
Un pensiero sul Vangelo
GIOIA DEL PERDONO
Ma la terza parabola é la piú bella di tutte. É, senza dubbio, la piú bella di tutto il Vangelo: é il fatto di un peccatore che si allontana da Dio e vive in miseria che incontra lontano dalla casa del padre e che con il suo ritorno é accolto con gioia dal padre facendo festa: questo padre che piangeva per la sua mancanza e che guardava tutti i giorni la strada nella speranza che potesse ritornare e rivederlo di nuovo.
La situazione di miseria in incontró il figlio prodigo, dovendo alimentarsi anche con il mangiare dei porci, professione maledetta per la legge ebraica, e essendo disprezzato per tutti, gli mostrerá il fondo dell'abisso in cui precipita e incontrerá in fondo dell'anima l'appello alla conversione. Il giovane della parabola ricorda i beni che possedeva nella casa del suo padre e sentí pure quanto é buono questo padre. Ritorna al padre e si sente indegno di essere chiamato figlio contentandosi di un posto di servo.
Nelle tre parabole esiste la gioia del ritorno, la gioia del pastore che incontra la pecora smarrita é maggiore di quella della donna che aveva perso una moneta.
É infinitamente maggiore la gioia del padre che riceve il figlio che ritorna dal brutto cammino.
É bene sentire il senso della gioia. La confessione non é un sacramento di tristezza e umiliazione, é un sacramento di festa e gioia. Umiliazione e tristezza é peccato e stare lontani da Dio, Ritornare a Dio é gioia e l'amore di Dio fiorisce nella misericordia. É bene cantare: " Io canto la gioia, Signore, di essere perdonato nell'amore. "
Dott. Alberto Rossini