I TRE GRADI DELL'ORAZIONE
Siamo partiti dall'assunto che noi preferiamo l'orazione alla preghiera e ora, dopo aver chiarito molti aspetti della preghiera, siamo al punto di avvicinarci all'orazione, ricordando che con questo termine intendiamo una discreta presa di coscienza del nostro essere in Dio, o come diceva il Catechismo, usando un formula cara a S. Tommaso d'Aquino: Una pia elevazione dell'anima a Dio.
Ne è risultato un discorso che, per chiarezza possiamo articolare su queste tre scansie:
L'orazione discorsiva o meditazione
l'orazione affettiva - l'orazione unitiva, o contemplazione.
Ne abbiamo parlato in altre occasioni, per cui a questo punto ci limitiamo a semplici accenni che richiamino alla memoria esperienze molto elevate e quindi raramente presentate al pubblico, ma a voi in qualche modo già note.
La prima tappa di questa ascensione è detta
1 Orazione discorsiva,
perché l'anima procede in avanti, servendosi di riflessioni sulla Parola di Dio, o di altro che la riporti a Lui. Se la persona è perseverante nel tenersi al disopra di ogni attaccamento a se stessa e ai beni terreni, quando Dio lo vorrà, potrà giungere alla tappa seguente.
2 L'orazione affettiva,
è chiamata così perché a questo punto, bastano poche riflessioni e l'anima già purificata da molte miserie personali, risulta preparata a qualcosa di decisamente superiore.
3. L'orazione unitiva,
Padre Bernardino- passionista