Nostro Signore Gesù Cristo
Re dell'universo
PENSIERO DELLA DOMENICA
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La Chiesa oggi, ha cambiato il colore liturgico. È terminato ormai il colore verde, che ci ha accompagnato per tutta la lunga serie delle domeniche estive.
In questa domenica il celebrante indossa i paramenti di colore bianco; è la grande festa di Cristo Re.
Gesù Cristo, Re d'eterna gloria
Leggendo la Bibbia si rimane sconcertati, perchè il linguaggio di Dio è completamente differente dal nostro. Per noi il concetto di Re è sinonimo di superiorità, predominio, potenza. Il simbolo della regalità è qualcuno che domina, che comanda, che è superiore agli altri, ai sudditi.
Ora sentire parlare Cristo che dice, io sono re, fa una certa impressione e ne fece tanta al suo tempo, fu motivo di scandalo, tanto è vero che lo denunciarono, lo portarono in tribunale, perchè aveva osato dire che Lui era il vero Re, invece di Cesare.
Ma il Cristo specifica:
"Il mio regno non è di questo mondo, altrimenti anche io avrei un esercito, una legione, miriadi di angeli che mi potrebbero difendere". Cristo Re ripete ai suoi sudditi: "Io preparo un posto, in questo regno eterno che si chiama paradiso e vi invito e seguire questa strada, l'unica che porta alla salvezza, la strada dell'amore, della fratellanza, cercando ripetutamente nella vita terrena di guadagnarsi questo paradiso, facendo del bene... ".
La bandiera che sventola, dei cristianesimo, porta una sola scritta: ama il prossimo tuo.
Ricordati che il tuo prossimo più immediato è la famiglia dove sì vive continuamente, accettando,a volte, contrarietà, forse anche umiliazioni! Cristo vorrebbe essere il Re della tua famiglia; per credere a questo ci vuole fede.
Il 19 febbraio 1527 si riunì a Firenze nel palazzo della Signoria, quello che noi chiamiamo oggi il consiglio comunale. C'erano i vessilliferi, i capitani del popolo e vari rappresentanti. Si discuteva del più e del meno, ad un certo punto prende la parola Pier Capponi: parla animatamente di problemi sociali, di necessità che incombevano tra la popolazione; poi si mise in ginocchio davanti a tutti e disse: "lo propongo a Firenze repubblicana di eleggere Cristo Re dei Fiorentini".
Tutti scoppiarono in un applauso, approvarono questa sua mozione e fu eletto ufficialmente Cristo Re dei fiorentini! Ancora oggi all'ingresso di palazzo della Signoria c'è una lapide in latino che ricorda questo atto di fede dei fiorentini.
Prova anche tu a sentire la gioia di essere suddito di questo grande Re che ti viene incontro, ti aiuta, ti vuole bene, ti perdona; l'unico che ti sa capire, ti comprende nella tue miserie e nelle tue debolezze.
Ripetiamo insieme io e te, il Salmo 22,1-6.
Il signore è il mio pastore; non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca lanima mia,
mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei tuoi nemici.
Ungi di olio il mio capo
il mio calice trabocca.
Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi anni.
Don Lucio Luzzi
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SACRO CUORE DI GESU'
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