«Se il tuo occhio destro ti è occasione
di scandalo, cavalo e gettalo via da te »... (Mt 5,29)
Questo `detto' di Gesù fa parte del Discorso della Montagna e prosegue: «.... Conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna.» Quindi l'espressione allude a due concetti ben definiti nel Vangelo: la nefandezza dello scan-dalo e la scala delle priorità che va salvata, anche a costo di quanto abbiamo di più caro: i nostri occhi. Questa priorità, sta dicendo Gesù, va data non alla vita terrena così breve, ma a quella ce-leste, eterna e perfettamente felice. Quanto allo scandalo, in altri momenti si sarebbe espresso in termini ancora più forti.
Ma sta di fatto che oggi questa parola scandalo ha preso un significato diverso da quello inteso da Gesù.
La parola usata da lui, per dire scandalo, è stata tradotta dal Vangelo
scritto in greco con skandàlon che significa un ostacolo posto su di una
strada (un masso enorme, o un tronco di albero) che impedisca ad un
passante di andare oltre.
Allude, quindi, a qualsiasi intralcio posto davanti ai fratelli, in cammino verso Dio
Allude, quindi, a qualsiasi intralcio posto davanti ai fratelli, in cammino verso Dio
Chiarita
così la cosa, in chiave linguistica ed etimologica, è evidente che il
divino Maestro, in occasione del discorso della montagna, o in altri del
genere, intendeva dissuadere dal creare difficoltà a chi si mettesse
alla sua sequela, screditando il suo insegnamento, o dando cattivo
esempio con la propria condotta.
Generalmente si è usato questo passo evangelico per ammonire a non frastornare, o, peggio, a deviare fratelli meno stabili di noi sul sentiero della virtù.
Tuttavia anche qui l'attenzione di un certo moralismo è stata circoscritta ai problemi del buon costume: diciamo pure alla sola castità.
Per scandaloso è stato preso, prevalen¬temente un uomo o una donna, che si fossero permessi atti disdicevoli, giovani e ragazze dal costume licenzioso, artisti di varia estrazione, noti per spregiudicatezza e disimpegno da ogni principio morale.
Con questo, non ci si accorti che veniva ridotto arbitrariamente e pericolosamente il significato del severo monito di Gesù.
In verità, un padre di famiglia che si mostrasse praticamente ateo, sempre pronto a dir male del papa e della chiesa, mai presente ad atti di culto e alla preghiera in famiglia darebbe maggiore scandalo che se compisse atti riprovevoli davanti ai figli.
Un uomo politico che si professasse cattolico, apostolico, romano, e poi si permettesse truffe ai danni dello stato, darebbe scandalo alla società, più che se si mostrasse libertino sulle spiagge, o in ritrovi equivoci.
Purtroppo. Succede quasi sempre così, quando valori secondari soppiantano i primari, con il pretesto che si tratti di una sperequazione innocua...
Generalmente si è usato questo passo evangelico per ammonire a non frastornare, o, peggio, a deviare fratelli meno stabili di noi sul sentiero della virtù.
Tuttavia anche qui l'attenzione di un certo moralismo è stata circoscritta ai problemi del buon costume: diciamo pure alla sola castità.
Per scandaloso è stato preso, prevalen¬temente un uomo o una donna, che si fossero permessi atti disdicevoli, giovani e ragazze dal costume licenzioso, artisti di varia estrazione, noti per spregiudicatezza e disimpegno da ogni principio morale.
Con questo, non ci si accorti che veniva ridotto arbitrariamente e pericolosamente il significato del severo monito di Gesù.
In verità, un padre di famiglia che si mostrasse praticamente ateo, sempre pronto a dir male del papa e della chiesa, mai presente ad atti di culto e alla preghiera in famiglia darebbe maggiore scandalo che se compisse atti riprovevoli davanti ai figli.
Un uomo politico che si professasse cattolico, apostolico, romano, e poi si permettesse truffe ai danni dello stato, darebbe scandalo alla società, più che se si mostrasse libertino sulle spiagge, o in ritrovi equivoci.
Purtroppo. Succede quasi sempre così, quando valori secondari soppiantano i primari, con il pretesto che si tratti di una sperequazione innocua...
Canti di meditazione
Canto di Meditazione (Madonna, Schwarze Madonna - Madonna Nera)
in tedesco
Madonna,
Schwarze Madonna
(Marienlied von Altötting)
Madonna Nera
di Altötting
Video pensieri
Riflessioni
Il computer: nuovo tabernacolo?
E chi può farne a meno ... !
Computer: e chi può farne a meno? Internet: quello che cerchi... c'è tutto.
Vi si fruga dentro alla ricerca del mondo, di tutto l'universo. Ricerca di novità, curiosità, pruriti, ma anche di speranza e di senso.
DEVOZIONE MENSILE
Mese di settembre
AVE CROCE SANTA
E' la nostra salvezza...
STORIA DEL CULTO - PREGHIERA
+ INNO DI LODE in video
Il culto della Croce, strumento della nostra redenzione, si è molto diffuso nella Chiesa; la Croce è adorata e riceve omaggi, che non si concedono ad altre reliquie e le feste della Santa Croce rivestono particolare splendore. Non era la Croce considerata dagli antichi come il supplizio più terribile e più infamante?. Era allora cosa frequente vedere un ladro o uno schiavo messo in croce e ciò che di questo supplizio indirettamente conosciamo ci permette di valutarne latrocità.
QUINTA DOMENICA DELLA QUARESIMA
QUINTA DOMENICA DELLA QUARESIMA
UNA RIFLESSIONE
In questa domenica della quaresima i saggi in legge, i farisei, legalisti e arroganti e representanti del sistema oppressore, apresentano al Signore una donna presa in adulteiro. Secondo la legge la donna doveva essere picchiata com pietre. Domandorono a Gesú cosa Lui diceva a rispetto. Gesú non risponde e propone una alternativa: "chi é senza peccato gli puó tirare le pietre" Nessuno gli tirou una pietra, infine la donna non era l'unica peccatora. Ultimamente le pietre volono da tutte le parte contro donne, persone e gruppi diversi.
Mariologia
La Madonna Vergine
La Madonna Vergine
Avanti il parto, durante il parto
e dopo il parto
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L'espressione, come è facile capire, si riferisce al fatto che la concezione di Gesù nel grembo di Maria è stata verginale, cioè senza concorso di un padre terreno. Chiaramente, non è un discorso a dimensione umana. Maria, per prima, quando se lo intese annunciare dall'angelo, intese il bisogno di chiarimenti, per pronunziare il suo "fiat". I dubbi di Giuseppe, suo promesso sposo, riportati sobriamente da Matteo, stanno a dirci la trepidazione dei primi cristiani nell'accettare questo dato della fede.
Maria fu pura o casta?
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Ancora un'annotazione, prima di chiudere questo capitolo. Quale senso hanno, oggi, tre fra gli attributi più cari alla devozione mariana: vergine, pura, casta? Si tratta di puri sinonimi, o si riferiscono a virtù più spiccatamente presenti nella figura della madre di Cristo? La domanda non merita di essere considerata pleonastica: le ambiguità della terminologia religiosa hanno la loro radice nell'effettiva difficoltà di distinguere correttamente concetti e parole, quando si riferiscono all'area delle realtà spirituali. Inoltre, su questo argomento specifico, non ci si cautela mai a sufficienza, allo scopo di non ferire la suscettibilità del credente, mentre gli si vuole offrire un contributo di luce che dilati il suo orizzonte interiore.
Maria, Madre di Dio o semplicemente Madre di Gesù?
Maria, Madre di Dio
o semplicemente
Madre di Gesù?
Non si può negare che dire Madre di Gesù è il titolo usato dal Vangelo. Dire Madre di Dio obbliga a distinguere: Madre di Dio cioè della seconda Persona della Trinità, che è Dio. Affidiamoci ad un'analogia, cara alla teologia cattolica, per veder di comprenderne quanto è possibile alla nostra mente. La donna che ci ha dato alla luce la chiamiamo col dolce nome di madre, pur avendo generato e partorito il nostro corpo, non l'anima, creata direttamente da Dio. Potrei, forse, chiamarla madre del mio corpo? Chi è nato da lei non è un corpo, ma una persona: sono nato io. Quindi ho diritto di dire che è mia madre.
AS VIAS DO ESPIRITO
SOLENIDADE DO SAGRADO CORAÇÃO DE JESUS
SOLENIDADE DO SAGRADO
CORAÇÃO DE JESUS
DIA 27 JUNHO 2014
UMA REFLEXÃO
SOLENIDADE DO SAGRADO CORAÇÃO DE JESUS: Quem é esse Deus em quem nos acreditamos ? Qual é a sua essência ? A liturgia desse dia nos diz que DEUS É AMOR, e nos convida a contemplar a bondade, a ternura e a misericordia de Deus, a nos deixar envolver nessa dinámica de amor e viver esse amor junto con todos os irmãos. Na primeira leitura é uma catequese sobre a historia de amor que une Jahwéh e Israel, e nos ensina que foi esse amor, gracioso, incondicional e eterno, que levou Deus a eleger Israel e liberta-lo da opressão, fazer com ele uma união e jogar sobre ele seu amor misericordioso em todos os momentos concretos da história. Diante da intensidade do amor de Deus, Israel não ficou de braços cruzados: o povo é convidado à se comprometer com Jahwéh e a viver de acordo com seus mandamentos.