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QUARTA DOMENICA DELLA QUARESIMA
30 MARZO 2014
UNA RIFLESSIONE SUL VANGELO
 UNA FEDE PIÚ PROFONDA

I passaggi del Vangelo che la Chiesa ci offre per questo ciclo liturgico sono una vera catechesi. Nella prima domenica abbiamo ascoltato il Vangelo delle Tentazioni e abbiamo pensato nelle prove, lotte e difficoltá della vita: nel secondo abbiamo contemplato la Transfigurazione nella quale siamo stati illuminati con la contemplazione, alla luce della fede, della faccia del Signore e abbiamo meditato la nostra condizione di filiazione divina: nella terza domenica appare la Samaritana chiedendo acqua che sazia senza saziare, lo Spirito Santo.
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Oggi, quarta domenica della quaresima, il cieco che comincia a vedere per iniziativa di Gesú, e che poi lo procura e lo adora. Finalmente, nella prossima domenica, ascoltaremo la narrazione della risurrezione di Lazaro e ci ricorderemo tanto della  nostra resurrezione spirituale nel Battesimo e Confesssione Sacramentale quanto la resurrezione della carne che sperimentaremo nella consumazione degli ultimi tempi in cui viviamo.
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Dio ci conceda che la nostra fede sia sempre piú profonda.  Noi, come colui che fu cieco, cominciamo a vedere solo per iniziativa e potere di Gesú: é stata pure per la misteriosa azione di grazia che noi continuiamo a procurare Gesú e adorarlo.  In quanto viviamo in questa terra non ci possiamo lamentare di niente anche se i nostri nemici lavorano per staccarci da Gesú. Noi siamo coscienti delle nostre debolezze e dobbiamo confidare nella grazia di Dio. Il cristiano deve essere una persona di fede sempre piú profonda, umile e semplice e deve considerarsi molto piccolo davanti a Dio che conosce la nostra povertá di spirito.
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  Ma un figlio di Dio deve essere anche cosciente di dovere camminare con la testa alta e sapere che dall'alto c’ é un Signore che ci sta accanto in tutte le nostre necessitá.  Un maggiore sviluppo nella fede implica, pure, in una visione piú ampia delle cose terrene che sono passeggere e che con audacia le dobbiamo affrontare, perché Dio stá sempre fra noi e  ci sostiene con il suo amore paterno e noi dobbiamo sentirci amati e sempre protetti.........
Dott.Alberto Rossini

AS VIAS DO ESPIRITO

TERCEIRO DOMINGO DO TEMPO COMUM

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TERCEIRO DOMINGO
DO TEMPO COMUM

Evangelho  -- 26 Janeiro 2014
 
Um pensamento
A Liturgia desse domingo nos apresenta o projeto de salvação e da vida plena que Deus tem para oferecer ao mundo e aos homens: o projeito do Reino. Na primeira leitura o Profeta/Poeta, Isaias, anuncia uma luz que Deus irá fazer brilhar por cima das montanhas da Galileia e que porá fim às trevas que submergem todos aqueles que são prisioneiros da morte, da injustiça, do sofrimento, do desespero.
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THE WAYS OF THE SPIRIT

THE FEAST OF THE DIVINE MERCY

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in inglese
THE  FEAST OF THE DIVINE MERCY
                                                                                            
 During the course of Jesus' revelations to  Saint Faustina on the Divine Mercy He asked on numerous occasions that a feast day be dedicated to the Divine Mercy and that this feast be celebrated on the Sunday after Easter. The liturgical texts of that day, the 2nd Sunday of Easter, concern the institution of the Sacrament of Penance, the Tribunal of the Divine Mercy, and are thus already suited to the request of Our Lord. This Feast, which had already been granted to the nation of Poland and been celebrated within Vatican City, was granted to the Universal Church by Pope John Paul II on the occasion of the canonization of Sr. Faustina on 30 April 2000.

LOS CAMINOS DEL ESPIRITU

¿CÓMO SERÍA EL TALLER DE SAN JOSÉ?


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¿CÓMO SERÍA EL TALLER DE SAN JOSÉ?
-Utilizaba el martillo de su perseverancia: aseguró todo, hasta el final
-El formón era su herramienta preferida: quitaba importancia a las cosas
-La sierra no tenía cabida en su taller: lo poco que tenía, sabía aprovecharlo.
-El metro era muy original: donde los hombres medían corto..el siempre echaba largo
-Su nivel era muy especial: donde los hombres se torcían, El siempre enderezaba
-Su distracción era el silencio: nunca hizo ruido. Nadie se quejó de EL.
-El banco de su trabajo era sencillo: sus manos, en cambio, prodigiosas
-No tenía grandes operarios: un tal, Jesús, le echaba una mano. María, miraba con amor.


WEGE DES GEISTES

Don Tonino Bello (Ha scritto "T'amo" sulla roccia)

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DON TONINO BELLO

Ha scritto "T'amo" sulla roccia

Vocazione.
E' la parola che dovresti amare di più.
Perchè è il segno di quanto sei importante
agli occhi di Dio Dio.
E' l'indice di gradimento, presso di Lui,
della tua fragile vita.
Si, perchè, se ti chiama, vuol dire che ti ama.
Gli stai a cuore, non c'è dubbio.
In una turba sterminata di gente
risuona un nome: il tuo.
Stupore generale.
A te non aveva pensato nessuno.
Lui si!

Preghiere

PREGHIERA

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La preghiera del malato
 
Ti prego nel mio letto, nel dolore,
Signore mio Gesù, fiore soave.
Io sono un ammalato con il cuore,
affetto da un gran male molto grave.

 
lo qui dai letto freddo d'ospedale,
aspetto l'ora in cui sarò operato,
e temo che essa sia l'ora fatale.
Io mi rivolgo a te, sono ammalato!

 
Sostienimi Signore mio Gesù,
Tu donami conforto e la speranza,
Tu fà che io ti preghi sempre più,
e manda la tua pace in questa stanza.