Come era possibile darti ascolto?
Avevi guarito il primo lebbroso che ti si era parato dinanzi, inginocchiandosi e, dopo un gesto così pietoso, lo ammonivi severamente di non far saper niente a nessuno.
Come era possibile darti ascolto, se un lebbroso era persona pubblica, aimè, solo per essere detestata, tenuta lontano anche dagli abitati?

Capisco la tua prudenza, che voleva evitare pubblicità indiscrete, a rischio di messianismi che respingevi;
soprattutto, perché, lasciandoti avvicinare dai lebbrosi e interessandoti a loro, sconfessavi latteggiamento dei signori della religiosità ufficiale.
Ma tu, Maestro mio, volevi convincermi che il vero bene non è merce da poter reclamizzare e commercializzare, senza deturparlo.
Mi disgusta, o Gesù, certa convinzione dei miei contemporanei, assai più virtuosi e zelanti di me e che, intanto, continuano a dichiarare che il bene debba essere pubblicizzato come il male, perché questo non prevalga sullopinione pubblica.
Ma davvero è così difficile da capire che il male è grossolano, attrae i bassi istinti delluomo e, pertanto si presta ottimamente a far da cassa di risonanza per ogni commercializzazione più sfacciata, mentre il bene è sottile, delicato, impalpabile, avvistabile dove è realmente, solo attraverso la finezza di percezione propria dello spirito?
Se fosse stato il contrario, tutta la tua vicenda terrena avrebbe preso ben altre dimensioni; non una grotta per nascere, ma una reggia; non un popolo sottosviluppato come lebreo dei tuoi tempi, ma il romano, il greco; non lassenza di ogni propaganda in una zona fuori della grande civiltà, ma Atene, Roma, semmai Antiochia; non collaboratori privi di cultura e di strumenti adatti allimpegno, ma di quelli che avresti potuto trovare al foro romano, allaeropago, allaccademia di Atene o di Alessandria
Così la tua opera sarebbe stata efficacemente pubblicizzata e in poche battute avrebbe raggiunto i confini del mondo allora conosciuto.
Ma così non avresti mai rivelato il vero volto di Dio.
Aiutami, o Salvatore a non condannare chi crede ancora di' "farti propaganda, reclamizzando ciò che riguarda Te e la tua Chiesa con metodi concorrenziali.
A me continua a chiedere "di non far saper niente a nessuno di quanto mi concedi, perché i tuoi doni risultino più preziosi per l'umiltà che li nasconde; e di far sapere a tutti il mistero della Croce, preferendo metodi e momenti che non facciano rumore.
Il rumore è un prodotto del vuoto.