
Il compito pre pasquale
degli Apostoli
Tenendo presenti le delimitazioni geografiche e, diciamo etnologiche, imposte da Gesù al ministero degli apostoli, durante la sua vita terrena, scendiamo ad esaminare alcuni particolari della missione che affidò loro, in quella situazione particolare.
Li potremo riassumere nei cinque, elencati accuratamente da Matteo:
1) "strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino
2) guarite gli infermi
3) risuscitate i morti
4) sanate lebbrosi
5) cacciate i demoni "(Mt 10, 7-8).
Fate attenzione a quel distinguere il guarire gli infermi e il sanare i lebbrosi.
Sem¬brano un doppione pleonastico, ed invece segnano un impegno più radicale per i colpiti da lebbra, il male che faceva più paura nella Palestina di Gesù. In coda, come un poscritto, troviamo la potestà di cacciare i demoni, che di sicuro, colpiva di più la fantasia delle popolazioni, ma che non era così singolare ed importante quanto la predicazione del regno e la guarigione di tanti infelici.
Che abbiano anche risuscitato qualche morto, non lo sappiamo: almeno per il perio¬do pre pasquale che c'interessa in questa sede. Ne abbiamo alcuni casi, accaduti per intervento degli apostoli; ma dopo la risurrezione di Gesù.
Egli parla di un potere che concede loro, di guarire gli infermi e sanare i lebbrosi, di cacciare i demoni, ancora assai attivi, quando stava sopravvenendo la loro sconfitta con la morte di Cristo.
Ma la ragion d'essere di questa spedizione iniziale è rappresentata dalla ingiunzione di portare il lieto messaggio alle piccole città e villaggi della Palestina, dove stava per arrivare Lui.
Essi davano solo un anti¬cipo degli effetti mirabili, da attendersi dalla sua presenza. Da parte loro, potevano promettere di far presenti al Maestro le speranze messianiche che sostenevano la loro vita, ricca solo di miserie e schiava di una religiosità del tutto superficiale.