Libero di fare altre scelte
Di fronte alla religione cristiana e alle sue verità fondamentali, si possono assumere due atteggiamenti: quello TRADIZIONALISTA e quello RINNOVATORE. Diciamo subito che sono due termini nient'affatto esatti, perché il primo non vuole essere da "immobilista" né l'altro da rivoluzionario".
Tuttavia si può notare che nel primo caso, prevale talmente l'attaccamento alla tradizione, a quello che si è detto e fatto fin qui, da dare l'impressione di voler rifiutare ogni cambiamento, anche quello che, in sostanza, non compromette niente della sostanza della Fede o dei costumi. E' del tutto legittimo, anzi necessario, conservare integra la Fede che è stata tramandata dagli Apostoli su Gesù e il Suo messaggio. Come d'altra parte, si deve concedere che, pur conservando intatto tutto questo, uno possa e debba trovare forme ed espressioni adatte all'epoca dove ci si trova, per far penetrare questo Messaggio nell'umanità odierna, quando lo si faccia nei termini stabiliti dai Pastori della Chiesa.
Cosa è successo? Che, per quasi due millenni la fedeltà alla Chiesa è stata espressa in forme e modi che davano l'impressione dell' eternità, senza cambiamenti di rilievo, neppure in elementi marginali. E' famoso il detto di S.Teresa d'Avila, che avrebbe dato volentieri il sangue, pur di conservare una semplice rubrica del messale romano... Cosa che oggi nessuno più condivide, neppure un carmelitano. Nessuno, cioé deve più permettersi di scambiare l'essenza della Fede con realtà in sè buone, ma non immutabili. La vita della Chiesa è, come ogni altro genere di vita, , moto dall'interno, moto regolato, ma moto e non staticità. La staticità è dentro la cassa da morto...
Se un cristiano, figlio sensibile e docile della Chiesa, vuol cooperare con essa alla salvezza del mondo, deve s e g u i r I a, camminando, movendo gambe, mani, occhi, tutto il corpo e tutta l'anima; non seguirla solo con gli occhi, dalla finestra, o seduto pigramente a ridosso della siepe degli indolenti e degli egoisti. Quindi leggere Vangelo, Documenti del Magistero, seguire Corsi di aggiornamento, in parrocchia e fuori, e non irrigidirsi in preghiere asettiche, in atteggiamenti di condanna verso innovazioni volute, o incoraggiate dalla Chiesa e dai sacerdoti e laici più aperti all'aggiornamento equilibrato della teologia, liturgia, studi biblici e prassi sacramentale. In parole ancora più chiare: LIBERO DI FARE ALTRE SCELTE.
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