Non abbiamo molti dati personali sulla vita di Bonaventura, tuttavia attraverso i suoi scritti si può capire quale è stato l'influsso di Francesco su di lui.II primo impatto con Francesco è avvenuto in occasione della gravissima malattia che lo colpì tra i 9 e i 14 anni, quando la madre chiese a Dio la grazia della guarigione del figlio attraverso l'intercessione di san Francesco. Non appena "strappato dalle fauci della morte e restituito incolume al vigor della vita" fu consegnato dalla madre ai frati minori del convento di Bagnoregio presso i quali non soltanto studiò, ma incominciò a conoscere il loro fondatore.Più tardi nel 1243 Bonaventura entrò a far parte dell'Ordine sedotto non soltanto dall'esempio di alcuni docenti universitari francescani, ma soprattutto dallo spirito evangelico del poverello di Assisi. Osservando poi che tra ifrancescani si trovava gente umile ed eminenti studiosi, si persuase che si potevano benissimo conciliare umiltà e povertà con la speculazione sapienziale.
In occasione del compleanno (16 aprile) del Santo Padre Benedetto XVI nonchè della ricorrenza del suo sesto anno di pontificato (19 aprile) Don Lucio insieme a Roberto, webmaster e video editor di viedellospirito.it, hanno ideato, creato ed inviato al Papa un canto di meditazione in dvd, tratto dalla suggestiva versione musicale di "Madonna, Schwarze Madonna" del cantautore altoatesino Oswald Sattler dedicata alla Madonna Nera di Altötting (Marienlied von Altötting). Il Santo Padre, bavarese e molto devoto alla Madonna Nera della ridente città a 90 km da Monaco di Baviera, dopo aver ricevuto e visionato il nostro video ci ha riempito di gioia rispondendo, attraverso la Segreteria di Stato, e sopratutto inviando a Don Lucio, a tutti i collaboratori del nostro portale cattolico e a tutti i parrocchiani, dei quali Don Lucio è guida spirituale da oltre 50 anni a Canino (VT), la sua paterna benedizione apostolica.
Sappiamo quanto è stata dura e difficile la vita di Benedetta, specialmente nell'ultimo anno quando tutti i sensi in lei si sono spenti, come dice lei stessa: "Nella notte buia dei miei faticosi giorni" (22.4.1963). Sappiamo anche come la sua fede e la sua preghiera proprio in questa grande prova hanno raggiunto vette straordinarie. Mi sembra che una caratteristica della sua preghiera, del suo colloquio con il Signore, sia stata un nuovo e spirituale uso dei sensi: quello che le era impossibile fisicamente l'ha fatto nella fede e nello Spirito.
Il calendario liturgico è impostato su tre cicli (A-B-C). Con questa prima domenica di Avvento, la liturgia inizia il nuovo anno con il ciclo C. Il primo periodo si chiama, Avvento = Preparazione al grande evento del Natale.
Un sacerdote di Milano, don Giorgio Begni, chiese anni or so¬no a Corrado Bianchi Porro, una riflessione complessiva sulla sorella Benedetta, con particolare riferimento ai temi della Croce e dell'amicizia. Questa è la risposta di Corrado.
Dal nostro inviato tutte le news
dal Mato Grosso, Brasile
Come voi, anchio sono molto dispiaciuto di non aver ancora inviato un servizio brasiliano. Ma sono stato molto coinvolto nella permanenza dos italianos qui a Três Lagoas. E poi sono stato travolto dalle emozioni nellincontro con tanti volti ormai noti e tanto amati.
Ma le piú dure battaglie le abbiamo combattute, e solo ora parzialmente vinte, per avviare i nuovi corsi professionali: saldatura, cucito industriale, informatica e soprattutto officine di auto e di moto. Se ti muovi trovi mille ostacoli per andare avanti. Ma noi non possiamo arrenderci. È questione di vita o di morte.
Sulla mia salute e
quanto mi è accaduto, posso attestarle quanto segue:
Il 12 agosto 1998 ho subìto il primo intervento per un
cistoma ovarico, e tutto si è rimesso a posto. Ma lentamente: fino ad agosto del 1999. A questo
punto si era reso necessario un nuovo intervento, che è stato rimandato al 19
settembre, perché era richiesta una gastroscopia, per fastidi che avvertivo al
fianco sinistro. Alla gastroscopia è risultata una grossa ulcera, in un brutto
punto dello stomaco. Per cui, il primario del reparto chirurgia di Carbonia mi
ha parlato di un grosso intervento. Così mi hanno asportato tutto lo stomaco,
insomma l 'apparato digerente.
Riscontriamo la documentazione più convincente nella nota parabola del "figliol prodigo". Fino ad oggi è servita per sollecitare gli uomini alla conversione, ad accostarsi al sacramento della penitenza: cosa encomiabile e giusta. "tuttavia, un'esegesi accurata mostra in tutta chiarezza che Gesù l'ha proposta per un fine ancora più alto, ai sensi del suo messaggio: la manifestazione più toccante del rapporto del Padre con noi, specialmente con noi peccatori. Nel racconto ogni elemento richiama questo assunto: tanto che ci si stupisce nel constatare con quanta difficoltà si sia giunti alla scoperta. Come introduzione accontentiamoci di questi accenni fugaci. talmente ovvi, da sfuggire a chiunque non osa mai andare più in là dell'ovvio ...In Luca. Gesù introduce il racconto in questo modo: " Un uomo aveva due figli. Il più giovane disse al padre ..." ( Lc. 15. 11 )
Ebbene. il racconto prosegue senza un minimo accenno alla madre. Dove è
andata a finire questa donna? Era morta, all'epoca del fatto raccontato?
Si era allontanata temporaneamen¬te da casa? Era malata?... Niente fa
sospettare cose del genere. E allora? Che. forse quei due figli maschi
li aveva partoriti lui, il padre ?...II lettore di oggi. come quello
di tutti i tempi non se lo è mai chiesto. Molto meno l'ascoltatore
diretto del Rabbi di Nazareth. Eppure è evidente in tutti i particolari
delle quattro scansioni su cui si articola la narrazione.
In più, il
comportamento straordinariamente (quasi stranamente).. morbido di questo
padre che non si rassegna a prendere le vie di fatto né con l'uno. né
con l'altro figlio. Osserviamolo alla svelta. perché ci torneremo sopra
con tutta comodità, come merita lo straordinario dettato che abbiamo
davanti: Avreste mai osato dire, voi, a vostro padre: Dammi quello
che mi spetta E vostro padre sarebbe restato li a sentirvi spiegare le
vostre spettanze, senza reagire ?
E una volta che voi aveste
voltato le spalle avrebbe cercato in tutti i modi di seguire le fasi
della vostra avventura, con l'intima pena di perdervi per sempre? Se,
alla fine vi foste decisi di tornare, unicamente per vostro tornaconto e
non per nostalgia di lui, sarebbe corso incontro ? Si sarebbe gettate
al vostro collo, vi avrebbe stampato un bacio sulla fronte. Avrebbe
gridato attorno, chiedendo tutto l'occorrente per riparare allo sfacelo
della vostra salute e della vostra dignità personale ? Vi avrebbe
difeso di fronte alla giusta indignazione dei fratelli rimasti fedeli ?
Qualche esegeta recente, per darsi delle arie, si era permesso di sentenziare: Siamo di frontead
un padre un po rammollito ... Il saccente aveva lodevolmente
percepito l'assenza della durezza in una paternità arcaica: ma non si
era accorto che la madre mancante era presente in lui: anzi era lui !
Quei due figli li aveva, appunto, partoriti lui ! Non sono possibili
altre spiegazioni alla longanimità e tolleranza mostrate nei confronti
del figlio più giovane, e, (particolare che non va trascurato) alla
magnanimità commovente. davanti agli insulti del più grande, livido di
gelosia verso il fratello, tornato dalla sua avventura sciagurata ...
Il Vangelo di oggi ci pone davanti il commentario di Gesú a rispetto della morte di alcuni Gallilei e dell'incidente della torre di Siloé quando aprofitta per racconatare la parabola del fico esterile.I due aspetti parlano della stessa realitá: la necessitá e l'urgenza della conversione, tema molto accentuato in questo tempo di Quaresima. I fatti narrati non sono castighi di Dio, ma chiamano al cambiamento di vita. Le persone morte non sono piú peccatori, Dio non é vingativo neppure si allegra com la morte del peccatore, ma fa questione della conversione e vita.
Una riflessione- a cura del Dott. Alberto Rossini( Brasil ) nostro collaboratore
La missione degli angeli custodi é condurci al cielo e alla salvezza eterna. Ma come possiamo noi relazionarci con loro giorno per giorno ? Prima di tutto gli angeli custodi di ognuno di noi sono nostri veri amici e non esiste segreto fra noi e loro. Loro sanno tutto quello che facciamo e al contrario dei demoni che non vedono Dio faccia a faccia sanno anche quello che pensiamo quando Dio gli comunica. Il minimo a fare in relazione a loro é salutarli e invocarli sempre e ricordare anche gli angeli dei nostri fratelli e sorelle che necessitano di un aiuto spirituale o temporale.
Fu la conferma al dogma di fede proclamato dal Papa Pio IX°, dopo che il popolo cristiano, da secoli dava questo titolo alla Madonna. Come sempre la Verginenon propone incontri, colloqui, con i responsabili dellumanità, ma si serve di una contadinella, Bernadette, figlia di Francois e Louise, nata il 7 Gennaio 1844, al Mulino di Bolly, nei dintorni di Lourdes.
Anche nel suo caso, la vita di fede rifluiva spontaneamente nella speranza, sullorizzonte dellesperienza personale.La chiesa insegna che anche questa virtù, infusa in noi nel battesimo, lo era in lei fin dagli inizi della sua vita, in una misura che richiamava sempre, e da vicino, lalto compito al quale era stata preordianta ab aeterno. L'azione dello Spirito Santo ne avrebbe favorito in modo altrettanto singolare lo sviluppo; ma anche il suo impegno personale vi avrebbe svolto un ruolo importante. Maria, già in apertura di Vangelo, mostra tutti i segni dell' anima dotata di una fiducia in Dio, che può, in certi momenti, chiedere lumi sufficienti a rendersi sempre più consapevole di quanto le si domanda; poi, però, si accontenta di quel che ha potuto ottenerne e per il resto lo rimette con esemplare abbandono a lui.
Maria, Madre di Dio o semplicemente Madre di Gesù?
Non si può negare che dire Madre di Gesù è il titolo usato dal Vangelo. Dire Madre di Dio obbliga a distinguere: Madre di Dio cioè della seconda Persona della Trinità, che è Dio.Affidiamoci ad un'analogia, cara alla teologia cattolica, per veder di comprenderne quanto è possibile alla nostra mente. La donna che ci ha dato alla luce la chiamiamo col dolce nome di madre, pur avendo generato e partorito il nostro corpo, non l'anima, creata direttamente da Dio. Potrei, forse, chiamarla madre del mio corpo? Chi è nato da lei non è un corpo, ma una persona: sono nato io.Quindi ho diritto di dire che è mia madre.
Assunta in Cielo, trasfigurata dalla Gloria ma sempre Donna, sempre Madre!
Il nostro amore per Te, Maria, non ha mai accettato limiti. L'unico limite è stata la nostra scarsa capacità di penetrare nel tuo mistero: esaltandoti al di sopra degli angeli abbiamo evitato di considerarti sempre ed essenzialmente Donna.
Solenidade de Pentecostes 8 Junho 2014 Uma reflexão
Tema do Domingo de Pentecostes O tema desse domingo é, evidentemente, o Espirito Santo. Dom de Deus a todos os crentes, o Espirito dá vida, renova, transforma, constroe comunidades e faz nascer o Homem Novo. O Evangelho apresenta-nos a comunidade cristã reunida à volta de Jesus ressuscitado. Para João essa comunidade passa a ser uma comunidade viva, recriada, nova, a partir do dom do Espirito. É o Espirito que permite aos crentes superar o medo e as limitações e dar tesetemunho no mundo desse amor que Jesus viveu até as ultimas consequências.