La catechesi, o istruzione religiosa, deve essere fatta in tempi e luoghi diversi da quelli della liturgia e dei sacramenti. L'omelia della Messa non deve essere più spiegazione del Vangelo, ma esortazione; l'amministrazione dei sacramenti e' bene che venga preparata e accompagnata da debite istruzioni, ma non può prendere forma di vera catechesi, o spiegazione chiara e ampia di questo o quel punto della dottrina Cristiana.
Vi pare conveniente istruire un fratello, messo così in ginocchio, la donna, una volta, anche dietro una grata, da non poterne verificare le reazioni personali? E poi con tanta gente dietro, che aspetta con ansia che voi vi sbrighiate a confessarvi, e venir via...
In conclusione, se il sacerdote crede opportuno chiarirvi qualcosa, di quello che aveva detto oppure rivolgervi due parole di comprensione fraterna, ringraziatene il Signore. Se talvolta vi accadesse il contrario, non lasciatevi andare allo scoraggiamento, o, molto meno, alla protesta. Può influirvi l'orario improprio, qualche tensione nervosa dello stesso prete; e' un uomo, anche lui, e altro...
Non Perchè uno e' confessore, ha necessariamente il carisma dei santi, di illuminare e consolare le anime. Ma se questo carisma non ce l'ha, vi offre sempre qualcosa di valore inapprezzabile: lassoluzione sacramentale! Vi pare poco?