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Vieni Signore a salvarci

Il lento scandire del calendario liturgico è simile alla meridiana nella torre campanaria di una cittadina toscana con la scritta in mosaico, “sicut concitati equi, fugit irreparabile tempus”, il tempo corre veloce come i cavali da corsa.


Ci sembrava anacronistico già pensare al natale, ed invece l’Avvento, periodo antecedente alla grande festa per noi cristiani, si sta esaurendo.


Siamo alla III^ domenica di Avvento, ormai a pochi giorni dal traguardo liturgico della nascita di Cristo.
La Liturgia anche in questa domenica ci propone un brano di Isaia, il profeta che occupa il primo posto nel Canone, per l’importanza dei suoi vaticini, l’ampiezza della sua opera e la sublimità dello stile.


E’ vissuto 768 anni prima di Cristo, in Gerusalemme; di alto ingegno e di non comune cultura, dovette aver frequentato gli ambienti più eruditi della capitale. Sposato, ebbe almeno due figli  ai quali per ordine divino impose dei nomi simbolici.

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Quanto sono sconcertanti i disegni e i tempi di Dio.
Isaia invita la sua gente  ad avere speranza in Dio, con la certezza di raggiungere la felicità.
“Vieni, Signore a salvarci” e la salvezza arriverà per mezzo del silenzioso Dio, dopo 700 anni, quando si farà uomo per liberare l’umanità dalla schiavitù delle forze del male.
Per vedere concretizzata questa speranza, Israele dovette attendere dei secoli!

Quanto diversa e privilegiata la nostra posizione!
Celebreremo, con il prossimo Natale, il fatto storico della avvenuta nostra salvezza, con la nascita di quel bambino che, un giorno si farà carico delle nostre colpe; passerà lui, al posto nostro, per disonesto, violento. orgoglioso, vendicativo ecc, ed accetterà l’infame condanna della croce.
Il mistero del Natale è tutto qui.
Non si ferma alla tenerezza di questo bambino, ma alla consapevolezza che  il Suo sacrificio è stato segno tangibile dell’amore infinito per noi.
 Ecco allora la gioia, la esultanza del Natale!
Nei tempi antichi era tanta l’attesa, che quando Giovanni Battista, il precursore, cugino di Gesù, dice alla sua gente: ”Io vi battezzo con acqua, ma viene uno più forte di me, che vi battezzerà in Spirito...”, gli dicono subito: ” Dicci che cosa dobbiamo fare..”
Ce l’abbiamo anche noi questa disponibilità?
Se prendiamo il Natale come festa, anche bella, ricorrente, passata la solennità, rimarremo quello che siamo e l’invito “gioisci… rallegrati...” ci sembrerà tanto anacronistico, per le nostre situazioni concrete.
Ripeti anche tu, in questi giorni, con il salmo responsoriale: ”Vieni, Signore a salvarci”.

Coraggio! Anche tu hai bisogno di un po’ di gioia nel cuore.
E’ il regalo di Natale che ti vuole fare Gesù bambino.
Ti verrà tanto spontaneo dire: MA E’ POSSIBILE, SIGNORE, CHE MI VUOI TANTO BENE?  GRAZIE.

VIDEO CORRELATO

ABBIATE PIENA SPERANZA NELLA VITA ETERNA

 

Don Lucio Luzzi

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THE WAYS OF THE SPIRIT

It's Christmas

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A true joy of the hearth

Five centuries before the coming of Jesus, the king of Babylon (today Baghdad) invaded Israel and deported all its inhabitants to Mesopotamia. Then the prophet Isaiah’s voice raised high; he turned to people and encouraged them: “… After waiting for a long time, the salvation came at last. For us as well, from 20 centuries onwards, Christmas comes every year, as synonymous, often unaware, of joy, peace and family time.
These feelings are showed through lightings, decorations, Christmas tree, presepe, gifts and evenings spent in the family. For the believers, the Christmas joy is the same joy announced by the Angels to the shepherds in the holy night“.
 

LOS CAMINOS DEL ESPIRITU

Domingo 3º de Cuaresma.

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Domingo 3º de Cuaresma.
  Evangelio: Juan 4,5-42

La samaritana es un símbolo del hombre que no consigue apagar su sed. Vamos de pozo en pozo, de mercado en mercado, buscando nuevos productos para apagar la sed que nos tortura, pero al final seguimos con más sed, con más deseos, con más necesidades.
El hombre tiene ansia de profundidad y de plenitud. No hay nada ni nadie en este mundo que pueda llenar totalmente su vacío. Sólo saliendo de lo superficial y buscando lo trascendente puede ser feliz.

WEGE DES GEISTES

Una canzone d'amore (Tre sguardi)

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Tre sguardi

"Uno sguardo luminoso allieta il cuore":
canta la saggezza di Salomone.
E allora chiedo a te, Signore,
di orientare il mio sguardo verso la luce
perché la vita tutta ne sia illuminata..
"Se vuoi che il tuo cuore si allieti
di quella letizia che fu di Francesco,
anche dentro un cammino
di sofferenze e rifiuto,
volgi il tuo sguardo in tre direzioni".

Preghiere

LA FORZA DELLA PREGHIERA

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LA FORZA DELLA PREGHIERA

 

La prima cosa che dobbiamo osservare quando preghiamo é conoscere la sua forza, la sua efficacia e abbandonarci interamente nelle mani del Padre. É avere la certezza che tutto quanto chiediamo al Signore, Lui ci ascolta e se non ci dà quello che desideriamo o pensare di avere bisogno, dobbiamo avere la certezza che il Signore ci esaudisce di una forma che a noi non é percepito il come. Dio non si dimentica di noi e quando ci collochiamo nelle sue mani Lui vede più avanti e vede quello che noi non possiamo immaginare per il nostro bene.