Una canzone d'amore
La nube
Erano ancora là, su quel colle,
e stavano "fissando il cielo".
Guardare in alto è bisogno del cuore,
è anelito e sospiro dell'anima,
è voglia di uno spazio infinito.
In alto, lassù, una piccola nube
bloccava lo sguardo, negava l'azzurro,
soprattutto impediva di salire con
Lui.
Gesù se ne andava e loro, Undici,
si sentivano traditi dalla nube.
La nube!
Se è leggera e rapida è il carro di Dio,
porta la luce, la pioggia, la presenza.
Se è oscura e pesante è minaccia,
incute terrore, produce distanza.
Così la nube ha due volti:
nell'attraversare il deserto
per Israele fu difesa dal sole
e fu, di notte, fuoco che guida.
Per Elia fu il segno che portava la
pioggia.
La nube ha accompagnato i passi di
Gesù.
Per tutti sarà l'annuncio del Signore
che viene.
Signore,
tu sei vicino e lontano;
ti manifesti e ti nascondi.
La nube ci dice che tu ci sei.
La nube non ci fa vedere il tuo volto.
"Tu hai deciso di abitare nella nube".
È bello, allora, guardare il cielo:
il desiderio sale e si trascina dietro
pensieri ed affetti, fino lassù
dove ogni ombra scompare e tutto è luce
e, al di là della nube,
c'è il trionfo del¬l' amore
che diventa conoscenza piena,
visione faccia a faccia, unione perfetta.
~ Lorenzo CHIARINELLI Vescovo di Viterbo~