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Caro Don Lucio,
"Basta. Mollo tutto. Non ne posso proprio più. Non ce la faccio ad andare avanti in questa maniera!". Sa quante volte questi pensieri mi sono venuti alla mente! Ma per fortuna interveniva sempre qualcosa, un gesto, una parola, uno sguardo affettuoso della sposa, e subito tornava il sole a risplendere anche in una giornata di pioggia. Il pessimismo svaniva.
PENSIERO DELLA DOMENICA + VIDEO CORRELATO Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Gesù nel suo insegnamento si è servito, per spiegare grandi ed eccelse verità, di esempi comprensibili a tutti, come le parabole, ed ha portato similitudini dove Lui si impersona in figure identificabili per gran parte della sua gente.La pastorizia era molto diffusa in Palestina. Vaste torme di pecore pascolavano sui dossi delle colline e durante la notte venivano rinchiuse in recinti circondati da un basso muricciolo di pietre a secco.Un guardiano solo custodiva molte greggi riunite insieme fino a che, al mattino, venivano i pastori e ciascuno chiamava le proprie pecore e le conduceva a pascolare con sé.Capitava in certe notti che il ladro desse la scalata al muretto di cinta; o anche che il lupo affamato balzasse nel chiuso a divorare qualche pecora.
E difficile parlare della speranza come virtù teologale di un'anima che vive di una profonda unione con Dio, come si osserva in Lucia. Lucia si rimise ai saggi consigli del Santo suo direttore spirituale che le raccomandava di non perdere mai la fiducia nella misericordia divina anche nei momenti di prove interiori terribili" di "battaglie orribilissime (Positio,111,90).
Sappiamo quanto è stata dura e difficile la vita di Benedetta, specialmente nell'ultimo anno quando tutti i sensi in lei si sono spenti, come dice lei stessa: "Nella notte buia dei miei faticosi giorni" (22.4.1963). Sappiamo anche come la sua fede e la sua preghiera proprio in questa grande prova hanno raggiunto vette straordinarie. Mi sembra che una caratteristica della sua preghiera, del suo colloquio con il Signore, sia stata un nuovo e spirituale uso dei sensi: quello che le era impossibile fisicamente l'ha fatto nella fede e nello Spirito.
Se andrai in Brasile, ed io te lo auguro di tutto cuore, farai una esperienza dolcissima al contatto con la gente, ma soprattutto con i bambini e ragazzi.
Quando giro tra le casette baracche attraverso stradine polverose o fangose incontro la festa, la gioia.
D. Si può tralasciare la Messa festiva se il celebrante ti annoia con omelie prive di contenuto?
D. Si può tralasciare la Messa festiva se il celebrante ti annoia con omelie prive di contenuto?
R. Comprensibile il disagio cui si fa allusione. Ma non può giustificare la grave disubbidienza alla Chiesa che si commette, tralasciando la S. Messa festiva. Possiamo andare a parteciparvi altrove: di Domenica e nelle feste, si è generalmente liberi dal lavoro; oggi tutti abbiamo un'auto personale, anche un fuoristrada. Perché non fare due passi e mettere insieme giusto sollievo ed esigenze spirituali? Ecco: forse il punto è tutto qui, che ancora consideriamo la Messa festiva un semplice precetto e non una esigenza dell'anima. Se non viene soddisfatta questa esigenza, prima o poi si perde la fede e sì smarriscono i sentieri della morale evangelica.
D. Levare il Crocifisso dalle sale dei tribunali, e delle scuole non le sembra un vergognarsi della propria fede cristiana?
R.
Condivido il suo rammarico e considero il progetto uno dei molti con i
quali si tenta da ogni parte di annullare la fede cristiana. Tuttavia mi
chiedo che senso abbia, oggi, la presenza di quel segno commovente
della nostra fede, quando, in pratica, questa fede viene giorno dopo
giorno sconfessata in ogni luogo e con ogni mezzo, da uno stile di vita
in contrasto sfacciato con i valori per i quali Cristo è morto in
croce.
D. Mio nipote sta per sposarsi ma solo col matrimonio
civile e, come si usa, dovrei preparargli un regalo. Non le sembra una
specie di cooperazione al male?
R. Forse un tempo lo avrebbero
pensato. Ma ora che una celebrazione del genere non rappresenta altro
che una cerimonia, fra le tante della nostra generazione decadente
(purtroppo anche quando avviene nelle nostre chiese!), penso che il suo
gesto non possa significare altro che un atto di convenienza sociale. Si
può deporre un mazzetto di fiori anche sulla cassa funebre di chi è
morto da ateo...
Riflessione + video correlato
"I Santi: li giudicavano pazzi!"
E unavventura stupenda quella vissuta da San Giuseppe. E lunica al mondo per i fatti singolari che la compongono, eppure può diventare la storia esemplare che abbiamo da vivere anche noi.
La via da Lui percorsa si presenta come un modello del cammino di fede a cui è chiamato ogni cristiano e la Chiesa nel suo essere la Famiglia di Dio oggi, ispirata idealmente alla Santa Famiglia.
Una riflessione a cura del Dott. Alberto Rossini( Brasil)- nostro collaboratore
Gesú é stato un giudeo, falegname umile, che solo fece il bene e frattanto fu condannato e crocifisso, ma con questo ha marcato profondamente la storia della umanitá intera. Alcuni lo classificano come un saggio, altri, come Maestro o Profeta. Come é stato possibile che questo uomo povero e che viveva in una piccola cittá disprezzata in Israele, che mai ha scritto un libro o lasciato scritto fa parte di una elite, non era militare, scrittore, dottore o artista non procuró imporre per la sua forza i suoi insegnamenti e fosse l'uomo piú conosciuto, piú amato e ammirato della storia umana ?
Computer: e chi può farne a meno? Internet: quello che cerchi... c'è tutto.
Vi si fruga dentro alla ricerca del mondo, di tutto l'universo. Ricerca di novità, curiosità, pruriti, ma anche di speranza e di senso.
Moltissimi Papi hanno raccomandato con bellissime parole questa preghiera mariana, il Santo Rosario. PIO XI diceva che, " fra le preghiere alla Madonna, il Rosario occupa il primo posto." Pio XII ci ha lasciato detto che " il Rosario é la sintesi di tutto il Vangelo, meditazione dei misteri del Signore, inno di lovoro, preghiera della famiglia, compendio della vita cristiana e maniera di ottenere favori celesti." Il Rosario é una preghiera evangelica che ci mostra le tappe fondamentali del misterio di Gesú Cristo, visto a partire dal punto di vista della Vergine Maria.
Risorgeremo,
pertanto, come Maria. Saremo assunti, come lei, in anima e corpo al cielo, con
un titolo assai simile al suo .La differenza che avvertiamo per primRisorgeremo,
pertanto, come Maria. a è quella
rappresentata dall elemento tempo: lei dopo la sua santa Risorgeremo,
pertanto, come Maria morte, noi nellultimo giorno.
Ma può ritenersi una differenza essenziale, questa, se il tempo, come insegnano
i ?loso?, non rientra nel costitutivo
speci?co delle cose? A rigore di
termini, risuscitare al primo istante dopo la morte, o dopo miliardi di
millenni e sostanzialmente identico, perché il tempo è solo misura del moto,
ideata dagli uomini, incapaci di pensare al di fuori delle categorie di spazio
e di tempo.
I titoli più suggestivi attribuiti alla Vergine Maria
Ci siamo interessati, a suo luogo, alla vivace gara dei secoli cristiani, nell'attribuire alla Vergine i titoli più suggestivi. Oggi, dopo la breve pausa post conciliare, si assiste, non senza una comprensibile preoccupazione, ad un riflusso d'onda, che, al ritmo serrato delle epoche precedenti, sembra aggiungere qualcosa in più: un vago sapore di estrosità gratuita. Lo dimostrano svariate iniziative, organizzate per folle surriscaldate da canti a ritmo sud americano, sotto la spinta di emittenti radio televisive, impegnate a dare vita e alimento a movimenti che si richiamano al suo nome.
Ó coração doce de Jesus, o mais santo, o mais tenro, o mais amável e bondoso de todos os corações ! Ó coração vitima do amor, eterno gozo do Empirio, conforto do misero mortal e esperança ultima dos degradados filhos de Eva: ouví benigno as nossas suplicas e cheguem à Vós os nossos gemídos e clamores.