XIV^ domenica del
Tempo Ordinario
Anno A
"Venite a me voi tutti che
siete stanchi e oppressi"
PENSIERO DELLA DOMENICA
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Lumiltà e la mitezza pesano veramente luomo per quello che è e possiamo dire anche per quello che ha.
L uomo mite ed umile ha il solo sogno di servire laltro promovendolo.
Imparare da Gesù, significa appartenergli, significa essere abitati dal suo stesso Spirito (Rom.8,9).
Mitezza ed umiltà caratterizzano il Maestro e devono caratterizzare il discepolo.
"Questo mondo vivrà libero e felice se vestirà labito in stile con la mitezza ed umiltà di Gesù" (Ambosio Cetti Carlo).
Nella Liturgia di questa domenica il profeta Zaccaria (prima lettura) annuncia la venuta del Re - Messia, che non è seduto su un maestoso cavallo, ma su un mite asinello, simbolo di pace: Ecco a te viene il tuo Re: Egli è giusto e vittorioso, umile, cavalca un asino, un puledro figlio di asina .
Il profeta Zaccaria (500 anni a.C.) mediante visioni e parabole, annuncia linvito di Dio alla penitenza.
Proclama le promesse che seguiranno la penitenza: liberazione degli oppressi, venuta del Messia, santificazione del popolo, che sarà strumento di salvezza per tutte le genti.
Zaccaria, dopo Isaia, è il Profeta maggiormente citato nel Nuovo Testamento.
Lumiltà e la mitezza sono le virtù dei forti.
Io, nella mia debolezza, mi affido a te Signore;
aiutami ad avere equilibrio e controllo nelle mie azioni,
nelle mia parole, nei miei pensieri.
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