"Gesù in persona si accostò
e camminava con loro"
Riscontriamo nel Cristo Risorto ciò che apparterrà anche a noi, al momento della risurrezione, quando anche la nostra carne mortale diventerà immortale. Come Egli si manifestò su quella strada che portava ad Emmaus, appena apparve ai loro occhi? Il testo di Luca diventa sempre più impegnativo, mentre è al punto di presentare Gesù, che sta per raggiungere i due discepoli, intenti a portare avanti una discussione animata, proprio su di lui e la sorte che gli era toccata. Scrive: "Gesù in persona si accostò e camminava con loro" (Lc 24,15).
Osserviamo attentamente quel termine "in persona" che significa Lui, proprio Lui, non un fantasma, una visione: lui carne ed ossa, come dirà il Risorto la stessa sera, davanti agli altri apostoli e discepoli. Quindi esattamente col corpo che era spirato sulla croce, tre giorni prima e adesso mostrava i segni di una vitalità normale ad ogni viandante di questo mondo.
Significativo anche l'altro che segue: "Si accostò", naturalmente a loro due. Non lo avevano inteso camminare a passo accelerato, dietro di loro, come uno che tenti di raggiungerli. La conversazione si era trasformata in un confronto vivace di opinioni, e su quelle strade, dove i banditi potevano fare la loro comparsa in qualsiasi momento, bisognava stare sempre con occhi aperti e orecchi ben tesi. Eppure non si erano accorti che un individuo si era avvicinato. Non avevano inteso nulla. Quel viandante non aveva camminato dietro a loro: si era reso presente proprio in quel punto.
Con questo si chiariva che un corpo risorto non passa da un punto all'altro, attraversando lo spazio intermedio: è come il nostro pensiero. Ma la capacità del pensiero è naturale; quella di un risorto, soprannaturale. Più emblematico ciò che Luca dice degli occhi dei due fortunati: "Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo" (v. 16).
Si capisce che l' evangelista deve esprimersi in termini popolari, accessibili a tutti. L'occhio vede, l'udito sente, il tatto percepisce; ma a giudicare, a riconoscere è solo intelletto, non il senso. Lo abbiamo riscontrato anche in Giovanni, quando racconta l' apparizione a Maddalena: lo aveva preso per il padrone di quel sepolcreto e, chissà, qualcosa di peggio...
Purtroppo, la "capacità di riconoscerlo" non mancava solo negli occhi dei due, ma anche nella loro mente. La quale sarebbe stata abilitata a "vedere" e riconoscere Gesù nella sua nuova dimensione. solo al momento della "frazione del pane", perché così era stato prestabilito da Dio.
Secondo l'esplicita promessa di Gesù, è riservato anche a noi, il momento della nostra risurrezione. Per un duplice motivo: perché abbiamo creduto in lui e perché abbiamo mangiato la sua carne e bevuto il suo sangue nell'eucaristia. Così Gesù nel vangelo di Giovanni, al cap. 6, versetti 40 e 54.
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