Il Vangelo della donna
Anche il più semplice devoto della Madonna, sa che S. Luca è l'evangelista più interessato a lei. Chi di voi ha notato il tatto pieno di venerazione per l'anziana madre del Battista, nel riferire quelle parole "Il Signore si è degnato di togliere la mia vergogna tra gi uomini" (Lc 1,25), nel presentarcela colma di gioia, vedendo comparire nella sua casa di Ain Karin "La Madre del suo Signore", Maria, dichiarata un momento prima "Benedetta fra le donne"? Solo un non ebreo come Luca poteva presentarla con tanta finezza e riconoscerle il diritto di dare un nome al proprio figlio, Giovanni (Lc 1, 1,60).
San Luca evangelista
Anche se meno ben delineata, ci ha conservato la figura di un'altra donna degna di memoria: la "Profetessa Anna", giunta a contatto con Gesù Bambino, al momento in cui veniva presentato al tempio. Luca deve dirci che " era molto avanzata in età, aveva vissuto col marito sette anni ... era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni", aggiungendo che "... serviva Dio notte e giorno con digiuni e preghiere" (Lc 2, 26-27)... Più in succinto, ma con un tocco di grande effetto, ci mostra Gesù commuoversi davanti alla vedova di Nain, in lacrime dietro il feretro dell' unico figlio, e per consolarla richiamare alla vita il giovanetto defunto (Lc 7, 11-17).
Ancora un quadro con figura femminile da protagonista: quello in cui la "peccatrice anonima", forse Maddalena, viene difesa da Gesù, contro il fariseo. Quei gesti d'amore (ungergli i piedi con unguento e asciugarli con i capelli e poi baciarli) erano segno di una perfetta comunione con lui, del tutto estranea ad un arrogante pari suo (Lc 7, 36-49).
Interessante la donna affetta da emorragie, che, a sentire Marco, da 18 anni perdeva tempo, soldi e salute, per l'incapacità dei medici (Mc 5, 26). Luca ovviamente ne darà una spiegazione diversa: "Nessuno era riuscito a guarirla". E inquadrerà la fortunata nelle movenze più suggestive: timorosa, audace, quasi confusa dal miracolo ottenuto (Lc 8, 43 48). Ma altre donne ancora, compaiono sullo scenario lucano, che non possiamo presentare come meritano, in così poco spazio.
Ci basti l'accenno a quella che gridò, all'indirizzo della Madre di Gesù: "Beato il grembo che ti ha portato e il seno da cui hai succhiato il latte" (Lc 11,27-28). Ora ne sappiamo qualcosa in più.
Deve bastarci per riconoscere a Luca una particolare attenzione ad un mondo che, a quei tempi, in modo particolare fra i semiti, non ne riscuoteva affatto. Dicono che tanta delicatezza quasi trasfigurata in venerazione si deve al fatto che Luca non fosse ammogliato... Una malignità innocente; perché effettivamente questo pagano convertito, dovette sentire verso il celibato evangelico un' attrazione assai più spontanea che non fra i primi cristiani di estrazione giudaica.
D'altronde ne aveva inteso fare gli elogi più ampi dal suo maestro e assistito, Saulo-Paolo apostolo, giudeo, certo, ma nato in area ellenista, Tarso di Cilicia.