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Lo consideravano Rabbino: vestiva come loro

Sembrerebbe, a prima vista, uno di quei problemi a sfondo fittizio e privi di senso. Invece lo presentiamo come un discorso serio ed istruttivo.

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Partiamo dal ricordare che un ebreo dei tempi di Gesù, andava vestito nella maniera più vicina al beduino di oggi; vesti ruvide e ampie, che si riducevano ad una tunica ad ampie maniche, stretta alla vita da una cintura, o da una fascia di panno. Piedi nudi o dotati di sandali, secondo il grado sociale o i giorni festivi. Sul capo un turbante o panno più o meno rettangolare, annodato in vari modi e usato per difendersi dal sole.
Un rabbino poteva sfoggiare vesti un più o meno ruvide, con turbante che denotava gradi,  distinto,fra la società ebraica. I leviti e sacerdoti sembra che avessero vesti particolari solo quando erano di servizio al tempio, o nelle sinagoghe.


Portando il discorso sul Salvatore, c'è da tener presente che, propriamente parlando non era neppure un rabbino di professione, diciamo riconosciuto ufficialmente dalla società ebraica. Lo sapevano tutti ( almeno coloro che ci tenevano a dirlo, per screditarlo) che Lui non era uscito da scuole rabbiniche, omologate dalla competente autorità: lo chiamavano RABBI, o maestro, le folle ignoranti, colte dalla profondità e novità della sua dottrina.


Comunque Gesù passava per rabbino e, conseguentemente, doveva indossare vesti che lo mostrassero come tale: niente di più. Se si vuole essere chiari, si deve dire che andava vestito come tutti gli altri rabbini. Ora si è detto che i rabbini dei tempi di Gesù  non si presentavano distinti per paludamento, ma per saggezza.
Chiunque incontrava Gesù, per le vie della Palestina lo poteva riconoscere come un rabbino più dal codazzo di gente che lo seguiva, che da livree particolari, o da una divisa di riconoscimento. Perciò se anche noi lo avessimo incontrato in Galilea, o a Gerusalemme non saremmo mai arrivati a capire chi egli era dall'esterno, insomma dalla foggia del vestito, perchè per questo, si era uniformato perfettamente al costume dei colleghi; anzi amiamo credere che fosse apparso come un laico qualunque, magari qualificato per il credito che gli avevano assicurato i discorsi di liberazione e i racconti prodigiosi che circolavano fra la sua gente.


Invariabilmente,si pensa a questo punto, come si siano regolati in proposito gli apostoli e i primi responsabili delle comunità cristiane dei primi secoli. Non ci vuole molto a capire che hanno seguito il sistema di Gesù, di vestirsi come gli altri. Per arrivare all'epoca delle vesti sacre, bisogna scendere al sec.IV, quando ormai la Chiesa rischiava di seguire criteri pratici di potere e di prestigio. Allora arrivano le vesti caratteristiche dei monaci, che denotano vittoria sulla vanità e ricchezza, nonchè del clero, che cominciava ad imitare i potentati della terra. Oggi, come tutti notate,  molti dei nostri preti non usano più vesti ecclesiastiche o monastiche e preferiscono comparire in pubblico nelle fogge più estrose e trasandate.... Il Papa e i Vescovi vogliono che i sacerdoti e i religiosi continuino con la veste talare  oppure con il clergyman. Se qualcuno sembra disattendere questa volontà è a coscienza loro e nessuno di noi deve permettersi critiche o riserve.


Viedellospirito Don Lucio Luzzi Bella iniziativa questa di Aromys - Home fragrances sopratutto perchè va ad esaltare la figura di questi straordinari personaggi che hanno speso la loro vita per il prossimo e per la Chiesa. Oggigiorno è infatti raro vedere l'esaltazione dei Santi; mentre invece si prediligono sempre esempi e personaggi molto spesso discutibili. Viva Aromys allora!

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www.aromys.it, ricordi dei Santi in essenze per ambiente

AS VIAS DO ESPIRITO

25° Domingo do Tempo Comum

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25° Domingo do Tempo Comum
21 Setembro 2014
Uma reflexão


A liturgia desse domingo de tempo comum nos convida a descobrir um Deus  cujos caminhos e pensamentos estão acima dos caminhos e pensamentos dos homens, quanto o céu está acima da terra.  Sugere-nos, em consequência, a renuncia aos esquemas do mundo e a conversão aos esquemas de Deus.
A primeira leitura pede aos crentes que se voltem para Deus: " Voltar para Deus " é um moviemento que exige uma transformação radical do homem, de forma que seus pensamentos e ações reflitam a lógica, as perspectivas e valore de Deus.


Codice shinistaT

THE WAYS OF THE SPIRIT

I met Mother Teresa

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I met Mother Teresa
of Calcuta



After I have met Mother Teresa I carote a few wards because they left a remarkable impression deep in my heart. I listened to every ward she said,l observed every gesture and I felt a grate desire to affirm these reflections not only in my heart but also on paper so nothing of these reflections would be lost. Mother Teresa started to address to God while she made the sign of the cross with: IN THE NAME OF THE FATHER - prayer - AND OF THE SON - poverty - AND OF THE HOLY SPIRIT- zeal for the souls - AMEN. What was prayer for Mother Teresa?

 

Si hay que huir de un mal,

DE UNA TENTACIÓN,

 

que sea con paz, sin turbarnos

 

“Nuestro Señor nos dará su paz cuando nos sometamos a vivir con mansedumbre en la guerra”.

 

“Hay que vivir con paz siempre y en todo. Si tenemos una pena interior o exterior, debemos recibirla con paz.

 

Si nos llega una gran alegría, hay que recibirla con paz, sin estremecernos por ello. Si hay que huir de un mal, que sea con paz, sin turbarnos; de no hacerlo así, podríamos caernos al huir, dando facilidad al enemigo para matarnos.


WEGE DES GEISTES

Venite, benedetti del Padre mio, perchè ho avuto fame...

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Nostro Signore Gesù Cristo,
Re dell'Universo


Anno A

Venite, benedetti del Padre mio,
perchè ho avuto fame...


PENSIERO DELLA DOMENICA
+ VIDEO CORRELATO
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La Chiesa oggi ha cambiato il colore liturgico; è terminato ormai il colore verde che ci ha accompagnato per tutta la serie, la lunga serie delle domeniche estive. In questa domenica il celebrante indossa i paramenti di colore bianco perché è la grande Festa di Cristo Re. Leggendo la Bibbia si rimane sconcertati perché il linguaggio di Dio è completamente differente dal nostro… Per noi il concetto di Re è sinonimo di superiorità, predominio, potenza. Il simbolo della regalità è qualcuno che domina, che comanda, che è superiore agli altri, ai sudditi. Ora sentire parlare Cristo che dice, io sono re, fa una certa impressione e ne fece tanta a suo tempo, che fu motivo di scandalo. E per l’ennesima volta constatiamo che la vita di Cristo, dal punto di vista umano fu un fallimento.
 

Preghiere

PREGHIERA COSTANTE

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PREGHIERA COSTANTE

  • Il ricordo costante della presenza divina e l'invocazione del santo nome di Dio, inpronunciabile per causa del potere terribile a Lui attribuito, rimonta dalla antica lezione bibblica: nell'antico  Testamento, davanti i principali momenti della storia della salvezza, il popolo ebreo sempre prega. Fra quelli di personalitá marcante di distacca Mosè, l'espressione piú chiara di chi, dopo la sua elezione come guida del suo popolo, fece della sua vita una continua preghiera. La veritá piena fa sempre suscitare formule nuove a rispetto del mistero insondabile di Cristo Jesus, che possono esprimersi in distinte forme de preghiera, come, suppliche, intercessioni, azioni di grazia e lovori.