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I TRE GRADI DELL'ORAZIONE

Di questo argomento trattò s. Paolo della Croce alla nostra Lucia e alle due sorelle Cosimelli di Ischia di Castro, quando nel 1739 andarono per conferire personalmente con lui al monastero di Farnese.
Siamo partiti dall'assunto che  noi preferiamo l'orazione alla preghiera  e ora, dopo aver chiarito molti aspetti della preghiera, siamo al punto di avvicinarci all'orazione, ricordando che con questo termine intendiamo una discreta presa di coscienza del nostro essere in Dio, o come diceva il Catechismo, usando un formula cara a S. Tommaso d'Aquino: Una pia elevazione dell'anima a Dio.




Si tratta, in verità, di qualcosa che sa di impegnativo, e per questo la teologia spirituale, ricavata dall' esperienza dei più noti maestri dello spirito, ha cercato di facilitarne la comprensione.
 Ne è risultato un discorso che, per chiarezza possiamo articolare su queste tre scansie:
L'orazione discorsiva o meditazione

 l'orazione affettiva -  l'orazione unitiva, o contemplazione.

Ne abbiamo parlato in altre occasioni, per cui a questo punto ci limitiamo a semplici accenni che richiamino alla memoria esperienze molto elevate e quindi raramente presentate al pubblico, ma a voi in qualche modo già note.

Anzitutto ricordiamo che qui non si tratta più di semplice preghiera, ma di orazione, cioè di contatto con Dio purificato dalla mortificazione dei sensi e, pertanto, più adatto a facilitare con Lui in un dialogo dove tutto si va semplificando. Pertanto:

La prima tappa di questa ascensione è detta

       1 Orazione discorsiva,


 perché l'anima procede in avanti, servendosi di riflessioni sulla Parola di Dio, o di altro che la riporti a Lui. Se la persona è perseverante nel tenersi al disopra di ogni attaccamento a se stessa e ai beni terreni, quando Dio lo vorrà, potrà giungere alla tappa seguente.

2    L'orazione affettiva,
 è chiamata così perché a questo punto, bastano poche riflessioni e l'anima già purificata da molte miserie personali, risulta preparata a qualcosa di decisamente superiore.


3. L'orazione unitiva,
 o contemplazione, è la fase superiore, dove non solo bastano poche riflessioni, anzi una sola, mentre gli stessi moti dello spirito si semplificano fino al punto che un semplice riconcentrarsi in Dio riesce ad assorbire ogni aspirazione dello spirito, facendo perdere alla persona ogni percezione di tempo e di altre sollecitazioni esterne.



Abbiamo tracciato un semplice schema; che però intendiamo di riprendere partitamente negli articoli che seguiranno. Fra semplici fedeli è un discorso incomprensibile,  ma ha bisogno di essere maggiorente chiarito, per facilitarne la pratica e aumentarne i frutti.
Padre Bernardino- passionista


AS VIAS DO ESPIRITO

É Natal!

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Verdadeira alegria do coração


Cinco séculos antes da vinda de Cristo, o Rei da Babilonia (hoje Bagdad) invadiu Israel e deportou toda a população para a Mesopotamia. Se levantou a voz do Profeta Isaias que, passando entre o povo, o incentivava: " ...não tenham medo, pois o vosso deus virá vos salvar" ...... e voce Bethlém não és a menor entres os lugares de Israel, porque de ti nascerá o Salvador". Depois de muita espectativa, até que enfim chegou a salvação.

THE WAYS OF THE SPIRIT

It's Christmas

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A true joy of the hearth

Five centuries before the coming of Jesus, the king of Babylon (today Baghdad) invaded Israel and deported all its inhabitants to Mesopotamia. Then the prophet Isaiah’s voice raised high; he turned to people and encouraged them: “… After waiting for a long time, the salvation came at last. For us as well, from 20 centuries onwards, Christmas comes every year, as synonymous, often unaware, of joy, peace and family time.
These feelings are showed through lightings, decorations, Christmas tree, presepe, gifts and evenings spent in the family. For the believers, the Christmas joy is the same joy announced by the Angels to the shepherds in the holy night“.
 

LOS CAMINOS DEL ESPIRITU

MARIA DE LA ESPERA

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MARIA DE LA ESPERA
La auténtica tristeza se apodera de nosotros no cuando llegamos a casa por la noche y nos topamos con que nadie nos espera, sino cuando nosotros ya no esperamos nada. Sufrimos la más oscura soledad no cuando el fuego del corazón se extingue, sino cuando ya no queremos encenderlo, ni siquiera para la llegada de un posible huésped.
La verdadera tristeza sobreviene cuando creemos que la música ya no tocará para nosotros, y que nadie volverá a llamar a nuestra puerta. Pensamos que ya nunca saltaremos de gusto ante una buena noticia, y que ya nada nos volverá a sorprender jamás. Y así la vida transcurre directo hacia un epílogo que nunca llega, como una cinta que terminó y sigue desenrollándose sin producir
sonido, hasta que por fin se detiene.

WEGE DES GEISTES

Non chiunque dice "Signore, Signore..."

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IX^ domenica del
Tempo Ordinario

Anno A

Non chiunque dice:
"Signore, Signore..."


PENSIERO DELLA DOMENICA
+ VIDEO CORRELATO


Siamo ormai nell’imminenza del periodo quaresimale; la Liturgia di questa domenica IX^ del Tempo Ordinario, contrassegnata ancora oggi  dal color liturgico verde (che poi non rivedremo più fino a Luglio) ci propone ancora un grande insegnamento di Gesù: come già altre volte (Mt.15,8 ) il Signore richiama i suoi ascoltatori alla necessità della coerenza fra il dire e il fare, ed invita ad aderire a Lui non solo con le parole ma anche con i fatti. Parlare è sempre molto più facile che fare, e il fatto che il Signore vuole da noi è che gli facciamo dono della nostra volontà, perché solo così riuscirà a salvarci veramente, solo così riuscirà a condurci nel suo Regno per una strada che Lui solo conosce.




 

Preghiere

Preghiera a Sant'Agostino

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Preghiera a
Sant'Agostino


O grande Vescovo Agostino, la Chiesa pavese ammira il tuo esempio e la tua dottrina e, con fiducia, invoca la tua paterna intercessione, sicura della tua comprensione e della tua guida. O Agostino, nostro padre e fratello, la tua esperienza di vita ti rende vicino all’uomo smarrito dei nostri giorni, quest’uomo che si porta dietro la sua precarietà e la testimonianza del suo peccato; quest’uomo che pur cercando, sembra incapace di riconoscere le vie della verità. Insegnaci a cercare il Signore e a invocarlo con la fede che egli ci ha donato e ci ha ispirato mediante il suo Figlio fatto uomo.

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