Insegnava loro come
uno che ha autorità
PENSIERO DELLA DOMENICA
+ VIDEO CORRELATO
Constatata lostilità violenta dei Nazareni Gesù elesse come sua abituale dimora Cafarnao (oggi Tell Humm).
Cafarnao era una prospera cittadina sulla riva settentrionale del mare di Tiberiade.
Era toccata da una delle principali vie commerciali tra Damasco e la costa mediterranea ed essendo quindi molto frequentata era un centro di trasmissione di notizie e di diffusione del Vangelo; zona molto più adatta della nascosta Nazareth, racchiusa dentro la corona dei suoi monti.
In quei tempi, ogni borgata anche piccola, aveva la sua sinagoga ove si radunavano al sabato i Giudei, per recitare le preghiere liturgiche e per ascoltare la lettura e la spiegazione di passi della Scrittura presi dalla legge e dai profeti.
Gesù entra nella sinagoga ... e si mise ad insegnare. Ed erano stupiti del suo insegnamento, perché insegnava come uno che ha autorità e non come gli scribi".
Allora un uomo, che era nella sinagoga, posseduto da una spirito immondo, si mise a gridare: "Che centri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto per rovinarci!
Io lo so chi Tu sei: il Santo di Dio".
E Gesù lo sgridò: "Taci ed esci da quelluomo".
E lo spirito immondo, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. (Mc. 1,21-28)
Ai tempi di Cristo nella Palestina era abbastanza comune che il demonio prendesse possesso fisico di una persona. Tutti i fenomeni negativi venivano considerati come punizione da parte di Dio e quindi anche lindemoniato era considerato tale, come castigo per i suoi peccati.
Il Messia, con la sua autorità, impone al demonio di uscire da quell uomo e lo reintegra nella piena dignità e libertà.
Nella nostra mentalità contemporanea sentire parlare di demonio fa quasi ridere
Chiamalo come vuoi, satana, demonio, forza del male, tentazione, desiderio di percorrere una strada sbagliata, curiosità morbosa, libertà di scelta... è proprio qui il demonio.
Il poeta latina Publio Ovidio Nasone (anno 43 ac) sintetizzava il tutto così: Video bona proboque, deteriora sequor (vedo il bene e lapprovo, ma poi seguo la via del male).
E la storia della realtà quotidiana!
Con la nostra libertà possiamo scegliere quello che vogliamo e troppo spesso perdiamo la nostra vera libertà.
Ogni giorno dobbiamo convivere con le attrattive della forza del male, ci illudiamo e gradualmente ci troviamo prigionieri delle nostre scelte.
Visto così, anche se non mi interessa la qualifica di satana, demonio, devo essere onesto con me stesso e riconoscere che qualcuno mi tenta in ogni momento verso il male, con l illusione di poter possedere la felicità.
E allora?
FA CHE ASCOLTIAMO, SIGNORE, LA TUA VOCE
Don Lucio Luzzi
IL FUOCO DI DIO