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MESE DI OTTOBRE

SANTO ROSARIO

Esso ha origini antichissime. Sembra infatti che risalga al XII° secolo, quando già da tempo era recitato dai monaci Certosini. Ben presto, poi, si diffuse in tutto il mondo cattolico, assumendo caratteristiche diverse, ma conservando sempre l'invocazione a Maria Santissima. La popolarità del Rosario è confermata anche dal gran numero di confraternite e sodalizi che, sia nel passato che ai giorni nostri, portano il suo titolo. La ricorrenza liturgica in onore della Madonna del Rosario si celebra il 7 ottobre.


La Madonna di Pompei 

Fu Papa Gregorio XIII° a trasferirla in tale giorno, sostituendola a quella di S. Maria della Vittoria che il suo predecessore S. Pio V° aveva istituito per commemorare l'affermazione a Lepanto della flotta cristiana su quella turca che minacciava le coste venete.

La struttura del Rosario

Di quante Ave Maria è formato attualmente il S. Rosario?

È formato da 200 Ave Maria, suddivise in decine, raggruppate in 4 cicli di 5 Misteri ciascuno. Ogni corona del S. Rosario è formata da 5 decine. La corona del Rosario è sorta come strumento per il conteggio delle preghiere sul modello di strumenti simili già in uso presso altre religioni, in particolare presso i buddisti (108 grani) e i musulmani (99 grani, cioè quanti sono i nomi attribuiti a Dio dal Corano). Leone X, ad esempio, nel 1516 approvava una corona in onore di Nostro Signore che constava di 33 grani piccoli (gli anni di Cristo secondo la tradizione popolare) per la recita di altrettanti Pater con l'aggiunta di cinque grani più grandi (le piaghe di Cristo) per la recita di cinque Ave.

Perché nel passato il S. Rosario era formato da 150 Ave Maria?

Il S. Rosario di 150 Ave Maria richiamava i 150 salmi che fanno parte della Liturgia delle Ore e che nel passato (ma anche talvolta nel presente) per gli illetterati venivano sostituiti con la recita quotidiana di 150 Pater. Con lo sviluppo della pietà mariana fu proposta al popolo la recita di 150 Ave, quando questa preghiera biblica non aveva ancora la seconda parte, aggiunta verso la fine del XV secolo.

Che cosa hanno detto alcuni Papi circa il Rosario?

Diffusosi rapidamente nella Chiesa, il Rosario venne ben presto regolato, riconosciuto ufficialmente e raccomandato ai fedeli da Sommi Pontefici.
Il Papa che per primo ne determinò ufficialmente la fisionomia essenziale, gli conferì il carisma ecclesiale, rilevò i suoi pregi e lo raccomandò quindi al popolo di Dio, fu il domenicano San Pio V. Memorabili sono la Bolla Consueverunt del 1569, vera magna charta del Rosario e la Salvatoris Domini del 1572, scritta dopo la vittoria della cristianità a Lepanto.
Altro grande pontefice del Rosario fu il Papa Leone XIII. Devotissimo egli stesso di questa preghiera, vi dedicò ben 22 documenti. L'additò come 
« maniera facile per far penetrare e inculcare negli  animi i dogmi principali della Fede cristiana ».
Nell'anno 1883 stabilì che «tutto il mese di ottobre dell'anno in corso e per l'avvenire sia consacrato e dedicato alla celeste Vergine del Rosario». Dell'anno 1891 ricordiamo la significativa definizione che diede del Rosario: « Come la tessera della nostra - Fede è il Compendio del culto a Maria dovuto ». Nel 1892 giustifica le sue raccomandazioni di pregare il Rosario dicendo che in esso «sono così bene e così utilmente riuniti un'eccellente forma di preghiera, un mezzo efficace per conservare la Fede e un ideale insigne di virtù perfetta: è ben giusto che i veri cristiani lo abbiano spesso tra le mani e lo meditino piamente». Nel 1898 giunge ad affermare che il «Rosario costituisce la più eccellente forma di preghiera privata e il mezzo più efficace per conseguire la vita eterna » e che «nell'ora suprema i devoti del Rosario saranno consolati dalla materna tenerezza della Vergine Maria e si addormenteranno dolcemente sul suo seno».
Il Papa San Pio X stimò e amò il Rosario recitandolo fedelmente prima e durante il suo pontificato. Egli affermò: «Il Rosario costituisce l'orazione per eccellenza riunendo alla meditazione dei misteri della nostra religione e alle più sante preghiere, la mediazione della Vergine Santissima. Dobbiamo nutrire la più cara speranza che per mezzo di questa pratica il Signore ci accordi le migliori grazie». Nel suo testamento raccomandò il Rosario come «la preghiera che, sempre dopo quella liturgica, fra tutte è la più bella, la più ricca di grazie, quella che più piace alla Santissima Vergine Maria».
Con importanti encicliche e discorsi hanno esaltato e raccomandato il Rosario Benedetto XV e Pio XI, a cui viene attribuita la frase provocatoria, sovente riportata: «Potrei convertire il mondo se avessi un esercito che recitasse il Rosario ».
Di Pio XII è invece la famosa definizione: «II Rosario è sintesi di tutto il Vangelo, meditazione dei misteri del Signore, sacrificio vespertino, corona di rose, inno di lode, preghiera della famiglia, Compendio di vita cristiana, segno sicuro del favore celeste, presidio per l'attesa salvezza».
Giovanni Paolo II, il 16 ottobre 2002, ha pubblicato la Lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae, in occasione del 120° anniversario dell'Enciclica Supremi apostolatus officio con cui Leone XIII, il 1° settembre 1883, diede inizio alla pubblicazione di una serie di documenti dedicati proprio al Rosario.
Pur «caratterizzato dalla sua fisionomia mariana», scrive Giovanni Paolo II nell'introduzione alla lettera, il Rosario «è preghiera dal cuore cristologico» che con la sua «semplicità e profondità rimane, anche in questo terzo millennio, una preghiera di grande significato, destinata a portare frutti di santità». Giovanni Paolo II ha proclamato l'anno che va dall'ottobre 2002 all'ottobre del 2003
«Anno del Rosario», invitando alla recita di questa preghiera, che «porta al cuore stesso della vita cristiana ed offre un'ordinaria quanto feconda opportunità spirituale e pedagogica per la contemplazione personale, la formazione del popolo di Dio e la nuova evangelizzazione».I


Quando vuoi, puoi sentire come protezione a casa tua: il profumo che emanava PADRE PIO: GELSOMINO- SANTA RITA DA CASCIA: ROSA- SAN GIOVANNI PAOLO II: CEDRO.

 

foto di Viedellospirito Don Lucio Luzzi.

AS VIAS DO ESPIRITO

PORQUE NASCÍ, DIZ DEUS

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PORQUE NASCÍ, DIZ DEUS
 

Eu nascí nú, diz Deus, para que voce saiba tirar a roupa de voce mesmo, para que voce aprenda a sanficar o ambiênte.

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Nascí frágil, diz Deus, para que voce não tenha medo de mim.

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Nascí por amor, para que voce não duvíde mais do meu amor.

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Nascí de noite, para que voce creia que posso iluminar qualquer realidade.

Nascí pessoa, diz Deus, para que voce não tenha nunca vergonha de ser voce mesmo.




 
 
 


Codice shinistaT

THE WAYS OF THE SPIRIT

THE VIRGIN MARY

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THE VIRGIN MARY
BEFORE – DURING AND AFTER THE BIRTH OF JESUS


The expression “Virgin Mary” is referred to the fact that Our Lady was a Virgin
 before, during and after the birth of Jesus.
Mary’s holy body was totally intact during the birth of Jesus and it remained virginal
for all the rest of the life of Mary.
In fact no evidence exists either in Sacred Scripture or tradition to believe otherwise.



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LOS CAMINOS DEL ESPIRITU

17 Domingo del Tiempo Ordinario -

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17 Domingo del Tiempo Ordinario -
 Evangelio: Mateo 13,44-52

“El Reino de los Cielos se parece a un tesoro escondido en el campo: el que lo encuentra lo vuelve a esconder, y, lleno de alegría, va a vender todo lo que tiene y compra el campo”. ( Mateo 13, 44)

La alegría de poseer el único tesoro que no se corroe. La vida cristiana es un camino de plenitud y alegría verdadera porque toda ella está encaminada a poseer a Dios, único ser que puede colmar el anhelo de felicidad de hombre. Nos hiciste para ti, Señor e inquieto está nuestro corazón hasta que descanse en ti (San Agustín).


WEGE DES GEISTES

In Cristo tuo Figlio hai rivelato il tuo amore

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II domenica
dopo Natale


06/01/2015

Epifania del Signore


In Cristo tuo Figlio hai
rivelato il tuo amore


PENSIERO DELLA DOMENICA
+ VIDEO CORRELATO
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La seconda domenica dopo Natale fa da ponte tra la solennità del Natale e l’Epifania. Il richiamo va subito alla luce, simbolo della rivelazione che Cristo fa al mondo: “Rivelati, o Dio, a tutti i popoli nello splendore della tua verità”. La Liturgia odierna ci invita ad approfondire il significato della festa del Natale. L’incarnazione del Verbo è la rivelazione perfetta e insuperabile del mistero di Dio: si tratta ora di accogliere il Verbo fatto carne. Egli ci dà il potere di diventare figli e figlie di Dio. Ed il Padre nel Verbo incarnato vede ed ama ogni persona umana. Di fronte alla volontà di Dio Padre e del suo Figlio, Gesù, di farci entrare in comunione di vita con loro mediante i doni dello Spirito Santo, non possiamo che corrispondere con la nostra riconoscenza e con una vita coerente.


Preghiere

PREGHIERA A MARIA


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PREGHIERA A MARIA
Benedetto XVI

Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi,
affinché viviamo il Vangelo.
Aiutaci a non nascondere
la luce del  Vangelo
sotto il moggio della nostra poca fede.