
PASSI DIFFICILI DEL N.T
Senza parabole non parlava loro;
ma ai suoi discepoli in privato spiegava poi ogni cosa» (Mc 4, 34)
Parabola, termine greco e non ebraico, vuol dire servirsi di una cosa, una notizia, una realtà ben nota, per chiarire un'altra ancora poco conosciuta. Si tratta di un metodo didattico usato dai Greci ( ne parla anche Aristotele), ma che in Gesù raggiunge il massimo della trasparenza e immediatezza.
Marco sistema un primo gruppo di parabole, quasi all'inizio della sua narrazione, iniziando da quella assai nota del seminatore che getta seme su aree che rispondono in modo diversificato.

Segue la spiegazione della parabola e al termine, una sua osservazione personale su questo uso frequente di parabole, da parte di Gesù. affermando che al popolo, cioè ai suoi ascoltatori comuni, non parlava altro che in parabole, mentre. in privato, ai suoi diretti collaboratori. Gli Apostoli, Discepoli e Pie donne, spiegava tutto ampiamente.
Ora, se la frase fosse presa così come suona, non sarebbe esatta. È sufficiente una scorsa un po' più attenta sui quattro Vangeli, per rendersi conto che, sì, il Salvatore fece un ampio uso di parabole, data l'arretratezza culturale dei suoi ascoltatori, ma non mancò di parlare in maniera chiara e autorevole con ascoltatori comuni, simpatizzanti e nemici.

Pensate al Discorso della Montagna, a quelli nelle sinagoghe, nei porticati del Tempio, nelle case dove veniva invitato: tutto un discorso aperto, limpido, diretto. Appunto. diretto, perché quello della parabola è un discorso indiretto, simbolico, che non va preso come suona, ma come appare dal contesto.

E in altre occasioni aveva affermato che il Padre non lo aveva mandato per condannare il mondo, ma per salvai-lo ( cf Gv 3, 17) ve lo immaginate come potevano uscirgli di bocca espressioni come Via da me, maledetti! ( Poco dopo, quel `signore' mi confidò che era un prete...)

Tornando al nostro, passo oscuro: Marco vuol far intendere ai suoi lettori che il meglio del messaggio di Salvezza Gesù lo aveva riservato per i suoi più stretti collaboratori, perché, a tempo debito, avessero potuto e saputo presentarlo a tutto il mondo.
Questo solo può aver inteso trasmetterci Marco.

Tenetelo sempre presente: è un principio di esegesi biblica, chiarire un passo oscuro della Scrittura, confrontandolo col suo contesto. Ora il contesto della narrazione mar¬ciana, proposta principalmente a cristiani provenienti dall' area pagana della Grecia e di Roma tende a mostrare Gesù Cristo Figlio di Dio, fattosi uomo per facilitarci un incontro, pieno di fiducia e di amore filiale con il suo e nostro Padre celeste.
