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Guarì molti che erano
affetti da varie malattie
(Mc. 1,34)

PENSIERO DELLA DOMENICA
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In queste domeniche del tempo ordinario, in attesa dell’inizio alla preparazione per il grande evento della Resurrezione, la Liturgia ci presenta Gesù attivissimo, nelle sue giornate, a fare del bene e dimostrare concretamente, con i miracoli, che Lui è veramente il Messia di Dio fatto uomo.

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Una raffigurazione in cui Gesù
guarisce la suocera di Pietro 

“In quel tempo Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni”.

Pietro era nativo di Batzaida Giulia, situata sulla sponda orientale del lago di Genesaret, ma aveva una casetta anche a Cafarano, dove esercitava la pesca.

La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.

La grandezza di questo miracolo è particolarmente sottolineata dal fatto che, dopo la guarigione, immediatamente si mise a servirli.

“Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portarono tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta.  Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demoni; ma non permetteva ai demoni di parlare, perché lo conoscevano”.

Gli ebrei distinguevano due sere; una al primo pomeriggio (anche noi fin dal dopo pranzo diciamo “sera” in contrapposizione al “mattino” ) e l’altra al vero tramonto.
Il riposo del sabato era finito ed approfittandosene tutti si accalcavano davanti alla casa di Pietro. Gesù li risanò tutti.
E’ attorniato dalle folle, tutti lo vogliono avvicinare e i bambini a gara cercano di saltargli sulle ginocchia per ottenere una carezza, una benedizione. Fanno tenerezza gli apostoli che si danno da fare in tutti i modi per frenare la calca e strillano “Calma, calma, non spingete...” concorrendo, forse anche loro, indirettamente, alla confusione!

Ma Gesù non è un attore. Non vuole applausi, riconoscimenti, ma sfuggirà alla folla per andare a pregare.
La sua vera missione sarà quella di insegnare alla sua gente, la strada della salvezza.

Ma Simone e quelli che erano con lui, si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: "Tutti ti cercano!". Ed Egli disse loro: "Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!".

Ed andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demoni.

Si ha, in questo sabato famoso, un esempio strabiliante di una giornata apostolica del Messia e del suo traboccante zelo: insegna, libera un ossesso nella sinagoga, guarisce la suocera di Pietro; terminato il riposo del sabato gli portano tutti gli ammalati e gli ossessi; riposato appena un poco, di primo mattino va a pregare, poi parte per una nuova giornata spossante.

Non fermiamoci estasiati di fronte ai miracoli!  Sperimentiamolo il prodigio su noi stessi, nelle nostre urgenti e drammatiche situazioni.
Non pretendiamo dire come e in che modo deve agire Gesù..
La nostra fede deve essere assoluta, per annullare il logico raziocinio che ci porta a concludere, sfiduciati... “Ma tanto non c’è nulla da fare!”.

Un giorno Gesù disse: “Chiedete, chiedete con insistenza... anche se non meritate la grazia, l’otterrete da quanto sarete noiosi…”.

PERCHE’ NON LO PRENDIAMO IN PAROLA?

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le lacrime di dio

Don Lucio Luzzi
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AS VIAS DO ESPIRITO

mitação.....3.22 DA LEMBRANÇA DO INUMERÁVEIS BENEFÍCIOS DE DEUS.

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Imitação.....3.22
 
DA LEMBRANÇA DO INUMERÁVEIS
 BENEFÍCIOS DE DEUS.

 
Abrí, Senhor, o meu coração à vossa lei: ensinai-me a trilhar o caminho dos vosso mandamentos. Daí-me a graça de conhecer a vossa vontade e de, com grande reverência e diligênte consideraçao, relembrar os vossos benefícios, quere gerais, quer particulares, para qe possa render-vos dignas ações de graças.
Bem sei e confesso que não posso responder com devidos louvores ao menor do vosso benefício. Sou inferior a todos os bens que me haveis dado: quando considero a vossa majestade, desfalece meu espirito, diante de vossa grandeza.

THE WAYS OF THE SPIRIT

The Holy Shroud

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The Holy Shroud
From the studies of
Mons. Giulio Ricci,
Shroud researcher


The Shroud is a rectangular linen (m. 4,36 x 1,1), woven in a three-to-one herringbone twill composed of flax fibrils and is the most eloquent “corpus delicti” used by researchers to reconstruct the offensive event it shows: the death on the cross. The crucified man, before his death, has suffered under a particularly cruel flagellation, a crowning with thorns (first ever registered by researchers in a crucifixion), an upward gouge in the side caused by a spear penetrating into the thoracic cavity and at last shrouded, naked, in a linen without being previously washed and covered with resins. The integrity of the shroud testifies that the body it shrouded never knew the corruption; otherwise the shroud itself would have been damaged.
 

LOS CAMINOS DEL ESPIRITU

2º Domingo de Cuaresma - Lucas 9,28-36


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2° Domingo de Quaresma

“Mientras oraba, el aspecto de su rostro cambió, sus vestidos brillaban de blancos”.
La oración de Jesús es una alegría, un milagro de luz, un diálogo de amor, una experiencia de comunión. En Jesús se hace visible el corazón del Padre, su energía de vida, su perdón más allá de los límites, su amor loco por nosotros. Ahí nos quiere meter Jesús: en su misterio de Hijo que ora al Padre.
Nos invita a una experiencia fuerte de oración, para ver las cosas de otra manera. La oración ha sido siempre para Él la gran estrategia para encontrarse con el amor de su Abbá. A la luz de la oración ha discernido su vida abriéndose camino en medio de las dificultades.


 

WEGE DES GEISTES

"Venite a me voi tutti che siete stanchi e oppressi"

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XIV^ domenica del
Tempo Ordinario

Anno A

"Venite a me voi tutti che
siete stanchi e oppressi"


PENSIERO DELLA DOMENICA
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E’ l’invito che Gesù fa in questa domenica. Cosa dobbiamo imparare dal Signore? Uno stile di vita! Quello della umiltà e della mitezza. Un tratto caratteristico del volto di Gesù è la sua mitezza. Credo che oggi umiltà e mitezza siano quasi sparite, forse sono rimaste solo le parole, svuotate dal loro profondo significato, anche umano. Siamo bombardati da modelli di vita che fondano il loro valore sulla forza, la potenza, la superbia, l’impazienza e la durezza. Le persone che non si mostrano tali, sono messe da parte, considerate incapaci. Il mito del più forte è dominante! Si è venuta così a creare una società di vincitori e di vinti.
 

Preghiere

TE DEUM

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TE DEUM

Eccoci, Signore, davanti a te.
Col fiato grosso, dopo aver tanto camminato.
Ma se ci sentiamo sfiniti,
non è perché abbiamo percorso un lungo tragitto,
o abbiamo coperto chi sa quali interminabili rettilinei.
È perché, purtroppo, molti passi,
li abbiamo consumati sulle viottole nostre, e non sulle tue:
seguendo i tracciati involuti della nostra caparbietà faccendiera,
e non le indicazioni della tua Parola;
confidando sulla riuscita delle nostre estenuanti manovre,
e non sui moduli semplici dell'abbandono fiducioso in te.