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CORPUS DOMINI
07 GIUGNO 2015
UNA RIFLESSIONE


" PRENDETE, QUESTO É IL MIO CORPO........QUESTO É IL MIO SANGUE   " ( Mc 14.22/24 )
Ascoltiamo di nuovo le parole di Gesù in quanto offre ai suoi discepoli il pane che si torna il suo corpo e il vino che si torna il suo sangue, inaugurando, cosí, il nuovo rito pasquale: la Eucaristia é i il sacramento della nuova ed eterna unione.
Con quei gesti e quelle parole Cristo leva a compimento la lunga pedagogia dei riti antichi  e la chiesa ritorna incessantemente nel posto del suo nascimento, ritorna lí perché il dono eucaristico stabilisce una misteriosa contemporaneità  fra la Pasqua del Signore e il provenire di tutte le generazioni del mondo. Con profonda gratitudine a Dio dobbiamo stare in silenzio e contemplare il mistero della nostra fede con quel sentimento intimo di stupore eucaristico. Contempliamo la faccia eucaristica di Cristo come fecero gli apostoli e di seguito i santi di tutti i seco
li.
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Dobbiamo contemplare Maria collocandoci nella sua scuola come " donna eucaristica" in tutta la sua vita, poi é stata Lei il primo tabernacolo della storia umana.
É questo il significato della bella tradizione de Corpus Domini  e non restiamo soli in questo pellegrinaggio sulla terra, perché con noi cammina Cristo, nostro fratello maggiore, che ci dà il pane della vita vera e piena, il pane per tutti i pellegrini.
 Gesù, pane spirituale che alimenta la speranza dei fedeli e ci accompagna in questo cammino fino al cielo e ci dà la forza necessaria per superare tutte le nostre avversità che questo mondo ci offre.
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Santissima Eucaristia, particola del paradiso che si apre sulla terra e  penetra nelle nuvole della nostra storia umana, come raggio di gloria della Gerusalemme Celeste.
Salve, vero corpo di Cristo nato dalla Vergine Maria e che espande il nostro cuore in questa adorazione meravigliosa davanti questo mistero tanto e tanto sublime.
Signore, dalla tua morte sulla croce sorge per noi la vita eterna in tua compagnia e nella comunione dei tuoi santi e noi ti adoriamo e ti glorifichiamo perché ci hai dato il vero pane che alimenta questa speranza nel tuo comandamento......................................

Dott. Alberto Rossini (Brasil)
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AS VIAS DO ESPIRITO

A ALEGRIA DO PERDÃO

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Evangelho -  Uma reflexão

A ALEGRIA DO PERDÃO

O  perdão que Deus nos dá é todo feito de amor e alegria, não é uma sentença de absolvição de um  tribunal, dada muitas vezes com frieza e má vontade, é o coração do Pai que se alegra pela nossa volta, como exemplifica Jesus  em três parabolas que S.Lucas, o Evangelista da misericordia, acolhe no seu evangelho.
A primeira parábola é a do pastor que re-encontra sua ovelha perdida. Um pastor tinha cem ovelhas, uma dela se afasta do rebanho e se extravia. O pastor vai procura-la com todo o carinho, deixando as noventa e nove que estão no aprisco, percorrendo montes e vales, até encontrar a que se tinha perdido. Quando a encontra faz grande festa com os amigos: " assim disse Jesus: haverá mais alegria no céu por um só pecador que faça penitência do que por noventa e nove justos que não precisão de penitência." ( Lc 15.7)
A segunda parábola é da mulher que tinha dez moedas de prata e perdeu uma. Revira toda a casa até encontra-la. Então chama as amigas para se alegrarem com ela. Uma alegria incontida. Assim, concluiu de novo Jesus: " ... eu vos digo que haverá alegria entre os anjos do céu por um só pecador arrependido que faça penitência. (ibid v.10
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THE WAYS OF THE SPIRIT

Hebrew and Christian Easter

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Hebrew and Christian Easter
Exploration of the Hebrew origins


The Hebrew Easter. The meaning of the ward "Easter" comes from the Hebrew "Paseh" meaning "Passover" it was the annual Feast that the Hebrews remembered the prodigious Passover of the Red Sea, after 530 years of slavery in the land of Egipt freed by Moses. Moses lead the people through the desert towards the land of Palestine, the promised  land with a journey that lasted 40 years with many difficulties.

 

Preghiere

Preghiera "La carità"

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La carità

Un giorno venne un povero alla porta,
tendeva la sua mano per il pane,
la via che percorrevo era contorta:
lo ricacciai deciso, come un cane!
 
Poi un giorno che tirava forte il vento,
lui ritornò sicuro col sorriso,
ed io che in cuor mi dissi:
”Non mi pento!”,
il mio mantello strinsi più deciso.