Professione di fede
"... generato non creato..."
A questo punto della professione di fede richiesta dalla celebrazione eucaristica di sicuro la maggior parte degli astanti gira con la mente non si sa dove. "Generato - non creato - della stessa sostanza del Padre"... Di che stiamo parlando? Certamente di cose incomprensibili per la maggior parte dei fedeli. Difatti si tratta di espressioni assai lontane dal modo di esprimerci.
Una raffigurazione della Santissima Trinità
Proviamo, ad esempio. a costruire la frase così: Il Verbo eterno non è stato creato, ma generato della stessa sostanza del Padre. In effetti, l'affermazione "della stessa sostanza" si riferisce, alla voce verbale generato. In questo modo non appare già più chiara?
Ora veniamo al "generato, non creato": perché generato sì, creato no?
Perché la creazione comporta un Creatore e una creatura. Se fosse così, il Verbo sarebbe creatura, cioè persona inferiore al Padre, perché, logicamente, il Creatore è superiore alla creatura. Al contrario, nella generazione, generante e generato sono perfettamente uguali. quanto alla natura. Difatti, anche in quella umana, il padre, o la madre sono assolutamente uguali al figlio, sul piano della natura: in età, esperienza ecc. sono superiori, ma come natura; cioè come uomini, sono del tutto uguali.
La fede cristiana c'insegna che il Verbo è del tutto uguale al Padre, perché dotato della stessa natura. Se Gesù dirà più volte, specialmente in Giovanni, che il Padre è più grande di Lui, è solo perché parla come uomo (mangia come uomo, vive e muore come uomo). Inoltre la teologia della Chiesa afferma che il Padre è il principio della vita trinitaria, quindi, diciamo (ma solo in questo senso) che è superiore, precede il Figlio: come la causa, su piano logico, precede l'effetto.
Riassumiamo questi concetti assai elevati in parole più comprensibili.
ll Simbolo niceno costantinopolitano afferma che il Figlio non è stato creato dal Padre, altrimenti sarebbe inferiore a Lui.
A questo scopo, si rifà all'analogia della generazione nella quale fra padre e figlio c'è perfetta uguaglianza. Fra l'Eterno Padre e l'Eterno Figlio è proprio così. Noi, pertanto, professiamo che il Verbo è stato "generato della stessa sostanza del Padre ", perché del tutto uguale a lui, quanto a natura divina.
Non è stato creato appunto perché se fosse stato così, sarebbe stato una creatura, perciò inferire al suo creatore, cioè al Padre.
Anche queste dilucidazioni costano un po di fatica...
Diciamolo con due riferimenti plastici: la statua meravigliosa del Mosè di Michelangelo, per quanto sia il suo capolavoro, è inferiore a lui, perché di marmo, mentre lui era uomo; se avesse avuto un figlio (ma l'artista non era sposato) sarebbe stato uguale a lui sul piano della natura.
Ed ancora: un concerto brandeburghese di Bach è sempre un capolavoro ma inferiore al grande maestro che l'ha composto, mentre uno dei tanti suoi figli era uguale a lui, perché generato da lui e da sua moglie.
Continueremo ancora, prossimamente, all'analisi delle altre diciture del Credo.
Padre Bernardino Bordo, passionista