SE QUALCUNO TI PERCUOTE LA GUANCIA DESTRA
TU PORGIGLI ANCHE LALTRA ( Mt. 5,39 )
Una delle affermazioni del Vangelo che è stata più conosciuta, usata e fraintesa dalla nostra gente. Veniva usata anche come soluzione di barzellette, come dire, dai, che poi ci penso io
Chi si è accorto, nei secoli passati che dentro vi si nascondeva una delle componenti più originali del messaggio evangelico:la NON VIOLENZA ? Doveva essere un induista come il Mahatma Gandhi e il pastore protestante Martin Luther King a riproporla nella sua giusta luce
.
Si tratta solo di violenza da vincere con il suo contrario e non con altrettanta forza bruta, fisica o psichica.
Gesù adopera un linguaggio figurato, immaginoso,
tipico della sua gente, per proporre la soluzione di un problema mai
risolto dagli uomini. I primitivi cercavano di risolverlo con le unghie e
con le lance di pietra; i romani con la forza razionalizzata dalle
legioni ferree, i moderni con le bombe atomiche e gli scudi stellari. E
sempre lo stesso vizio incorreggibile.
Gesù dice in termini moderni: Se uno ti offende
(ti percuote ) è segno che ce lha con te, per qualche torto che gli hai
fatto. Tu dici di no: ma lui è convinto di si. Ora se tu gli rispondi
con un altro schiaffo, cioè con altrettanta violenza, lui non si ritiene
soddisfatto, e ci riproverà, appena possibile. Tu raddoppierai, e anche
lui. Capisci che questa è la spirale di violenza senza via duscita.
Invece dice il Maestro Divino: Se al primo
schiaffo, ti domini e chiedi a colui perché mi percuoti: ti ho forse
fatto del male? Mostramelo e ti darò soddisfazione; con gli schiaffi non
si risolve nulla
Stentiamo a crederlo:lo schiaffeggiatore
rimarrebbe confuso e disarmato. Successo a Gerusalemme davanti ad Anna,
durante il processo. Lo ricordi ?