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Benedetto colui che viene nel nome del Signore

  Domenica delle palme

Gli antichi dicevano “hora ruit”, il tempo corre velocemente. E siamo arrivati alla settimana clou per i cristiani che, praticanti o meno, la chiamano Settimana Santa. Gesù era partito da Gerico il venerdì, arrivando la sera stessa a Betania (l’attuale El Azarie, cioè villaggio di Lazzaro), luogo di pace e di riposo, distante meno di tre chilometri da Gerusalemme. Il sabato lo passa in casa di “Simone il lebbroso”, dove la sera, durante la cena, venne una donna e versò il profumo sul capo di Gesù (Mc.14,3).

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La domenica  mattina si muove da Betania verso Betfage (l’attuale Et Tùr) e disse a due dei suoi discepoli:” Andate nel villaggio, che vi sta di fronte e subito, entrando in esso troverete un asinello legato, sul quale nessuno è mai salito; scioglietelo e conducetemelo…”. E cominciano i preparativi per l’ingresso trionfale a Gerusalemme. Con ciò Gesù vuole attuare la circostanziata profezia  di Zaccaria (9,9) scritta cinque secoli prima ”…Il tuo Re che a te viene…è mite e cavalca… sopra il puledro di un’ asina...”.


Cavalcare l’asino non era in Oriente, un segno di povertà; era invece un segno di mansuetudine (mentre il cavallo era usato per azioni bellicose). I due apostoli, Pietro e Giovanni, gettarono sul puledro i loro mantelli, formando così per Gesù, che vi si mise a sedere  sopra, una bella sella a doppia gualdrappa.
Quando, al di là del fiume Cedron, apparve il grandioso spettacolo di Gerusalemme, con in primo piano il magnifico tempio, Gesù era già circondato dalla folla venuta dalla città, gremita di popolo per la Pasqua; accorsa in gran parte pensando che volesse istituire in Israele il regno messianico. Infatti cominciarono a gridare OSANNA, gloria, lode, evviva…
Gesù vede che il tempio è profanato e la mattina dopo compirà la cacciata dei profanatori. E qui avvenne quello che nella storia sempre si ripete “un giorno sull’altare e un giorno sulla polvere…”

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Nell’arco di pochi giorni il popolo, ora osannante, griderà inferocito: “non lo vogliamo più in mezzo a noi…ammazzalo…”. Ecco perché questi sono stati chiamati i giorni della passione.
Con l’animo amareggiato, con il suo sguardo pieno di tristezza, dirà alla sua gente”… Popolo mio, che male ti ho fatto, in che cosa ti ho contristato … se ti ho fatto del male, percuotimi, ma se non ti ho fatto nulla di male, perché mi tratti così?...”
Impossibile rimanere indifferenti di fronte a questa dura realtà del Cristo. Quanto diverso da Lui il nostro atteggiamento! Quando ci sentiamo traditi dagli amici (e accade spesso) ci sfoghiamo in tutti i modi...”dopo tutto quello che gli ho fatto…bella riconoscenza…non me lo sarei mai aspettato…” e arriviamo a volte anche ad atteggiamenti di risentimento.
Prova anche tu a depurare il tuo cuore da queste scorie! Devi farlo subito perché fra giorni dobbiamo tutti insieme esprimere la vera gioia con l’alleluia.
Sentiamoci tutti fratelli nella settimana santa e guardiamo a Cristo, l’unico, vero, autentico vincitore del male e della morte, che ci farà gridare insieme, Alleluia, è arrivata la salvezza del mondo.

VIDEO CORRELATO

ESULTIAMO DI GIOIA

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Don Lucio Luzzi

AS VIAS DO ESPIRITO

06 Janeiro 2014 EPIFANIA


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EPIFANIA
06 Janeiro 2014
" ...... e Lhe ofereceram presentes. "
Uma reflexão


Epifania significa teofônia, ou seja, Manifestação Divina. São Mateus traz uma magnifica narração da visita dos magos a Belém, guiados pela luz de um astro luminoso, que é o principio da realização profetica de Isaias. É por isso que os magos, que não eram reis,acabam confundidos com os reis de que fala o profeta e nos nossos presépio figuram caravanas  de camelos e dromedários.  O núcleo substancial de toda a narração de Mateus é o universalismo do Reino de Deus inaugurado por Cristo.

THE WAYS OF THE SPIRIT

Did the Virgin Mary really die?

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Did the Virgin Mary
really die?


The very first question that arises staring at an ancient Byzantine icon of the Dormition representing the Virgin Mary’s body laying on a bed and Her figure raising above it, it’s if this picture, painted by a Mount Athos monk, indented to represent, with such a little convincing patterns, only Her Soul or Her entire Body as well. A religious inexperienced viewer would have his attention attracted by the abstract symbolism, while the pious viewer looking for cheap experiences would be contradicted by the archaic verism of the Virgin laying on a bed on the verge on expiring, like an ordinary woman.

 

WEGE DES GEISTES

S. Antonio Abate

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... una vita nel deserto

Folklore & tradizioni popolari 

Il 17 gennaio i sagrati e le piazze di molte Chiese, dal sud al nord della penisola, brulicano di animali condotti dai loro proprietari per la benedizione di Sant' Antonio. E’ vissuto nel 250 a Coma (oggi Quemar) sulla costa occidentale del Nilo, nel medio Egitto. Morì all'età di 105 anni. 

Preghiere

Stella del nostro mar

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Stella del nostro mar
Stella del nostro mar chiara e secura,
che 'l sol del paradiso in terra ornasti
del mortal sacro manto, anzi adombrasti
col vel virgineo tuo sua luce pura;
chi guarda il gran miracol, più non cura
 del mondo vile, e i vani empi contrasti
sdegna dell'oste antico, poi ch'armasti
d'invitta alta virtù nostra natura.