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CONFESSIONE  SACRAMENTALE 

Una riflessione


Confessare i propri peccati é una virtú della persona umile che si prepara a ricevere il perdono da Dio.  La prima lettera di San Giovanni raccomanda " Dio é luce e in Lui non ci sono tenebre"  Tutti noi abbiamo momenti di oscuritá  nella vita ma questo non significa camminare nelle tenebre. Camminare nelle tenebre significa essere soddisfatti di se stesso: essere convinti di che non occorre salvezza, non riconoscere i nostri peccati, essere superbi e orgogliosi.  Queste sono le tenebre ! 

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 Guardiamo i nostri peccati e vedremo che siamo tutti peccatori, tutti.  Questo é il punto di partita e se noi confessiamo i nostri peccati il Signore é fedele  e giusto al punto di perdonarci perché conosce la nostra miseria umana.  Questo succede nel sacramento della penitenza (confessione sacramentale)  Confessarsi non é come andare a una tinturaria per pulir i nostri vestiti.  Il confessionario non é una tinturaria ma un incontro con Gesú Cristo che ci aspetta come siamo, non dobbiamo avere vergogna di confessare i nostri peccati perché la capacitá di vergognarsi é propria dell'umile.

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Gesú sempre ci aspetta per concederci il perdono  e il Signore non é un torturatore o grande censore, ma é lovare a Dio che siamo stati salvi per il sacrificio spiatorio assunto dal suo Figlio Gesú.  Gesú ci aspetta con grande ternura e amore e anche quando ritorniamo a peccare dobbiamo ricorrere ancora a Lui, perché sá che il nostro avversario ci vuole mantenere nel peccato, ma Gesú é piú forte infinitamente di questo nostro avversario.  Essere umili e docili sono virtú che Gesú chiede. Dobbiamo chiedere sempre a Dio la grazia di riconoscere la nostra miseria con i suoi peccati  e resta a noi avere il coraggio di procurarLo sempre quando cadiamo nel peccato.
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Siamo tutti  peccatori e questa é la tendenza e la tentazione che ci deve far riflettere. Ricorriamo alla fonte della misericordia con totale fiducia del perdono  e saremo certamente purificati. É bene confessarsi spesso, anche quando non abbiamo  la certezza di aver peccato, perché anche i nostri pensamenti possono essere motivo di  peccato e che noi, infelicemente, non ci diamo conto di questo.......
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AS VIAS DO ESPIRITO

ORAÇÃO DE JOÃO PAULO SEGUNDO

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ORAÇÃO
 DE JOÃO PAULO SEGUNDO

 
SENHOR JESUS, crucifigado e ressuscitado, imágem da Gloria do Pai, Face Santa que nos olha e nos perscruta,misericordioso e manso para chamar à conversão e nos convidar à plenitude do amor, nós Te adoramos e Te bendizemos.  Na Tua Face luminosa nós aprendemos como somos amados e como se ama; aonde se encontra a liberdade e a reconciliação; como nos tornamos construtores da paz que de Ti irradia e à Ti nos conduz.

Codice shinistaT Codice shinistaT

THE WAYS OF THE SPIRIT

RABBUNI’

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RABBUNI’
Mary Magdalene, turned towards Him  and, speaking in Hebrew, said to Him “Rabbuni” which means Teacher (Gv 20,16). It is important to underline that the woman, until now, had spoken with the unknown grave guardian, turning Him her shoulders. She was not interested in Him, she was attracted by that grave, deprived by her beloved Teacher’s corpse. Called by her name, she suddenly changed her look and she was immediately face to face with the man she was  so heartbrokenly looking for : He was really Jesus.


LOS CAMINOS DEL ESPIRITU

QUISIÉRAMOS SER, SEÑOR

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QUISIÉRAMOS SER, SEÑOR
Altavoces de tu Palabra,
allá donde, tal vez, no seas conocido
en aquellos rincones donde, tal vez,
seas despreciado o ignorado
¡No somos dos, Señor!
¡Somos muchos más!
Pero, no siempre, tenemos el valor suficiente:
Para dar razón de tu presencia

Para ser tus testigos con todas las consecuencias
¡Ayúdanos, Señor, a ponernos en camino!
Sin más amparo que el ancho cielo
Sin más apoyo que tu Espíritu
Sin más riqueza que la Eucaristía
Sin más aliento que tu Palabra



WEGE DES GEISTES

"Preparate la strada al Signore che viene"

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07/12/2014

II domenica
di Avvento


Anno B

"Preparate la strada al
Signore che viene"


PENSIERO DELLA DOMENICA
+ VIDEO CORRELATO
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Il Natale non è una qualsiasi scadenza del calendario, ma una occasione privilegiata per accogliere il Signore; è necessaria perciò una preparazione adeguata che, come avvertono il Profeta Isaia e il precursore Giovanni, consiste nel raddrizzare le vie del nostro cuore. Da questa seconda domenica di Avvento la figura dominante è quella del precursore, Giovanni Battista, che indica le disposizioni necessarie per accogliere il Messia che sta per venire; la sete di giustizia e di libertà, l’apertura a convertirsi. Giovanni il Battista, cugino di Gesù, “era vestito di peli di cammello, con una cintura ai fianchi e mangiava cavallette e miele selvatico”. Annuncia: “…dopo di me viene uno che è più forte di me e al quale io non sono degno di chinarmi per sciogliere i legacci dei suoi sandali...”.

Preghiere

Preghiera dell'ateo

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Preghiera dell'ateo 

Sono un ateo.
Per me Dio è un sogno o una poesia.


E' chiaro che non posso pregare, perché non saprei a chi rivolgermi.