Portato in cielo
Fosti elevato in alto
nell'orizzonte del cielo, sotto i loro occhi
sorpresi e incantati,
e una nube ti sottrasse allo sguardo
dei tuoi apostoli, desiderosi di te
e felici soltanto della tua presenza.
Ed eccoli a fissare quel cielo,
a seguire la nube, a sfidare la luce.
E il loro cuore che sale
dietro a Te, verso il Padre.
Signore, tu te ne vai, sali al cielo.
E noi ti seguiamo.
Ci hai affascinati con la bellezza,
con la pace dell'anima e la gioia del cuore.
E il nostro desiderio è tutto per Te:
la nostra vita ora sei tu.
Uomini di Galilea!
Sì, è bello volare.
Ma non dimenticate la terra,
la vostra terra, il campo del vostro germoglio.
La Galilea!
Tutto era cominciato proprio là,
in riva al lago. Lui li aveva chiamati,
aveva riempito la loro vita,
aveva fatto nascere la speranza.
E ora quella terra dai mille ricordi
la portavano dentro: Cana e Cafarnao;
le Beatitudini e le Parabole;
la santità e la compassione;
il rifiuto e la gloria.
Tutto questo ora è lassù:
è dentro una nube e insieme dentro il loro cuore.
Perché state a guardare?
Non si tratta di una fuga:
il Dio fatto uomo non vi lascerà mai.
Non è invito alla passività:
tocca a voi anticipare il Regno
dentro le pieghe del tempo,
dentro i meccanismi della storia.
Io vi ho tracciato il cammino.
Ora la meta la conoscete,
sapete qual è il punto d'arrivo.
E, allora, avanti! Venite dietro a me!
Signore, donaci una certezza più viva
del punto di arrivo, che sei tu.
Quando
vuoi, puoi sentire come protezione a casa tua: il profumo che emanava
PADRE PIO: GELSOMINO- SANTA RITA DA CASCIA: ROSA- SAN GIOVANNI PAOLO II:
CEDRO.
Donaci la energia del cammino,
perché tu sei la via.
Donaci di cantare con gioia l'alleluia
del pellegrino, anticipando così
l'alleluia della patria.
+ Lorenzo Chiarinelli, Vescovo