
DECIMA PRIMA
DOMENICA
DEL TEMPO ORDINARIO
14 MAGGIO 2015
UNA RIFLESSIONE
La liturgia di questa Decima Prima Domenica del Tempo Ordinario ci invita a guardare alla vita in un mondo di fiducia e speranza. Dio, fedele al suo piano di salvezza, continua oggi e sempre a condurre la storia umana verso un cammino di vita piena e felicità senza limiti.

Nella prima
lettura il Profeta Ezechiele assicura il popolo di Dio, esiliato nella
Babilonia, che Dio non dimentica l'unione e neppure le promesse che fece nel
passato. Dovuto alle incertezze e crisi e disastri che la storia comporta
Israele deve continuare a confidare in questo Dio che é fedele e che non
desisterà mai di offrire al suo popolo un futuro di tranquillità, di giustizia
e di pace senza fine.
Il Vangelo
presenta la catechesi a rispetto del regno di Dio, questa realtà nuova che Gesù
é venuto a annunciare e a proporre. Trattare di un progetto che, visto alla
luce della logica umana, sembra essere condannato al fracasso, ma frattanto ha
in se il dinamismo di Dio e finirà per arrivare a tutto il mondo e a tutti i
cuori. Senza pubblicità il seme lanciato da Gesù fará in modo che questa realtà
vecchia che conosciamo vana, poco a poco darà posto a un nuovo cielo e una
nuova terra che Dio vuole offrire a tutti.
La seconda lettura ci ricorda che la vita in questa terra, marcata dalla transitorietà deve essere vissuta come una pellegrinazione all'incontro di Dio, all'incontro della vita definitiva. Il cristiano deve essere cosciente che il regno di Dio, anche al presente nell'attuale cammino, solo attingerà la sua maturazione piena nel finale dei tempi, quando tutti gli uomini e donne sederanno alla tavola del Signore e riceveranno da Dio la vita che non finirà mai più. É questo il cammino che dobbiamo trascorrere, in unione con il Nostro Signore Gesù, e questa deve essere la nostra visione in questo cammino che stiamo percorrendo per arrivare alla vita piena di felicità che non avrà mai fine.....
DOTT. ALBERTO ROSSINI