace"  La sua venuta al mondo é un annuncio di pace: " Pace in terra agli uomini di buona volontá "  La sua presença come ressuscitato é un  grande e solenne annuncio di pace:" La pace sia con voi "  Quando mandó i suoi disceplo a pregare il Vangelo gli dette come norma aprire il suo messaggio annunciando la pace.  Come fa oggi un sacerdote quando va a benedire una casa, dicendo nella entrata: " La pace sia in questa casa "
Gesú é la propria pace come ci insegna a dire S.Paolo le cui lettere sono tutti messaggi di pace.  Gesú é venuto a distruggere i muri della divisione, é venuto a unire e costruire l'unitá.






Per questo possiamo trovare um poco straneo le parole del Vangelo, apparentemente contraditorie: " Pensate, per caso, che sono venuto a portare la pace sulla terra ?    Niente di questo, io vi assicuro, ma la divisione ( Lc 12.51)  Sembra difficile conciliare la pace con la divisione ma la risposta deve stare in una visione piú completa e ampia di quello che Gesú insegna.  Evidentemente non puó avere in Lui falsitá e neppure contradizione. Occorre é vivere il clima del Vangelo per scoprire il punto di incontro dei due cammini. Qui pure succederá quello che Gesú disse:" La veritá vi lascerá liberi."



E la veritá é che il Vangelo non ammette ambiguitá e non si puó tradire la veritá.  E allora potrá succedere e molte volte succede, che qualche persona non concordi con quello che il Vangelo insegna e si allontaneranno dal cammino indicato per Lui e abbracciato per i suoi amici o parenti. Non é il caso da ricordare, nel tempo delle persecuzioni, pagani convertiti e per questa ragione repudiati per le sue famiglie ?  Non é il caso di ricordare Santo Sebastiano, grande amico dell'imperatore Dioclezione e che, frattanto, convertendosi al cristianesimo, fu da lui repudiato e condannato a morte ?  E cosí, di mille volte e di mille maniere ci sará sempre una inevitabile divisione perché non é possibile dire che é buono quello che é male, neppure dire che é male quello che é buono.  Qui vale la grande parola di Gesú: " sia il vostro si, si e il vostro no, no."  É una richiesta per rimanere nella veritá anche se per questo ci costi perdere qualche amicizia. Non dobbiamo costruire una falsa pace, una pace senza compromessi, una pace di tradimento.
 

La fidelitá che il Vangelo ci insegna puó causare divisione non appena fra le persone, ma, molte volte, una divisione della propria persona.  Chi non conosce il lamento di Jó, sentindo dentro di se questa divisione ?   Gli istinti del male lottando per allontanare la forza del bene.
É come una legge perversa dentro di noi, a levarci alla schiavitú del peccato. " La vita dell'uomo sulla terra, come disse Jó, é una vera guerra"  Tocca a noi vincere questa guerra , con la forza della Grazia di Cristo, e stabilire la pace dentro di noi, questa pace che ci tornerá capaci di essere nel mondo veri costruttori di pace, questi che saranno chiamati "figli di Dio ".
 


Non si puó chiudere questa riflessione senza ricorrere a una grande parola di Gesú, registrada per S.Luca in questo stesso Vangelo: " Ho portato fuoco sulla terra e come sarei contento che fosse giá acceso !  ( Lc 12.49 "
La devozione al Sacro Cuore di Gesú é um estimolo per superare certe divisioni e accendere un fuoco di amore per tutti.  In questo senso dobbiamo pregare cosí: " Sacro Cuore di Gesú, fai il mio cuore simile al tuo."  Questo vuole dire, una scintilla di fuoco di fede a illuminare il mondo ........

Dott. Alberto Rossini ( dal Brasile)

AS VIAS DO ESPIRITO

Natal de serenidade

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Natal de serenidade

É Natal, Senhor! Será que já é Pascoa? A madeira do presépio é dura, como a madeira da cruz.  O frio te pinça como uma coroa de espinho.  O ódio dos potentes te espia e te teme. Incansavel fuga na noite. Sangue inôcente de conterraneos, prenuncio do teu sangue. Lamento de mães angustiadas, eco do choro de tua Mãe. Quanto sinais de morte, Senhor, neste teu nascimento! Começa assim o teu caminho entre nós.
 

THE WAYS OF THE SPIRIT

To Mary, a model of Faith

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To Mary, a model of Faith

Written by H.E. Cardinal
Angelo Comastri

Virgin Mary,
The lantern of Your faith has always been lighted;
You are the Advocate! Put oil in our poor lanterns
so that the light of our life enlightens “the Holy Face of Jesus”.



Virgin Mary, we are people of little faith;
A single sign of difficulty scares us;
A single doubt dampens our enthusiasm.



LOS CAMINOS DEL ESPIRITU

Sagrado Corazón, en vos confío

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Sagrado Corazón, en vos confío
Postrado ante tus pies humildemente,
vengo a pedirte dulce Jesús mío,
poder repetir constantemente:
Sagrado Corazón de Jesús, en vos confío.
Si la confianza es prueba de ternura,
esta prueba de amor darte yo ansío,
aun cuando esté sumido en mi amargura,

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WEGE DES GEISTES

"Lazzaro vieni fuori"

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"Lazzaro vieni fuori"

La Liturgia di questa V^ domenica di Quaresima è orientata alla prospettiva della risurrezione e ci presenta Cristo vincitore della morte.


L’Evangelista è ancora Giovanni che descrive le due sorelle in angoscia per la malattia grave del fratello Lazzaro. Marta e Maria non fanno alcuna richiesta concreta; ma con grande umiltà e fiducia, pur essendo già il fratello gravissimo, espongono soltanto la dolorosa situazione.


Ed ecco per l’ennesima volta, l’atteggiamento del  Cristo che non percorre  la via della razionalità e della logica: “Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. Poi disse ai discepoli: <Andiamo di nuovo in Giudea!>.

Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro".

Preghiere

Il Santo Chiodo

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ll Santo Chiodo
(di Alessio Varisco)
 

La reliquia del Santo Chiodo di Milano è accennata per la prima volta durante un’orazione funebre pronunziata il 25 febbraio 395 da Sant’Ambrogio, allora vescovo di Milano.

Il santo vescovo esplicita come grazie a Sant’Elena -madre dell’Imperatore Costantino- furono rinvenuti i Sacri Chiodi della Crocifissione di Cristo unitamente alla Croce

Sant’Ambrogio spiega inoltre come due di essi furono modellati in freno –fu forgiato un morso di cavallo- e in corona, per devozione e per supplicare l’aiuto divino oltre che come sacro contrassegno degli imperatori cristiani.