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VII domenica del
Tempo Ordinario


Anno A


“Amate i vostri nemici…
siate santi come il Padre”

PENSIERO DELLA DOMENICA
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Anche l’antica legislazione ebraica chiedeva di amare il prossimo come se stessi. Ma Gesù è più esigente: ”Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano”. Questa radicalità del Vangelo è anche la radicalità dei cristiani. Un giorno Gesù disse ai suoi discepoli: “Il vostro parlare sia si, si, no, no…". E questo è stato il suo comportamento in tutta la sua vita pubblica. Non ha preso mai in considerazione, convenienze, accomodamenti, compromessi. Non perché era un duro; “... Io sono la verità” disse, e questa è incompatibile con tentennamenti, o mezze misure. 
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Sapeva benissimo che doveva scardinare tanti precetti della legge mosaica; ed uno era proprio “la legge del taglione; occhio per occhio, dente per dente…”.

Giustificabilissima per i popoli primitivi, dove il concetto del perdono era sinonimo di vigliaccheria. Il principio base era non farsi sopraffare mai dagli altri: mostra sempre la tua personalità forte, prevalendo sugli altri.
 
Questa era una mentalità radicata negli ebrei; ed anche gli apostoli erano ebrei, molto osservanti. Gesù non usa con loro i mezzi termini, che per noi sono il massimo da accettare: …vedete un po’…almeno cercate anche in parte… in qualche caso... forse…

Sentite come parla ai suoi:
“A voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l’altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica. Dà a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo. Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro. Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete?…Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell’Altissimo...”.

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Poveri apostoli; sono rimasti muti, non hanno avuto il coraggio nemmeno di esporre il loro disagio a questo categorico comando! Ma Gesù non è un despota, che ordina soltanto!

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Starà vicino a loro, li aiuterà, ma quello per Lui determinante, è che cambino radicalmente mentalità. E la stessa cosa dice e fa con ciascuno di noi. Non vuole promesse, timidi propositi, che portano la nostra condizione ad essere peggiore di prima.
 
Ci sembra una imposizione durissima, perché anche per noi il perdono spesso lo consideriamo sinonimo di debolezza, di sconfitta...

Rifletti un momento alla nostra situazione familiare, così frequente: dissidi tra fratelli e sorelle, accuse ai genitori che non sono equanimi nelle divisioni, la insofferenza verso la suocera, la nuora, il genero…con le conseguenze drastiche che codifichiamo con le nostre espressioni: ”basta…non voglio saperne più niente…non la voglio vedere più davanti… quella è la cattiveria in persona…è perfida…e conclusioni, purtroppo, di auguri malefici!!!

E questa sarebbe la nostra vita cristiana!

Come sono dolci e suadenti le parole di Gesù:
“...vi dò un comandamento nuovo…
che vi amiate a vicenda,
come io ho amato voi”


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Signore mio, anche per me questo discorso è molto duro; ma so benissimo che se mi comandi di seguire questa strada, è per il mio bene, per far tornare dentro di me quella pace e quella serenità a te tanto cara.

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Aiutami ad abolire il condizionale “vorrei”,
dammi la forza di poter dire “voglio”!


Don Lucio Luzzi
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Portale Cattolico Italiano

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"Amate i vostri nemici"
Riflessione in video a cura di Don Lucio Luzzi - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

AS VIAS DO ESPIRITO

23° Domingo do Tempo Comum

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23° Domingo do Tempo Comum

07 Setembro 2014

 

Uma reflexão

 

A liturgia desse domingo nos sugere uma reflexão sobre nossa responsabilidade face aos irmãos que nos rodeiam. Afirma, claramente, que ninguém pode ficar indifferente diante daquilo que ameaça a vida e a felicidade de um irmão e que todos somos responsaveis uns pelos outros.


Codice shinistaT

THE WAYS OF THE SPIRIT

Christmas smile

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Christmas smile

This Christmas story is two thousand years old but ever new story! There are so many sad events happening every day and bringing us pain and sorrow. But time passes and all is forgotten. And if the story of a child who was born in a cave "in frost and cold" two thousand years ago even now remembers with great affection, then some special reason for it should exist. All ancient peoples had expected the Savior, who would solve all of their problems.
The prophet Isaiah seven hundred years before the coming of the Messiah spoke to his people: "... see the light coming, it will make the world shine with truth ...". Modern man wants justice, peace, prosperity for all, health, calm and quiet prevail throughout the world.

 

LOS CAMINOS DEL ESPIRITU

SOLENIDADE DO SAGRADO CORAÇÃO DE JESUS

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SOLENIDADE DO SAGRADO
CORAÇÃO DE JESUS

DIA 27 JUNHO 2014
UMA REFLEXÃO


SOLENIDADE DO SAGRADO CORAÇÃO DE JESUS: Quem é esse Deus em quem nos acreditamos ? Qual é a sua essência ?  A liturgia desse dia nos diz que DEUS É AMOR, e nos convida a contemplar a bondade, a ternura e a misericordia de Deus, a nos deixar envolver  nessa dinámica  de amor e viver esse amor junto con todos os irmãos. Na primeira leitura é uma catequese sobre a historia de amor que une Jahwéh e Israel, e nos ensina que foi esse amor, gracioso, incondicional e eterno, que levou Deus a eleger Israel e liberta-lo  da opressão, fazer com ele uma união e jogar sobre ele seu amor misericordioso em todos os momentos concretos da história. Diante da intensidade do amor de Deus, Israel não ficou de braços cruzados: o povo é convidado à se comprometer com Jahwéh e a viver de acordo com seus mandamentos.


WEGE DES GEISTES

Le case romane sotto la Basilica dei Santi Giovanni e Paolo

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    Le case romane
    sotto la Basilica
    dei Santi Giovanni e Paolo

A cura di
Maria Luisa de Gasperis

Sotto la Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, sul Celio, sono stati rinvenuti una serie di edifici di età romana che hanno destato l’interesse di molti studiosi perché testimoniano il tipo particolare di abitazione che era molto popolare nella Roma antica cioè l’ “insula“ ma anche perché rappresenta una delle prime testimonianze del cristianesimo romano. 

Preghiere

Il Santo Chiodo

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ll Santo Chiodo
(di Alessio Varisco)
 

La reliquia del Santo Chiodo di Milano è accennata per la prima volta durante un’orazione funebre pronunziata il 25 febbraio 395 da Sant’Ambrogio, allora vescovo di Milano.

Il santo vescovo esplicita come grazie a Sant’Elena -madre dell’Imperatore Costantino- furono rinvenuti i Sacri Chiodi della Crocifissione di Cristo unitamente alla Croce

Sant’Ambrogio spiega inoltre come due di essi furono modellati in freno –fu forgiato un morso di cavallo- e in corona, per devozione e per supplicare l’aiuto divino oltre che come sacro contrassegno degli imperatori cristiani.